Magazine Cucina
Ogni città ha il suo profumo, ogni casa ha il suo profumo... Chiudo gli occhi e cerco di immaginare quale profumo stia circondando i miei cari...
La mia sorellina respira aria di nuovo, aria di decorazioni appena comprate per il suo appartamento da studentessa occupato da soli tre mesi. E aria di primi passi in cucina, per imparare a cavarsela da sola e, perché no, coccolare fidanzato e amici con dolci esperimenti.
La mia nonna respira aria di brodino caldo, pancotto e verdure dell'orto, per combattere il freddo e la crisi... nei suoi occhi la paura e il ricordo di tempi passati e la gioia per una leccornia ricevuta in dono dalla mia mamma.
La mia mamma... la sua cucina profuma di legna che scoppietta nel camino, di ragù che borbotta nel pentolone, di arrosto che si colora nel forno. Di grandi preparativi per il pranzo di Natale, della voglia di accontentare tutti e della preoccupazione che qualcuno non sia soddisfatto. Quando sei la Regina della casa, quando sei in grado di cucinare per 20 persone senza avere un'attrezzatura professionale, né una squadra di aiutanti al suo servizio (escluse me e mia sorella che, il giorno di Natale, apparecchiamo la tavola), è naturale sentire il "peso della responsabilità del Natale", ma non sa che quello che conta per noi è passare qualche ora tutti insieme, che una minestrina andrebbe bene lo stesso.
E la mia cucina? Nei miei sogni la mia cucina a Natale profuma di zenzero e cannella, del silenzio di una domenica mattina un po' nebbiosa, delle luci dell'alberello che danzano nella penombra. Oltre a loro, solo la luce della cappa illumina la cucina, mi piace lavorare così, mi piace credere di essere in un mondo incantato in cui il tempo si ferma... quale occasione migliore per realizzare il mio sogno? Ecco cosa faccio: in attesa del giorno in cui la Regina della casa sarò io, preparo dei biscotti da regalare in ufficio! Un piccolo pensiero che sarà sicuramente ben accolto, e che aprirà una piccola crepa nella mia barriera di riservatezza "professionale", che è volte è un pochino troppo spessa...
Vi lascio la ricetta, perché molto semplice e di grande effetto, e il profumo di... limone, cacao, cannella, zenzero, nocciole, di qualsiasi variante scegliate, vi inonderà la casa e sarà un dolce risveglio per chi, di là nell'altra stanza, dorme ancora...
PETITS-BEURRE - ricetta base (per circa 50 biscotti):
500gr di farina (io ho usato un mix di 00, integrale e kamut)
200gr di zucchero semolato
200gr di burro salato
125ml di acqua
un pizzico di sale
1/2 bustina di lievito neutro per dolci
Raccogliete in un pentolino l'acqua, lo zucchero, il burro ed il sale. Mettete sul fornello a fiamma bassa e portate a bollore, finché il burro sarà completamente sciolto. Spegnete e lasciate raffreddare mescolando spesso.
In una ciotola setacciate la farina e il lievito, aggiungete a filo il composto liquido ormai raffreddato e mescolate con un cucchiaio di legno. Formate una palla con le mani, avvolgetela con della pellicola e fatela riposare in un luogo fresco per almeno 3 ore.
Riprendete l'impasto (sarà piuttosto duro e difficile da lavorare, ma siate pazienti!), stendetelo con il mattarello sulla spianatoia infarinata, ritagliate i biscotti e infornateli a 180° per 10-12 minuti o finché non siano leggermente dorati intorno e ancora bianchi in mezzo. Fateli raffreddare su una gratella e divideteli in sacchettini regalo o gustateli con un bel tè caldo!
Se volete provare qualche variante, aggiungete alla farina la scorza di un limone o di un'arancia grattugiata, un cucchiaino di spezie miste (io ho usato zenzero e cannella), 100 gr di frutta secca tritata. Per la versione al cacao, sostituite 50gr di farina con 50gr di cacao amaro in polvere e... non c'è limite alla fantasia!
Buon Natale. inserito da Chef per passione
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