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Il progetto di Fini. Ecco perchè ha votato la fiducia

Creato il 01 ottobre 2010 da Laperonza

angeli.jpgFini non è un dilettante della politica, tutt’altro. Fini è forse l’uomo politico italiano sulla scena attuale più esperto e sottile. Quindi come spiegare questa sua sorta di retromarcia cui abbiamo assistito per il voto di fiducia al governo Berlusconi che, pure, l’ha bastonato a più riprese senza esclusione di colpi, neanche bassi? L’operazione di per sé non paga nell’immediato, la gente certamente non ha capito, molti sono delusi, molti si attendevano una presa di posizione molto più forte e coerente e, di conseguenza, un voto contrario alla fiducia. Perché, quindi, Fini ha agito in questo modo?

   Sente puzza di carogna. Vede la fine dell’impero. Sa che il PDL non è un partito ma una religione monoteista e il dio in questione sta per cadere dall’Empireo e precipitare sulla terra e in pasto ai suoi tanti problemi. E con lui trascinerà tutta la schiera degli angeli ed arcangeli e i cori celesti. Questo avverrà in un futuro molto prossimo ma non immediato.

   Se Fini non avesse votato la fiducia facendo cadere il governo per poi avallare o, addirittura, entrare in un governo di larga colazione avrebbe perso di credibilità se non di carisma verso l’elettorato di centro destra. Fini al governo con PD, ci pensate? Invece Fini si dichiara fedele all’impegno elettorale e sostiene Berlusconi nonostante tutto. E’ lì, pronto, e quando il dio cadrà sarà pronto a prenderne il posto. E ha tutto il tempo di far rimarginare la ferita della delusione ai suoi e di riguadagnare tutta la stima e il carisma per diventare il nuovo leader della destra italiana. Speriamo non il nuovo dio.


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