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Il Richiamo dell'Albatros

Da Aliceharottolospecchio
L'Albatros ci scarica rumorosamente sulla piccola spiaggia di Thyrassia. Affamate come siamo lasciamo che  Acquolina, con lei non sbagli mai, ci aiuti a scegliere la Taverna migliore.Gli occhi sono letteralmente aggrediti da griglie cariche di polipi, gamberi, calamari, verdure, tutti  girellati e cucinati dai camerieri.Le orecchie  sono nutrite dal vellutato brusio della gente che mangia. Scegliamo "Captain John", quello con il tetto blu,quello dove sono sedute le guide,quello che prende la commissione insomma. Il capitano  sta dietro il bancone del self service, impegnatissimo a servire noi turisti affamati. Io scelgo i gamberi alla griglia, e mentre li sento sfregolare  vedo che la nostra guida squilibrata mangia da sola, mi fa un po' pena, ma poi penso: con una voce così... Abbiamo due possibilità dopo pranzo: avventurarci nel villaggio in cima alla collina raggiungibile solo a dorso d'asino (e già la cosa mi crea un certo disturbo), oppure passeggiare sulla scogliera.Optiamo per  la seconda e pian pianino arriviamo fino alla fine del molo . c'è una barchetta che  si chiama titanic...c'è la chiesetta  dei puffi, tutta bianca e blu. Ci sono due vecchietti che giocano a carte, c'è la nipotina che è venuta a trovare il nonno e lo aiuta a pulire le conchiglione (che poi venderanno al negozio per sette euro),ci sono le casucce con le  scalucce, c'è l'acqua trasparente che mi fa  annusare le mani e ci sento  il mare sopra . Uno scoglio piatto mi guarda di sottecchi:  mi sdraio,d'altronde ho bisogno di riflettere su delle questioni importanti, molto molto importanti. Sento in lontananza il richiamo dell'Albatros. Saltiamo via di volata , per un pelo non siamo rimaste lì,Condannate all'assurda  solitudine turistica di Thyrassia.

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