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Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo. L’incontro con Aldo, Giovanni e Giacomo

Creato il 23 giugno 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il consiglio di Mara Telandro

Summary:

Incontriamo il magico trio composto da Aldo, Giovanni e Giacomo al venticinquesimo piano della Diamond Tower di Milano (dove stanno girando alcune scene) per ascoltare le prime dichiarazioni sul loro nuovo film Il ricco, il povero e il maggiordomo, in uscita l’11 dicembre 2014. Prende la parola Paolo Guerra, produttore della pellicola: “Le riprese de Il ricco, il povero e il maggiordomo sono iniziate il 3 giugno e verranno realizzate in varie location di Milano e dintorni. Quello che mi preme in particolare sottolineare di Il ricco, il povero e il maggiordomo è che questo è un film ecosostenibile. Insieme ad Edison Green Movie la produzione si è impegnata a minimizzare le produzioni di CO2 (una troupe cinematografica italiana, in due mesi di riprese, arriva a consumarne 19 tonnellate). Come? Diminuendo l’uso dei gruppi elettrogeni, di lampade a incandescenza e bicchieri, posate e bottiglie di plastica, in favore di borracce in metallo-”

Giacomo: “Giovanni usa solo mutande di carta…e Aldo non le usa proprio.”

Risate tra i giornalisti.

Paolo Guerra: “Se tutti i film in Italia fossero prodotti secondo il protocollo Edison Green Movie-”

Giovanni: “Non si farebbe più un film…”

Ancora risate, ma Guerra non si fa intimidire.

Paolo Guerra: “…si realizzerebbe una riduzione delle emissioni pari a 1.120 tonnellate di CO2 equivalenti alle emissioni relative all’illuminazione pubblica annuale di un comune di 10.200 abitanti.”

Giovanni: “La cosa più bella è come noi ci abbeveriamo da queste borracce portate a braccia dalle nostre assistenti. Calcolate la temperatura che c’è stata in questi giorni, bevevamo brodo praticamente.”

Giacomo: “Comunque lo facciamo volentieri: per salvare il pianeta questo e altro! Ma forse vorrete sentire parlare anche della storia del film? Se proprio ci tenete… La regia de Il ricco, il povero e il maggiordomo è firmata a 4 mani, ma probabilmente la mano più sapiente è quella di Morgan Bertaccia che lavora con noi da circa 12 anni e a cui questa volta abbiamo deciso di affidare l’ingrato compito di dirigerci. E se vuoi per sommi capi raccontare tu la storia di questo film…”

Morgan Bertacca: “Per sommi capi…Il ricco, il povero e il maggiordomo mostra le vicende di un ricco finanziere (Giacomo) che un bel giorno entra in contatto con Aldo, un ambulante e aspirante bancarellaro… All’improvviso il suo impero finanziario subisce un tracollo a causa di un proprio incredibile errore e sia lui che il suo maggiordomo finiscono a vivere nel popolare appartamento della madre di Aldo. Riusciranno a sopravvivere?”

Giacomo: “Lavoreranno con noi fior fior di attori: Giuliana Lojodice, Francesca Neri, Sara D’amaro e Guadalupe lancho (Giovanni si è già innamorato). Ne Il ricco, il povero e il maggiordomo abbiamo deciso di fare l’esatto contrario che con Al, Jon e Jack in cui c’era solo una donna per 10 secondi che poi veniva ammazzata con un colpo in fronte.”

Come avete deciso la spartizione dei ruoli?
Aldo: “Credo che siano i ruoli ad essersi buttati addosso a noi.”

Giacomo: “Non ci sono stati dubbi su chi dovesse fare il povero (guarda Aldo) e il ricco (si aggiusta la cravatta). Giovanni è un ottimo maggiordomo che sta al suo posto e ha la massima dedizione per il suo capo, ma si sa che gli schiavi prima o poi si ribellano…”

Siete stati citati proprio in questi giorni in ambito mondiali per il goal di Van Persie. In effetti ricorda qualcosa…
Giovanni: “Aldo l’ha segnato anni fa in Tre Uomini e una Gamba… certo c’era il mio cross prestigioso a servirgliela. Giacomo era in panchina.”

Ci avete abituato a tornare al cinema dopo pause di 2 anni, in questo caso sono 4, come mai?
Aldo: “I primi due film avevano una pausa di un anno solo, poi sono diventati due anni. Se ci pensa bene anche l’ultimo film ha avuto una pausa di 4 anni perché Anplagghed è uno spettacolo teatrale, solo che poi è andato al cinema.”

