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Il Rottama Italia è legge

Creato il 06 novembre 2014 da Carteinregola @carteinregola

copertina rottamaitaliaUn’altra pagina nera per l’Italia, per il paesaggio, per il territorio e soprattutto per i cittadini: ieri è stato definitivamente approvato dal Senato il cosiddetto Decreto “Sblocca Italia”, grazie alla fiducia imposta dal Governo e ai 157 senatori che l’hanno votata (110 quelli contrari e zero gli astenuti (1). Per noi è il trionfo di un  “evergreen” riaffermato nei giorni scorsi anche nel Lazio di Zingaretti con l’approvazione di un “Piano Casa” quasi uguale a quello del centrodestra della Polverini,  che si può riassumere così:  in nome del  “rilancio dell’edilizia” e della “semplificazione”, si aggirano le regole, si ridimensionano le prerogative decisionali dei soggetti pubblici a vantaggio della libera (e selvaggia) iniziativa privata e si “preda” il territorio,  a scapito della tutela dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini (2)

> Vai al testo definitivo dello Sblocca Italia approvato  (la versione  approdata in Senato dopo l’approvazione della Camera) – in calce i nomi dei votanti

Riproponiamo la lettura  del libro collettivo “Rottamaitalia”, Edizioni Altreconomia, a cui hanno partecipato vari  autori (4) tra cui  Carteinregola (scarica il libro “Rottamaitalia  RottamaItalia-) e di cui mettiamo in calce l’intervento di Pietro Raitano “Informazione e democrazia”

Un parlamentare fa più il suo dovere quando rappresenta la nazione e ne tutela il paesaggio dal cemento, o quando serve il suo partito e gli interessi da esso tutelati? La vera antipolitica mi pare la partitocrazia, vizio dal quale non sembrano esenti neanche i più recenti e apparentemente rivoluzionari movimenti. E mai quanto ora l’obbedienza – come diceva Don Milani – non è più una virtù” Tomaso Montanari

vignetta rottama italia 1
Informazione e democrazia

di  Pietro Raitano

Questa è l’epoca delle larghe intese, anche in tema di informazione. È l’epoca della comunicazione -anche politica, anche economica- fatta di hashtag e tweet: molta forma e scarsa sostanza. “Chiama le cose come le vedi, e al diavolo tutto il resto”, diceva Ernest Hemingway. Ecco perché è lecito chiedersi che cosa succede se nel misurare il valore di qualcosa prevale la visibilità, al posto dell’evidenza. Succede che all’evidenza si sostituisce un “brodo” di incertezza e chiacchiere che consola tutti e ammorba noi cittadini, spingendoci (frenandoci) nell’inazione. È per questo che ci siamo abituati a realtà incredibili: il modo in cui trattiamo i migranti, la precarietà del lavoro, la deva- stazione del territorio.Nel primo secolo dopo Cristo, Seneca scriveva a Lucilius “sarebbe una consolazione per la nostra debolezza e per i nostri beni se tutto andasse in rovina con la stessa lentezza con cui si produce, e invece l’incremento è graduale, la rovina precipitosa”.

Temo il giorno in cui qualcuno ci chiederà: ma voi dove eravate? Perché un conto sono i servi del potere: stanno dalla parte giusta, ma solo temporaneamente, e sempre servi rimangono; spacciano incoerenza -che vuol direnon mantenere gli impegni, magari quelli per cui sei stato votato- per autocritica -che invece è ammettere onesta- mente di essersi sbagliati-. (Ma qui nessuno ammette gli errori, nessuno chiede scusa, nessuno pensa di dover dare spiegazioni rispetto a comportamenti incoerenti, negati fino a un attimo prima.) E un conto siamo noi. Noi abbiamo bisogno di parole chiare, certe, non fumose. Di prese di posizioni nette, ragionate, ragionevoli. Radicalità, non incertezza, non mediazione, non annacquamento.

