Magazine Maternità

Il post-panza

Da Mikiparis

Oggi inizia un nuovo mese, il primo mese completo che io e Paciocca passeremo insieme e non più una dentro l'altra.

Il cordone ombelicale è stato tagliato diciotto giorni fa e l'altro ieri è caduto il moncone più grosso, ora rimane un pezzettino piccolo, l'ultimo testimone della vita nella pancia che ha passato per otto mesi.

Non so se sia cosa normale, ma a me manca la pancia.

Non fraintendetemi, sono contentissima di avere il risultato tra le braccia, nessun dubbio al riguardo! Solo che mi sento come se mi fosse stato rubato qualcosa.

Ho passato una gravidanza strana, non proprio serena, sia per la mia natura ansiosa, sia per il percorso lungo e difficile che ci ha portato a Paciocca e che ha lasciato segni dentro di me. La pancia è cresciuta, ma mai come mi sarei aspettata e come avrei voluto, non ho mai avuto le gambe gonfie, non ho avuto grossi problemi a piegarmi, non ho mai acquisito la camminata da papere tipica delle donne incinta, sono riuscita a fare quasi tutto come d'abitudine e non mi sono risparmiata nei lavori domestici. Insomma, la vita non è stata stravolta da una pancia gigantesca, io l'ho desiderata e aspettata ma lei è rimasta di dimensioni contenute ed i medici per questo mi hanno fatto un sacco di paranoie, dicendomi che Paciocca non cresceva come atteso ecc ecc!

Io aspettavo quindi con ansia l'ultimo mese di gravidanza, perchè speravo che sarebbe stato finalmente il momento in cui tutto cio' che immaginavo sarebbe accaduto: avrei dovuto passare la giornata stesa gambe all'aria per facilitare la circolazione sanguigna, non mi sarei più vista i piedi perchè nascosti da un'enorme protuberanza, sarei stata ko tutto il giorno a massaggiarmi la panza mentre marito e suocera mi servivano e riverivano, in attesa fremente dell'erede che sarebbe arrivata. Mi immaginavo le ultime foto con il pancione, di svegliarmi alla mattina chiedendomi:" Sarà il giorno G?", immaginavo di preparare la mia valigia per l'ospedale scegliendo accuratamente ogni cosa, ogni body, ogni tutina. Immaginavo di avere il tempo di finire di decorare la sua stanzetta con gli adesivi che abbiamo comprato ancora mesi fa.

Invece no. Non è andata cosi' per nessun aspetto. La pancia è scomparsa da un giorno all'altro, non ho nemmeno potuto vedere Paciocca uscirne e assistere al taglio del cordone ombelicale, sentire i suoi primi vagiti, stringerla a lungo tra le mie braccia ancora calda del ventre materno. Ero addormentata, drogata, rincretinita da due epidurali e un'anestesia generale, più il gas! Incosciente, non presente, ho dato alla luce una bimba prematura senza accorgermi di nulla. Mi sono ritrovata da un momento all'altro privata della mia pancia, mi sono risvegliata con una pancina flaccida che è già tornata piatta. Ho già perso quasi tutti i kg della gravidanza, me ne rimangono due scarsi in più. Non ho potuto fare le ultime foto della panza, la valigia della maternità l'ha finita di preparare in fretta mia suocera il giorno stesso del parto e il giorno successivo lei e MA sono dovuti andare di corsa a fare gli ultimi acquisti per Paciocca che non aveva ancora una giacca per uscire ed il materassino per il fasciatoio.

Non sono mai diventata una papera, non mi sono mai sentita una balena spiaggiata sul divano, ho fatto le pulizie di casa fino alla mattina stessa del parto! Non ho finito di decorare la sua stanzetta, gli adesivi sono ancora li nella confezione e quando avro' il tempo li attacchero' alle pareti, per ora ci sono altre cose in priorità.

L'unica cosa che mi ricorda la gravidanza ora è la "linea nigra" una linea di pigmentazione più scura che appare sulla pelle della pancia e che la divide esattamente a metà. Quella è ancora li, non è scomparsa, è l'unica ancora al passato.

Il futuro, invece, ce l'ho tra le braccia e me lo coccolo tutto il giorno!

Il post-panza

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines