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il sistema delle "letterine" di Luca Zaia (lega nord)

Creato il 05 gennaio 2013 da Ilazzaro @Ilazzaro

Riportiamo un estratto al Fatto Quotidiano di oggi che parla di un sistema di "letterine" posto in essere dal leghista Zaia, che, secondo l'estensore dell'articolo, avrebbe favorito taluni imprenditori (chissà poi di che area geografica). Lo riportiamo senza alcun commento.

Una serie di “letterine” che anticipavano agli imprenditori che par- tecipavano alle gare istituite dal ministero delle politi- che agricole, finito sotto inchiesta della procura di Roma, l’esito dei contributi erogati. I pm lo chiamo il cosiddetto “sistema delle letterine”, che secondo le parole di Michele Mariani, dipendente mipaaf finito agli arresti dopo la retata della Gdf, era stato istituito già da Luca Zaia. È quanto emerge dalle oltre 20mila pagine depositate nell’indagine che ha portato meno di un mese fa al- l’arresto di 11 tra imprenditori, di- pendenti e funzionari pubblici ac- cusati, a vario titolo, di corruzione e turbativa d’asta. TRA QUESTI,anche Giuseppe Ambrosio, capo di gabinetto con due ministri (Zaia e Galan) e ora nella segreteria del sottosegretario Fran-co Braga, e che nei corridoi del Mi- nistero delle Politiche Agricole era più noto come “Centurione”. Dalle carte della gdf viene fuori un sistema di favori, di viaggi pagati ai dirigenti e di contributi pubblici erogati agli im- prenditori che ottenevano contratti e si aggiudicavano gare l’appalto pilotate. A raccontare questo ambiente è uno degli arrestati, Michele Mariani, che al Ministero ha lavorato per circa 40 anni. “In generale sulla questione delle letterine?” chiede il gip Flavia Costantini durante l’interrogatorio di garanzia del 14 dicembre scorso. “Quella è una cosa.. quando Gay (Ludovico Gay, direttore buonitalia spa, ndr.) era in servizio (..) lì pratica- mente che cosa è successo: Zaia, pri- ma di andare via, si è affrettato a fare le comunicazioni del- l’avvenuta conces- sione del contributo”. “Le letterine sono datate aprile”, afferma il gip. “Si perché c’era la campagna elettorale di Zaia (..) si è affrettato a fare… non erano ancora stati fatti i decreti di concessione del contributo ad una serie di beneficiari..”. Il giudice poi vuole sapere qualcosa di più sulle pressioni politiche subite. “Certo – continua Mariani- anche per quan- to riguarda tutto quel discorso del 17 febbraio che io dovevo redigere (..) ero comunque sottoposto a pressioni da Serini, Ambrosio…poi ognuno cercava di portare a casa… io non facevo altro che fare il de- creto e loro lo firmavano”. IL CONTRIBUTO del 17 febbraio, come spiega durante l’interrogatorio lo stesso Mariani, era un fondo che veniva istituto per finanziare il territorio. “è chiaro –continua il dipendente del Mipaaf- che noi che stavamo lì dovevamo stare anche a disposizioni di certe occasioni che venivano dall’alto”. Ma se da un lato gli inquirenti stanno ancora verifi- cando le parole di Mariani che coin- volgerebbero lo stesso Zaia; dall’altra parte sono comunque convinti che le letterine di cui si parla non fossero altro che un tassello di quel- lo che era un sistema di corruzione e di favori. Come il piacere che lo stes- so Giuseppe Ambrosio fece all’im – prenditrice Claudia Golinelli, anche finita invece ai domiciliari. La Go- linelli con Ambrosio parla molto spesso al telefono. Anche il 27 luglio del 2010, quando gli chiede di in- tercedere con la capitaneria di Pon- za per attraccare la barca per la notte a causa del vento forte. E Ambrosio si prodiga. Ma dalle carte dell’in – chiesta emergono anche una serie di versamenti in contanti fatti dal “Centurione” sui propri conti, che hanno insospettito gli inquirenti. Per ricordarne due: 20mila versati il 29 dicembre 2006, e altri 10mila a novembre del 2008. Anche sulla provenienza di tutto quel denaro in contante indaga la magistratura.(Il Fatto Quotidiano)

 


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