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Il reparto Conolly dell’ex Ospedale Psichiatrico di Siena

Creato il 20 febbraio 2011 da Tuttoapost

Il reparto Conolly dell’ex Ospedale Psichiatrico di Siena

Durante l’anno del servizio civile ho frequentato, tra l’altro, il locali dell’Ospedale Psichiatrico di Siena: un paio di volte alla settimana entravo dall’ingresso principale e dopo aver attraversato svariati stanzoni raggiungevo il reparto dove era ricoverato Nerino, un signore a cui era stato concesso di uscire da quei locali per qualche ora, ma soltanto se accompagnato da un volontario.

Quella fu la prima volta, poco più che ventenne, che mi imbattei in una realtà che fino a quel momento credevo diversa. Scoprii grazie ai racconti di quanti ci lavoravano, che li dentro non c’erano solo i “matti”, ma anche tanta gente cosiddetta “normale”: uomini e donne che avevano passato la loro esistenza tra quelle mura perché abbandonate al momento della nascita dai loro genitori o affidati a brefotrofi i quali a loro volta dopo un po’ li assegnavano al manicomio; trovatelli (Nerino appunto); persone ritenute scomode per vari motivi ecc. ecc.  Era il 1991, nel frattempo il manicomio è stato chiuso e quei padiglioni ora ospitano alcune facoltà dell’Università di Siena.

Ma c’è un reparto, il cosidetto Connolly, che è rimasto tale e quale anzi no: sta franando. Il  Conolly è l’unico esempio in Italia di panopticon, architettura creata per la sorveglianza da un unico punto di vista dei detenuti o dei malati; era il padiglione degli agitati (i cosiddetti “clamorosi”), costituito da cellette singole, alcune rivestite di materassi, su cui alcuni pazienti hanno lasciato graffiti che ancora sembrano volerci parlare.  Come dicevo è in rovina, metafora “di un più grave degrado, quello sociale e civile che – in seguito alla chiusura dei manicomi – non impone alla collettività il dovere della memoria di ciò che tra quelle mura è stato”.

Credo che chi governerà la Città nei prossimi anni dovrà farsi carico di questo pezzo della storia di Siena riabilitandone la memoria e il valore storico e sociale.

Intanto il 22, 23 e 24 febbraio prossimo il Collettivo di Antropologia ha organizzato un incontro nazionale dal titolo  “sPAzzi. Dalla distruzione del manicomio alla costruzione dei diritti”, una tre giorni di dibattiti, mostre fotografiche, concerti e proiezioni.

Il video è stato realizzato da videodocumentazioni snc.



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