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Il tonno in scatola che mangi è ecosostenibile?

Creato il 10 novembre 2015 da Allocco @allocco_info

Cosa mangio oggi? E’ una domanda che irrinunciabilmente ci poniamo ogni giorno ed anche noi come le varie specie animali che per vivere hanno bisogno di nutrirsi non possiamo certo esimerci dal saltare i pasti, pena la nostra anticipata dipartita … I ritmi frenetici della vita moderna spesso ci spingono a fare incetta di scatolette di ogni forma e dimensione messe in bella mostra sugli scaffali dei nostri supermercati. Non possiamo negarlo: piuttosto che consumare cibi freschi e di stagione  preferiamo il cibo conservato e sicuramente il caro vecchio tonno in scatola è diventato nell’immaginario collettivo sinonimo di praticità e sicurezza.Scatoletta di tonno sostenibile?Scatoletta di tonno sostenibile? Apri e gusta! Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che nella nostra cara Italia vengono consumate circa 144 mila tonnellate di tonno in scatola all’anno con un giro d’affari che oltrepassa il miliardo di euro, da non credere! Recentemente è stata pubblicata da Greenpeace la classifica “Rompiscatole” alla sua quarta edizione, che verifica la sostenibilità del tonno in scatola venduto nel nostro paese. Secondo la suddetta graduatoria l’azienda più virtuosa che produce tonno in scatola nel rispetto dell’ambiente sarebbe Asdomar  seguono al secondo e terzo posto rispettivamente Esselunga e Conad, rimandato Riomare e bocciato Mare blu. I marchi messi sotto la lente di ingrandimento di Greenpeace sono 11 e corrispondono a circa all’80% del mercato italiano. Sono state analizzate le politiche di acquisto trasparenza e adozione di precisi criteri a favore della sostenibilità verso l’ambiente e la società. Inoltre dalla ricerca è emerso che i cittadini del bel paese si stanno orientando sempre di più verso acquisti che rispettano i parametri della ecosostenibilità, segno che la sensibilizzazione della massa verso temi a carattere ambientale sta nettamente aumentando. Scegli anche tu, un tonno pescato nel rispetto dell'ambiente.Nel 2003 uno studio della FAO ha cercato di delineare il quadro della relazione tra l’impatto della pesca di varie specie di tonno sugli stock delle popolazioni di questi organismi. A livello mondiale sebbene  il tonno rappresenti solo il 5% della fauna marina ha un valore commerciale molto elevato rispetto ad altre specie ittiche. Con l’intensificarsi della pesca le misure di mitigazione volte a preservare questa specie hanno iniziato ad avere grosse difficoltà nel perseguire i propri obiettivi di tutela. Le industrie di pesca dovrebbero collaborare attivamente con la FAO per proteggere le popolazioni di tonno da un eccessivo depauperamento e tutelare ovviamente anche i loro stessi interessi commerciali, ma questo avviene di rado. L’uomo non ha ancora compreso che non potrà attingere a piene mani dalla natura per sempre e in modo indiscriminato: la maggior parte delle risorse presenti nell’ambiente si stanno esaurendo …

Riferimenti esterni:

www.focus.it/…/pescasostenibile-da-greenpeace-i-promossi-e-bocciati-d.

www.fao.org/3/a-y4499e.pdf

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