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Il posto migliore dove vivere? Vicino ad una nana rossa…

Creato il 04 ottobre 2013 da Extremamente @extremamentex

Il luogo migliore per un investimento immobiliare a lungo termine? Un pianeta in orbita attorno ad una nana rossa. Un’affermazione paradossale, certo, ma reale, visto che al nostro mondo non manca poi molto (almeno, da un punto di vista astronomico) per diventare prima inabitabile e poi per morire del tutto. Colpa, appunto, del nostro Sole- una nana gialla.

Il posto migliore dove vivere? Vicino ad una nana rossa…

I PIANETI PIÙ LONGEVI ORBITANO ATTORNO ALLE NANE ROSSE

La Terra, infatti, avrebbe già superato il 70 per cento del tempo di permanenza nella Fascia di Abitabilità. Secondo i calcoli del team di Andrew Rushby, pubblicati su Astrobiology Magazine,  ci rimangono suppergiù un miliardo e 700 mila anni prima della fine. A quel tempo, la stella che ora ci riscalda e permette la vita avrà raggiunto il 118 per cento di luminosità in più dell’attuale: l’intensa radiazione farà evaporare tutta l’acqua presente sulla superficie terrestre e il nostro pianeta sarà arso e secco come il più brullo dei corpi celesti.

Ben diversa la sorte se il nostro Sole fosse una nana rossa: in questo caso, il periodo di abitabilità si moltiplicherebbe per cinque. Ecco perchè, per gli scienziati, queste stelle più piccole e tiepide – diffusissime nella nostra galassia- sono così interessanti dal punto di vista della ricerca della vita extraterrestre. Con una prospettiva così lunga nel tempo, aumentano infatti anche le possibilità che i loro pianeti tanto longevi possano ospitare forme viventi estremamente evolute.

I cacciatori di mondi alieni, negli ultimi mesi, hanno più volte annunciato la scoperta di potenziali candidati con le carte in regola per svolgere il ruolo di gemello della Terra. Il presupposto essenziale, per prenderli in considerazione, è la loro orbita: se si trovano troppo vicini o troppo lontani rispetto la loro stella di riferimento, non possono avere acqua allo stato liquido. E la presenza di acqua è considerata una condizione primaria per la vita.

Fondamentale, ma non unica, ovviamente. Serve anche che il pianeta- roccioso, va da sè- sia anche dotato di atmosfera e di campo magnetico. Per ora, però, le nostre strumentazioni hanno potuto misurare distanze e dimensioni, ma sappiamo poco o nulla delle altre caratteristiche fisiche di questi mondi lontani- se hanno o no un’attività tettonica e magnetica, quanto è inclinato il loro asse e via di questo passo.


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