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Il Primo Maggio è a Taranto: “Liberi e Pensanti”

Creato il 23 aprile 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

“FUTURO? MA QUALE FUTURO?!”, è questo lo slogan del Concertone del primo maggio di Taranto al quale parteciperanno artisti come Afterhours, Caparezza, Diodato, Tre Allegri Ragazzi Morti e tanti altri. Coinvolte anche le scuole, attraverso un concorso, e le tante attività associative della zona.

La locandina del Concerto del Primo Maggio di Taranto (liberiepensanti.altervista.org)

La locandina del Concerto del Primo Maggio di Taranto (liberiepensanti.altervista.org)

E’ dal 1990 che i tre maggiori sindacati italiani, CGIL, CISL e IUL, organizzano annualmente un concerto a Roma, per celebrare la festa dei lavoratori, il primo maggio. Ricorrenza festeggiata in molti paesi del mondo, in Italia, la si commemora dal primo maggio del 1891. Dopo la pausa forzata fascista la festa dei lavoratori è stata ripristinata nel 1945. Lavoratori come quelli che il primo maggio del 1947 manifestavano contro il latifondismo a Portella della Ginestra, in provincia di Palermo. Un attacco a fuoco ad opera della banda criminale di Salvatore Giuliano, con la complicità di chi era interessato alla repressione della rivolta contadina, provocò la morte di undici persone e di ventisette feriti. Nel ’49 Giuliano rivelò ai giornali che la strage aveva uno scopo politico ma fu smentito da Mario Scelbo, Ministro degli Interni. Giuliano venne ucciso dal suo luogotenente Salvatore Pisciotta, quest’ultimo in seguito avvelenato in carcere, prima di rendere la sua testimonianza sulla strage.

Ma che senso ha oggi celebrare un Primo Maggio con organizzazioni sindacali che non riescono pienamente a tutelare e promuovere lavoratori giovani e meno giovani? Il desiderio di guardare alle nuove generazioni di lavoratori sembra irrompere esclusivamente in occasione dell’ormai vecchio “concertone”, quest’ultimo ormai impregnato spesso di moralismi e che tra l’altro lascia anche poco spazio alla vera libertà d’espressione.

Ma c’è un altro Primo Maggio a cui varrebbe la pena guardare, quello celebrato dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti. I “Liberi e Pensanti” nascono nel luglio del 2012 quando la firma di due ordinanze da parte della magistratura, in seguito all’incidente probatorio sull’inquinamento causato dall’Ilva di Taranto, stabilì il sequestro di sei impianti dell’area a caldo e la custodia cautelare agli arresti domiciliari di otto indagati.

Tra le parole usate dal Gip si legge infatti chiaramente: “malattia e morte perché chi gestiva e gestisce l’Ilva ha continuato in tale attività con coscienza e volontà per la logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza”. In seguito all’allarmismo procurato da sindacati e azienda tra i lavoratori, vertici e funzionari proclamarono uno sciopero ad oltranza invitando gli operai a bloccare le strade, creando disagio all’intera città. Si scoprì poi che alcuni operai continuavano a lavorare a pieno ritmo. Una rappresentanza di lavoratori e cittadini si è quindi riunita nel comitato, che avrebbe dovuto partecipare al comizio indetto da FIOM, FIL e UIL il due agosto ma non ha avuto poi l’autorizzazione per poter parlare accanto ai sindacati. Questo non ha impedito però ai Liberi e Pensanti di sfilare e organizzarsi in una spontanea manifestazione autonoma che ha visto la partecipazione di moltissimi lavoratori e cittadini tarantini.

Il Comitato, oggi, è impegnato nel costruire un percorso di democrazia partecipata e diretta volto a individuare soluzioni alternative e condivise rispetto all’attuale modello di sviluppo economico. Obbligare i cittadini a scegliere tra salute e lavoro non è ammissibile in un paese che desidera definirsi civile e il Comitato ha scelto di non essere più complice di chi è colpevole del disastro ambientale e dell’avvelenamento del territorio tarantino. “FUTURO? MA QUALE FUTURO?!”: è questo lo slogan che hanno scelto di adottare quest’anno, in occasione della festa dei lavoratori, organizzando un concerto e iniziative rivolte alle scuole e a giovani videomakers.

L’obiettivo è quello di invitare la cittadinanza a riflettere sulle potenzialità del territorio e sulle prospettive di sviluppo non inquinanti. Salute, lavoro, cultura e ambiente: questi i diritti rivendicati. Il comitato rivolge un appello allo Stato che non ha saputo porre rimedio all’emergenza sanitaria tarantina. Quattro sono i decreti salva-Ilva che hanno salvaguardato una fabbrica che produce tanto acciaio quanta malattia. Il rifiuto di ogni tipo di industria che segue solo le dinamiche del profitto calpestando dignità e diritti dei lavoratori non è forse condivisibile da un intero paese? Se ci fosse un “Primo Maggio” che meriterebbe partecipazione e sostegno sarebbe di sicuro quello tarantino dei “Liberi e Pensanti”.

Ecco gli artisti che hanno aderito e che si esibiranno sul palco presso il parco archeologico delle mura greche di Taranto grazie alla direzione artistica di cui fanno parte il tarantino Michele Riondino e Roy Paci: Afterhours, Caparezza, Diodato, Vinicio Capossela, Fido Guido + Rockin’ Roots Band + Gmac Citylock from Kingston Jamaica, Mama Marjas e Don Ciccio, Paola Turci, Sud Sound System e Tre Allegri Ragazzi Morti.

A condurre il concerto del Primo Maggio di Taranto saranno Luca Barbarossa, Andrea Rivera e Valentina Petrini.

Sul sito del Comitato, infine, è possibile inoltre firmare la petizione “Rischio Sanitario Taranto” per gridare la necessità di un sistema più adeguato di cura ai cittadini che non permetta sprechi di denaro pubblico. I dati sull’incidenza dei tumori a Taranto e a Statte dimostrano un eccesso del 30% per gli uomini e del 20% per le donne rispetto al resto della provincia.

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Il Primo Maggio è a Taranto: “Liberi e Pensanti”

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