È questo il cuore dell’informazione indipendente, è questo il sale della democrazia: e l’una non può esistere senza l’altra. L’informazione indipendente è un bene tutelato dal lavoro di chi se ne assume la responsabilità e dal con- trollo di chi ne usufruisce, a vantaggio della democrazia. Il volume che state leggendo è un -raro- esempio di in- formazione indipendente, che ha ragione d’essere nelle azioni che genera. Ogni contributo vale per sé, e al tempo stesso costituisce la voce di una composizione corale. C’è voluto coraggio per pensarlo, scriverlo e pubblicarlo. C’è voluto tempo per capire, spiegare. (Una vera rivolu- zione, nell’epoca dei tweet). Ma ci vorrà coraggio anche a leggerlo con attenzione e farne un manifesto di azione.

> scarica il resoconto stenografico Resoconto 5 novembre Senato Sblocca Italia

vai a Altreconomia: Se Renzi rottama l’Italia Tutti i pericoli contenuti negli articoli del decreto “Sblocca-Italia”, che dopo il voto al Senato del 5 novembre è stato convertito in legge. Un’analisi puntuale del provvedimento -definito “surreale” da Carlin Petrini, ed “eversivo” dall’ex vicepresidente della Corte Costituzionale Paolo Maddalena- al quale Altreconomia ha dedicato l’eBook  “Rottama Italia”

vignetta rottama italia 3

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(1)scarica votanti Senato sblocca Italia

su OPEN POLIS  le scelte di voto dei deputati (compreso i parlamentari “ribelli” , cioè i nove parlamentari che hanno votato in maniera diversa dal proprio partito. Tra questi anche quei – pochi – del PD che hanno votato no, tra cui Pippo Civati  che alla conferenza stampa di presentazione del “Rottamaitalia” aveva anticipato che avrebbe votato contro, cheha mantenuto la parola (> vedi  cosa scrive sul suo blog: http://www.ciwati.it/2014/10/30/il-voto-sullo-sblocca-italia/ )

VEDI I VOTI ALLA CAMERA: http://parlamento17.openpolis.it/votazione/camera/decreto-sblocca-italia-ddl-2629-ar-voto-finale/13731

(dal sito del Senato: Le opposizioni hanno avanzato critiche di metodo e di merito. L’ennesima fiducia su un decreto privo dei requisiti costituzionali usurpa il potere legislativo del Parlamento e segna il passaggio ad un monocameralismo di fatto. Il provvedimento viola le competenze delle autonomie territoriali, contrasta con la normativa europea, manca di copertura finanziaria, affastella norme prive di coordinamento che, lungi dal semplificare, sono destinate a complicare la legislazione e a provocare contenzioso con enti locali e organi comunitari. Avendo difficoltà ad emanare regolamenti e decreti-attuativi, il Governo ricorre in modo ipertrofico a decreti-legge che peggiorano la qualità della legislazione. Secondo Forza Italia il decreto è la cifra dell’azione farraginosa e inconcludente del Governo. Il Gruppo ha criticato in particolare l’articolo 5 che prevede il rinnovo, con proroga trentennale, delle concessioni autostradali a favore di società private che non hanno vinto alcun bando di gara e figurano tra i finanziatori del Partito Democratico. E’ incredibile, peraltro, che concessioni del valore di decine di milioni di euro non comportino benefici per la finanza pubblica. Infine, le norme sui poteri sostitutivi e sulle trivellazioni espropriano le competenze di regioni e comuni. M5S, SEL e Gruppo Misto hanno criticato il modello di sviluppo sotteso al decreto che non garantisce alcun futuro al Paese: il Governo scommette sulle grandi opere inutili, sulla cementificazione, l’asfalto, gli inceneritori, le trivellazioni, e reitera la logica dei commissariamenti, delle deroghe ai vincoli urbanistici e ambientali, che tanti danni ha arrecato al territorio. Hanno inoltre richiamato l’attenzione su norme che favoriscono interessi lobbistici, sul tentativo di privatizzare la gestione dell’acqua, sull’accentramento di poteri in capo al Presidente del Consiglio, sul tentativo di esautorare gli enti locali e ridurre al silenzio le associazioni dei cittadini. Secondo la Lega Nord il decreto sblocca solo le trivellazioni, blocca le fonti rinnovabili e riempie di spazzatura le regioni settentrionali, spostando i rifiuti delle regioni meridionali. I dati economici evidenziano i fallimenti di un Governo che ha disatteso puntualmente le promesse in tema di dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione e, in continuità con gli Esecutivi Monti e Letta, sta portando il Paese al baratro. GAL ha criticato in particolare le norme sugli inceneritori che vanno in direzione opposta alla raccolta differenziata e ha denunciato le autorizzazioni per trivellazioni in comuni a rischio sismico. Con accenti diversi i Gruppi di maggioranza hanno sottolineato che obiettivo del provvedimento è il rilancio produttivo e occupazionale del Paese. Sono state ricordate in particolare le norme per lo sblocco di cantieri e fondi europei, gli interventi a sostegno del sistema produttivo, il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.

