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Il rosso più rosso sulle labbra del noir

Creato il 28 novembre 2011 da Paolo Franchini

Il rosso più rosso sulle labbra del noirSu PuntoRadio, sabato scorso, durante il talkshow “Siamo in onda”. Libri, parole, noir, classifiche, musica e tanto, tanto altro…

Etimologia

Rossetto, per il dizionario etimologico, non è che il rosso. Come sostantivo, poi, diventa quello che ci interessa, andando a indicare il belletto usato per tingere in vermiglio le labbra.

Il termine rosso, comunque, ci arriva dal raro latino rùssus, che “consuona” con la parola greca ruysios. La radice è rudh, in ogni caso, rintracciabile nel sanscrito rudhiràm (rosso). Anche qui, come sostantivo, indica qualcosa di preciso, questa volta il sangue.

Non per nulla, da sempre, la parola “rosso” viene utilizzata per descrivere ciò che è del colore uguale al fuoco, al sangue o alla porpora.

Classifiche

I più venduti in Italia (fonte UniLibro)

3) Tre atti e due tempi di Giorgio Faletti
2) La dieta Dukan di Pierre Dukan
1) Mare al mattino di Margaret Mazzantini

I gialli e i noir (fonte Ibs)

3) Il suggeritore di Donato Carrisi
2) Il tribunale delle anime di Donato Carrisi
1) Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni

Tutte le classifiche complete sino alla posizione 100 le trovate su www.varesenoir.tk.

Qualche consiglio di lettura noir

All’altezza delle labbra (di Antonella Cristofaro)
Si può vivere in molti modi, anche solo rimanendo fermi a guardare la vita degli altri. Marsia incontra lo sguardo di Giancarlo, uno psichiatra, un uomo molto più vecchio di lei. Dal loro incontro nascerà una relazione minacciata da loro stessi, ma anche da presenze imprevedibili. Ambientato nel quartiere San Lorenzo di Roma, il romanzo si sviluppa attraverso luoghi e ambienti in grado di parlare lo stesso linguaggio dei personaggi.

Hanno ucciso Bocca di rosa (Le Legere)
Una certa “Bocca di Rosa”, dedita al mestiere più antico del mondo, viene uccisa nel modo descritto in un famodo romanzo. I primi sospettati sono un cameriere donnaiolo, un losco tizio che vive riscuotendo crediti e un giovane con propositi terroristici. In una Genova a tratti ipnotica, la storia viene ritmata dalla musica di Fabrizio De Andrè e dagli odori che provengono dai vicoli. Non manca nulla: sette sataniche, poliziotti poco decisi, morti improvvise, ma alla fine, ovviamente, si saprà comunque chi ha ucciso “Bocca di Rosa”.

Il “pensierismo” di Carlo Cavalli

Rossetto.

Lei, acrobata sul filo del make up.
Cosmetici, mascara, ombretto a scatto, fondotinta a smarrirsi sino al fondoschiena.
E poi un caricatore di rossetti.
Labbra sottolineate dall’eccesso.
L’abbraccio e subito smarrisco il senso dell’apostrofo.
E l’apostrofo.
Labbraccio
Appassionato.

www.paolofranchini.tk


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