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Il Reportage: un nuovo trimestrale di scrittura, giornalismo, fotografia

Creato il 05 febbraio 2010 da Kindlerya

E' nata una nuova rivista tutta dedicata al reportage. Voglio segnalarla non solo perché è fatta bene e perché ho avuto modo, durante la sua presentazione, di sentir parlare alcuni tra coloro che ne hanno curato il primo numero; voglio segnalarla perché tra le sue pagine e dentro ai viaggi che si compiono tra le sue righe si sente quel profumo di mondo e passione che si trova nei bei libri.
Il Reportage è una nuova rivista, appena nata ma con un'energia dirompente, un “trimestrale di scrittura, giornalismo e fotografia”, che nasce dall’esigenza di riscoprire e dare spazio a questa forma di giornalismo a cavallo con la letteratura: un genere un po’ dimenticato, o perlomeno sacrificato, nel giornalismo di oggi.
E' un trimestrale di scrittura, perché non pubblica "articoli", "notizie", "scoop", né tantomeno "pezzi". Quello che fa è sprigionare voci e racconti direttamente dalla penna e dal cuore di chi scrive: gli scrittori che firmano i reportage sono artigiani della parola e non i soliti professionisti dell'infotainment o intellettuali del gossip. Sono essi stessi protagonisti dei loro viaggi nella storia ed essi stessi personaggi delle proprie storie: uomini come noi che prendono posizione, sentono, si indignano o si entusiasmano, e che quindi amano perdersi e poi ritrovarsi, nel reportage.
E' un trimestrale di giornalismo, un giornalismo forte, completo, che va dall'inchiesta al reportage di denuncia, dall'intervista al viaggio letterario, dal diario alle pagine di un racconto. Una rivista seria e impegnata - nel senso di coinvolta - che ci ricorda che l'anima del giornalismo di qualità la fanno le storie. Quel giornalismo vero, genuino, che è in grado di parlare al lettore nello stesso momento di guerra e di bellezza, di droga e femminilità, di storia e presente, di politica, umanità, economia.
E' un trimestrale di fotografia, che più di ogni altra qui in Italia valorizza la figura del fotoreporter, garantendo ai grandi fotogiornalisti pari dignità con coloro che firmano i testi: il punto di vista del fotografo si affianca, non si accavalla, a quello del giornalista e dello scrittore. La qualità della carta utilizzata e delle immagini scelte fanno rabbrividire ad ogni pagina sfogliata, ad ogni storia letta e vista. Perché finalmente le fotografie non sono didascaliche ma brillano di luce propria, svegliano i nostri occhi assopiti contando sulla nostra intelligenza.
Il Reportage: un nuovo trimestrale di scrittura, giornalismo, fotografiaTema del primo numero sono le periferie: Catania strangolata dalla mafia nel racconto di Riccardo Orioles e Pippo Scatà con le foto sulle mafie di Alberto Giuliani; i quartieri periferici di New York e Detroit, svuotati dal boom dei mutui, raccontati da Eleonora Bianchini e Mauro Guglielminotti; quel pezzo tragico di storia della “periferica” Argentina nell’intervista di Alejandro Brittos a uno dei guerriglieri superstiti al massacro di Trelew nel 1972 con i ritratti di Simone Perolari; la borgata di Ostia, dove fu ucciso Pasolini, raccontata da Beppe Sebaste e dalla fotografa Maria Andreozzi. Ma anche Hong Kong, come in un “viaggio fino alla fine del mondo”, con lo scrittore Carlo Grande e il fotoreporter Francesco Acerbis, il “viaggio senza viaggio” di Fabio Sebastiani (le foto sono di Stefano Snaidero) nella metropolitana di Roma, il “trip” del drogato di eroina raccontato anche in chiave saggistica dal poeta Lello Voce con le foto di Jessica Dimmock. Ci sono poi i fotoreportage sull’Africa di Ron Haviv e sui campi di concentramentio di Auschwitz e Birkenau di Ivo Saglietti. Il prossimo numero sarà dedicato al tema dell’ambiente.
Il Reportage è una rivista che anziché descrivere, racconta. Seguendo il motto che da sempre ho richiamato su Altri Occhi: "non dirlo, mostralo". Con parole e immagini.
www.ilreportage.com
[giornalismo]

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