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Il senso di colpa: la qualità di un leader

Creato il 21 novembre 2012 da Fisiciaroundtheworld

Il senso di colpa: la qualità di un leaderChi di noi non ha mai provato un senso di colpa? Lo so non è una sensazione bellissma, a me capita spesso, ma finalmente leggendo questo articolo mi sono rassicurata, visto che il senso di colpa nasconde delle fantastiche risorse e degli aspetti positivi su cui vale la pena soffermersi a riflettere. Vi sembrerà proprio strano e invece questa ricerca ci permette di vedere le cose da un altro punto di vista.

Il senso di colpa è un motore di azione, ci muove per riparare ad un errore ma nello stesso tempo ci tiene in guardia dal commetterlo; è quella “colla” che ci tiene inchiodati a finire un lavoro, un progetto, a scrivere in tempo l’articolo per i fisici in giro per il mondo …. È una sensazione spiacevole a volte, e in genere si lavora tanto proprio per ridurla. È questo processo che ci fa reagire in maniera veramente positiva: ci impegnamo tanto, ogni tanto lavoriamo fino a tardi o il fine settimana, a volte ci incarichiamo di contribuire ad un progetto di gruppo, proprio per dare una mano anche sapendo di non dover ricevere niente in cambio. Questa propensione al fare è proprio caratteristica del leader. Una persona che tende a soffrire di sensi di colpa, è anche una persona che ha un comportamento eticamente giusto, proprio perché il solo pensiero di non esserlo lo farebbe stare male. Questa è un’altra qualità che non guasta, anche nella ricerca.

Penso che tra le persone che lavorano meglio e di più ci sia una grande maggioranza che sia mossa anche da un grande senso di responsabilità nei confronti degli altri: famiglia, colleghi, società. Quindi se dietro ad una persona che consideriamo un leader, una persona che ha successo, c’è tutto questo mi sembra proprio una bella prospettiva, e vedo così la possibilità di incanalare questa sensazione verso qualcosa di positivo e non più negativo.

Lascio a voi commentare. Vi ritrovate in questa descrizione? Avete degli esempi intorno a voi che avvalorano questa tesi? Avete invece dei colleghi che lavorano tanto ma che poi tutto sommato non sentite di definirli leader? E perché secondo voi?



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