Giovanni: “Diciamo che ci mettiamo sempre due anni a fare qualsiasi cosa…”

Aldo: “L’altra domanda?”

Giovanni: “Le hai risposto male e adesso non te la fa più.”

Che ruolo ha Francesca Neri?
Giacomo: “Francesca Neri interpreta un dirigente di banca a cui io mi rivolgo per avere dei finanziamenti e a cui presento Aldo come potenziale investitore dell’Est…lascio a lei immaginare come possa andare a finire…”

Giovanni: “Siamo molto lusingati di avere per Il ricco, il povero e il maggiordomo un cast così importante e non ci crediamo ancora, anzi speriamo abbiano tutti già firmato…”

Ci potete dire qualcosa delle location di questo film?
Giovanni: “Abbiamo sfruttato parte di quest’ambiente nuovo che si è venuto a creare qui a Milano come il grattacelo in cui ci troviamo, poi alcuni luoghi popolari dove Aldo lavora e vive. Abbiamo cercato di trovare in Milano due ambienti molto contrastanti. Il contrasto tra il mondo ricco e affascinante e quello più popolare e più antico, tipico di Milano.”

Morgan Bertacca: “Abbiamo cercato di individuare luoghi di Milano un po’ meno conosciuti.”

Giovanni: “Ora stiamo girando proprio qua: al quindicesimo piano c’è il mio ufficio e poi abbiamo accorpato anche un’altra location, la banca, che nel film sarà invece da un’altra parte.”

Se scorriamo i dati dei vostri film possiamo vedere come ci sia stato un calo di pubblico, come lo interpretate?
Giacomo: “E’ come nel calcio, penso che sia fisiologico. All’inizio c’è la novità, poi le cose si assestano, magari rompi anche un po’ le scatole…”

Aldo, Giovanni e Giacomo

Giovanni: “Vero, anche se La banda dei babbi Natale era in salita in realtà, quindi magari le hanno dato dei dati sbagliati… Per favore, allontanate questo giornalista, grazie.”

Giacomo: “Quest’anno la nostra è una squadra fatta in casa e noi cinque (compreso lo sceneggiatore Valerio Bariletti) siamo proprio molto affiatati, molto motivati. Si respira un bel clima. C’è molta compattezza e c’è anche un po’ quell’approccio artigianale che ci hanno spesso cucito addosso.”

Aldo: “Mi viene quasi da piangere…”

Visto il tema finanziario e l’utilizzo di grattacieli, c’è qualche parallelismo con l’Expo?
Giacomo “Avremmo anche girato nei palazzi dell’Expo, ma non si sa se saranno mai ultimati…non volevamo poi dover gravare sulla produzione per finire il grattacielo… cioè diciamo che sarebbe stato molto rischioso.”

Il ricco e il povero: la forbice si sta allargando. E’ ispirato alla realtà?
Giovanni: “Noi ci facciamo prendere dall’ispirazione, poi viviamo tutti in un mondo e prendiamo spunto da questo mondo. Forse il sotto-sotto testo de Il ricco, il povero e il maggiordomo porta anche a questa interpretazione: la disparità è aumentata e si racconta sicuramente di due universi completamente paralleli.”

Giacomo: “Noi parliamo dell’arroganza del ricco che provoca delle conseguenze tali che non si ripercuotono solo su di lui, ma anche su tutti quelli che lo circondano.”

Morgan: “Abbiamo scelto di non agganciarci alla crisi specificatamente. Il ricco perde tutto non per la crisi, ma per la sua stupidità.”

Come vedete l’Italia ai mondiali?
Giacomo: “Ma… hanno giocato bene la prima partita. Anche l’Inghilterra è stata brava, ma noi siamo stati superiori.”

Giovanni: “Sei proprio convinto che fossimo superiori?”

Aldo: “Ma a me sembrava avessero giocato meglio loro…”

Giovanni e Giacomo: “Non hai proprio mai capito un cazzo di calcio!”

A cura di Mara Telandro per Oggialcinema.net

Aldo, Giovanni e Giacomo
Aldo, Giovanni e Giacomo
Aldo, Giovanni e Giacomo

Aldo, Giovanni e Giacomo
Aldo, Giovanni e Giacomo
Aldo, Giovanni e Giacomo



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