Magazine Cultura

Il sussidiario dieci anni dopo

Creato il 25 novembre 2010 da Robomana
Il sussidiario dieci anni dopoIn questi giorni i Baustelle hanno rieditato a dieci anni di distanza il loro primo album, Sussidiario illustrato della giovinezza, che negli ultimi tempi era reperibile solo su ebay e a prezzi assurdi intorno ai 200 euro. Ora che si può trovare a prezzi minori, per quanto a volte altrettanto assurdi, finalmente l'album potrà arrivare ai fan che il gruppo ha faticosamente acquisito con il tempo, a partire da La malavita e soprattutto dopo Amen e I mistici dell'occidente. In fondo è il destino di chi ce la fa, quello di essere recuperato e rivalutato. Ma con il Sussidiario dei Baustelle, nonostante loro per primi ci tengano a dire che è un lavoro ingenuo, non c'è molto da rivalutare, perché era e resta un album bellissimo, acerbo e inventivo come il lavoro di una band può essere quando non c'è una major a produrre, quando la rabbia adolescenziale e il coraggio di scelte che vanno dal melodramma spinto alla melodia più bieca sono discusse solo tra i musicisti e non con gli esperti di music business. Se qualcosa i Baustelle l'hanno persa, oltre al contributo fondamentale del tastierista Fabrizio Massara, che fino a La malavita è stato con Bianconi il leader e il responsabile delle scelte musicali, è proprio la capacità di spaziare tra stili e influenze, senza troppa consapevolezza e con parecchio istinto in più. Non hanno smarrito il loto talento, quando sono arrivati sugli scaffali in vista del Fnac, ma un po' della loro sacra innocenza forse sì.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :