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"Il profumo delle foglie di limone" di Clara Sánchez

Creato il 12 febbraio 2011 da Sulromanzo

Da anni è una delle più apprezzate autrici spagnole, ma in Italia le sue opere erano rimaste finora inedite: finalmente si può leggere anche da noi, partendo dall'ultima fatica come è successo del resto con altri autori stranieri, Dan Brown in testa, la produzione letteraria di Clara Sánchez, con Il profumo delle foglie di limone (traduzione di Enrica Budetta, Garzanti), vero e proprio caso letterario nella penisola iberica nell'anno appena passato.

Mescolando le voci narranti di due personaggi, Sandra, ragazza di oggi in piena crisi esistenziale e personale, e Julián, anziano repubblicano ex internato nei lager nazisti, la vicenda si snoda in un idilliaco posto della Costa Blanca, dove ci sono ancora i protagonisti di una pagina mai veramente affrontata dalla Spagna, quella legata alla dittatura franchista e al suo appoggio dato al nazismo, compreso quello di ospitare, o come abitanti o come viaggiatori in transito, numerosi criminali in fuga dopo il crollo del regime hitleriano.

Sandra, sola e incinta, trova conforto in un primo tempo nella casa dei due anziani norvegesi Fredrik e Karen Christensen, benevoli e gentili all'apparenza, senza sapere chi siano veramente. Sarà Julián ad aprirle gli occhi, e Sandra si renderà conto di essere parte di un gioco più grande di lei, in cui però ritroverà forza, autostima, capacità di cambiare e di crescere.

Per questo romanzo Clara Sánchez ha ricevuto numerose minacce dagli ancora insospettabili ex nazisti che vivono in Spagna, persone lasciate in pace sia ovviamente dai quarant'anni di regime franchista, sia dai governi democratici in nome del quieto vivere e della pacificazione nazionale. Ma grazie a questo romanzo la Spagna, protagonista prima di un boom turistico e sociale, poi eletta emblema delle libertà civili grazie a Zapatero e oggi in preda ad una grave crisi economica, ha iniziato a riflettere sul suo passato e sulla necessità di assumere responsabilità e di non dimenticare un passato scomodo.

Sandra è, per ammissione della Sánchez, il suo ritratto di quando era giovane e si ritrovò, al principio degli anni Ottanta, ad avere come vicino di casa un ex nazista, ma è anche un riflesso delle tante giovani donne spagnole di oggi, in crisi e in cerca di una propria identità in un Paese che divide con l'Italia il poco invidiabile primato del record di giovani e donne inattivi, che non studiano né lavorano.

Anche se è riduttivo liquidare Il profumo delle foglie di limone come solo un romanzo ispirato a quella che è la tragedia per antonomasia del secolo appena concluso, visto che è anche la vicenda di una ricerca di sé, le sue pagine hanno il merito di ricordare come la barbarie dei lager non fosse una cosa solo riservata agli ebrei, ma come ci fossero anche vittime di altro tipo, a cominciare dagli oppositori politici anche di altri Paesi. Non sarà tutto merito della Sánchez, ma è notizia di questi ultimi giorni la richiesta di estradizione di un criminale nazista dalla Germania alla Spagna, per il massacro che perpetuò in un lager ai danni di prigionieri politici spagnoli.

Un libro per non dimenticare e per ritrovare se stessi, anche partendo dalla memoria: il titolo italiano è bucolico e non è brutto, quello spagnolo, Lo que esconde tu nombre, è più efficace. In attesa delle altre fatiche di Clara Sánchez, il penultimo libro, Presentimientos, già opzionato al cinema, uscirà a breve.


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