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Il trattamento per il cancro alla prostata è sconsigliato agli anziani malati

Creato il 04 dicembre 2013 da Laprostata @espriweb
trattamenti effetti collaterali cancro alla prostata Agli uomini più anziani, affetti anche da altre malattie, è sconsigliato sottoporsi ad un trattamento per il cancro alla prostata in quanto potrebbero non vivere abbastanza a lungo da godere dei benefici. Trattamenti come la rimozione della prostata o le radiazioni, inoltre, li metterebbero in condizione di dover affrontare anche spiacevoli effetti collaterali. Gli uomini che sviluppano un tumore alla prostata, prima di decidere se sottoporsi o meno ad una terapia, dovrebbero valutare altri fattori, tra i quali le caratteristiche del tumore, la loro età ed il loro stato di salute. La maggior parte degli uomini anziani non muore di cancro, soprattutto se quest’ultimo è poco aggressivo. Nonostante ciò, molti scelgono di sottoporsi ad un intervento chirurgico e/o alla radioterapia, anche se questo comporterà degli effetti collaterali, come la disfunzione erettile e l’incontinenza. Per tale motivo, alcuni medici raccomandano la cosiddetta “sorveglianza attiva”, che prevede solo un monitoraggio periodico del paziente. Attraverso un nuovo studio condotto utilizzando le informazioni di un database nazionale, dei ricercatori sono risaliti alle cause di morte di uomini di età compresa tra i 39 e gli 89 anni ai quali era stato diagnosticato un cancro alla prostata in stadio precoce tra l’ottobre del 1994 e l’ottobre del 1995. Tenendo presenti condizioni quali il diabete, problemi di cuore e l’ictus, essi hanno scoperto che, dopo più di 14 anni, il rischio di morire per un cancro alla prostata aggressivo era del 18%, per un cancro alla prostata poco aggressivo era del 3% e per un’altra malattia pericolosa era del 7%. In conclusione, gli uomini più anziani hanno più probabilità di morire nei 10 anni successivi alla diagnosi di un cancro alla prostata per altre malattie. La sfida per il medico è di valutare con precisione l’aspettativa di vita di un paziente al fine di confrontare il rischio di mortalità per cancro alla prostata con quello per altra malattia.

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