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Il tesoretto immobiliare dei sindacati

Creato il 13 marzo 2012 da Maurizio Picinali @blogagenzie

La Cisl ha 5mila immobili, la Cgil 3mila
Tutto nasce da una legge del 1977 che ha attribuito loro il patrimonio dei disciolti sindacati fascisti. Cosa vuol dire? Che quando andiamo a cercare le sedi delle principali confederazioni e vediamo che sono ubicate in zone centrali e assai costose di molte città non dobbiamo meravigliarci, si tratta di una gentile concessione dello Stato. Il tesoretto immobiliare dei sindacatiMorale della favola: la sola Cgil può vantare circa tremila sedi, la Cisl arriva a quota cinquemila, mentre la Uil fa storia a parte. «Abbiamo creato – spiega Carannante a Libero - una società ad hoc (Labour Uil) che oggi dichiara immobili per un valore storico di circa 32 milioni di euro (ma quello di mercato è il triplo), mentre la nostra sede a Roma (in via Lucullo ndr) si può stimare in 70-80 milioni considerando anche l’impianto fotovoltaico che abbiamo realizzato».Il tesoretto immobiliare dei sindacati
Di soli immobili però non si campa. E così bisogna risalire ad altre voci per capire la reale portata della cassa sindacale. Per esempio, al miliardo tondo tondo preso ogni anno da stipendi e pensioni degli iscritti per pagare le tessere. E pensare che nel 1995 la maggioranza degli italiani aveva aderito e votato sì al referendum radicale per abolire la trattenuta automatica in busta paga. Ma è come se non l’avesse mai fatto.
Poi ci sono i Caf (centri di assistenza fiscale), una vera gallina dalle uova d’oro. A proposito di tasse, sono esentati dal pagamento dell’Ici o Imu. «La paghiamo - spiega Carannante - quando svolgiamo un’attività commerciale. Siamo esenti solo sugli immobili dove svolgiamo attività sindacale». Proprio come per la Chiesa.vISTO SU libero.it 12 marzo 2012


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