Vai al resoconto stenografico

(2) Vedi il nostro articolo “Il Presidente Renzi e il Presidente Zingaretti”

(3) Massimo Bray, deputato PD, al momento della votazione dela fiducia sul Decreto alla Camera, come aveva annunciato, ha lasciato l’Aula

(4) Autori dei testi e delle vignette: Ellekappa, Altan, Tomaso Montanari, Pietro Raitano, Giannelli, Mauro Biani, Paolo Maddalena, Giovanni Losavio, Massimo Bray, Maramotti, Edoardo Salzano, Bucchi, Paolo Berdini, Vezio De Lucia, Riverso, Salvatore Settis, Beduschi, Vincino, Luca Martinelli, Anna Donati, Franzaroli, Maria Pia Guermandi, Vauro, Pietro Dommarco, Domenico Finiguerra, Giuliano, Anna Maria Bianchi, Antonello Caporale, Staino, Carlo Petrini

RASSEGNA STAMPA

Il comunicato di Mercoledì 5 Novembre 2014 dal sito del Senato:

Decreto-legge “sblocca Italia”: votata fiducia in Aula

L’Assemblea, nella seduta pomeridiana di mercoledì 5 novembre, ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando con 157 voti favorevoli e 110 contrari, nel testo licenziato dalla Camera, il decreto-legge “sblocca Italia” (ddl n. 1651), di conversione del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, che reca misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive. Il provvedimento era stato incardinato in Assemblea nella seduta di martedì 4 novembre, dopo l’approvazione del parere espresso dalla 1a Commissione in ordine alla sussistenza dei presupposti costituzionali.

  • Comunicato di seduta »
  • Dossier del Servizio studi »
    Nota di lettura del Servizio del bilancio»

il Messaggero 6 novembre 2014 Sì allo Sblocca Italia,bonus per chi compra casa e l’affitta scarica Mess_6_11_14_sbloccaitalia

SOLE24ORE Sblocca Italia, il governo incassa la fiducia – Il Sole 24 ORE

http://www.ilsole24ore.com/…/sblocca-italia-governo-chiede-voto-fiducia-sena…; 2 ore fa – Decreto Sblocca Italia, al Senato il governo ha incassato la fiducia n. 29 con 157 voti favorevoli e 110 no. Dopo il via libera di palazzo Madama …

LA STAMPA Sblocca Italia, ok al Senato: è legge La Stampa ‎- 3 ore fa

Lo Sblocca Italia è un “decretone” che contiene misure che vanno dallo sblocco dei cantieri, che partiranno con tempi certi, agli interventi per le …

ANSA Sblocca Italia è legge, ok fiducia con bagarre al Senato ANSA.it‎ – 13 ore fa

LEGGIOGGI Il decreto Sblocca Italia è legge dello Stato. Testo e novità …

· Sblocca Italia, bagarre in Senatoma Renzi ottiene la fiducia …

http://www.corriere.it/…/sblocca-italia-bagarre-senato-m5s-impediscono-altri-vota… 15 ore fa – Il decreto Sblocca Italia mercoledì sera ha ottenuto la fiducia del Senato (la n. 29 per il governo Renzi) con 157 sì e 110 no, zero gli astenuti, …

· Decreto Sblocca Italia – L’Huffington Post http://www.huffingtonpost.it/news/decreto-sblocca-italia/ AGGIORNAMENTO 21.25 Sì dell’Aula del Senato alla fiducia al governo sul decreto Sblocca Italia. L’ok dell’Assemblea di Palazzo Madama giunge con 1.

2 novembre 2014    Il Fatto Quotidiano Sblocca Italia, Realacci perché hai votato sì?di Maria Rita D’Orsogna .http://www.eddyburg.it/…/sblocca-italia-realacci-perche-hai…



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