Il preliminare di compravendita o anche detto “compromesso” è l’atto con il quale le parti si impegnano a concludere un contratto futuro (rogito notarile) , nel quale vengono riportate e dettagliate tutte le condizioni prestabilite nella proposta d’acquisto.
Nel preliminare di compravendita devono essere indicate in modo dettagliato: le generalità delle parti, le caratteristiche e i dati catastali dell’immobile, il costo e le modalità di pagamento e la data di stipula del rogito con relativa consegna dell’immobile. Inoltre deve essere indicato che l’immobile in oggetto sarà venduto senza vincoli o ipoteche e regolare sotto l’aspetto urbanistico.
Sono ancora però molti i compromessi eseguiti da privati i quali senza malizia utilizzano metodi inappropriati ( es. una stretta di mano al posto della registrazione del contratto) , i mediatori in questi casi riscontrano i maggiori problemi per la conclusione di una compravendita. Infatti è bene per evitare intoppi, procedere alle verifiche più importanti dove verranno esclusi vizi gravi ( irregolarità edilizie ed ipoteche) .
Nel caso in cui il venditore nonostante firmi il preliminare, venda ad altre persone oppure iscrive ipoteche sull’immobile o ancora si costituisce su di esso diritti reali di godimento ( usufrutto), non si può chiedere al giudice l’invalidità della vendita ma si chiederà solamente un risarcimento danni. E’ possibile a garanzia della priorità sull’immobile far eseguire al notaio la “trascrizione”, questa neutralizza tutti gli inconvenienti (sopra citati) siccome il notaio dovrà fare tutti gli accertamenti soliti nella procedura del rogito e in questo modo darà sicurezza all’acquirente. Tutto questo lavoro comporta un aumento della parcella del notaio circa del 20-30%.
L’acquirente a questo punto dovrà valutare se la sua sicurezza ha un costo.
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