Il rimpianto è una possibilità…

 La nostalgia, sentimento struggente,  è come un’onda che ci avvolge, che ci induce a guardare il passato, il tempo perduto, con tenerezza e consapevolezza. Un abbraccio materno che ci riporta nei nostri luoghi del cuore. La nostalgia è un rimpianto dolce di un passato che è stato e non può tornare, il ricordo delle cose passate scriveva Shakespeare.

La malinconia, invece, è quel sentimento quasi doloroso di ciò che non è stato, di un’altra vita possibile, è lo struggimento per ciò che non abbiamo vissuto, per “la rosa che non colsi”, come scriveva Guido Gozzano. Il rimpianto di ciò che volevi essere ma non sei, di una strada da percorrere non percorsa.

Un atto mancato, forse possibile.

 Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perchè dei tuoi occhi oscuri
avevo paura,
e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
ti
dimenticai, il tuo figlio infedele.

Così canta Hesse nella sua lode alla malinconia, e per quanto tu voglia sfuggire da questo sentimento lei ti segue

Tu però in silenzio mi seguivi.

Sembra che in quel sentimento di rimpainti ci sia la consapevolezza di un mondo sgretolato.

Il lato diabolico della malinconia è quello non solo di far ammalare le sue vittime, ma anche di renderle presuntuose e miopi, addirittura quasi superbe. Si crede di essere come Atlante che da solo deve reggere sulle proprie spalle tutti i dolori e gli enigmi del mondo, come se mille altri non sopportassero gli stessi dolori e non vagassero nello stesso labirinto. H.Hesse

Per non farsi travolgere da queste onde di pensiero bisogna avere la forza di trasformarle, mettendo da parte quel senso di amarezza e focalizzando l’attenzione sul presente, su ciò che siamo adesso, sui valori che ci rappresentano adesso, che ci sostengono, in questo modo trasformeremo quel rimpianto in possibilità, la vita in esistenza piena, in desiderio di cercare l’infinito, come scrveva Spinoza, un continuo tendere a se stessi, pur nella consapevoelzza della nostra finitezza.