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Il "Triplo"

Creato il 23 giugno 2010 da Jollyroger
Devo dire che ieri ho perso parte del mio proverbiale ottimismo (si fa per dire). La commercialista, dice che per unico redditi 2009, dovrò pagare tra irpef, irap, saldi e anticipi più o meno quattromila euro, senza contare la ritenuta d’acconto già versata su tutte le fatture. Non c’è che dire, una bella botta, e all’agenzia delle entrate non frega un bel niente se non stai lavorando da sei mesi; devi pagare e basta.
Poi ci sono i versamenti per il fondo pensione dell’ordine dei giornalisti (ahahahah!): saranno almeno cinque o seimila euro.
Ma non è finita, a novembre c’è il secondo acconto: altri duemiladuecento euro.
Tirando le somme e, soprattutto, rateizzando tutti i versamenti, da qui a dicembre dovrò sborsare qualcosa come dodicimila euro, ed ecco miseramente finite tutte le riserve con le quali mi illudevo di andare avanti per qualche tempo. Invece, complice qualche settimana di ferie obbligate a causa delle allergie dei bambini, entro natale mi ritroverò senza il becco di un centesimo.
E il bello è che non si sta muovendo assolutamente niente.
E il bello è non posso fisicamente fare un lavoro che sia anche lontanamente manuale.
E il bello è che a forza di non fare niente ho tanta paura di non riuscire a riprendere le fila di un lavoro se e quando arriverà.
E il bello è che dopo le ferie ci saranno i due compleanni dei bambini, l’assicurazione della macchina, di nuovo la retta per la mensa scolastica, la palestra di karate, il corso di chitarra, il materiale scolastico e per finire in bellezza natale, e non so come risolvere questa situazione.
Forse per questo ieri sera ho tentato il suicidio con un “Triplo”. Spiego cos’è, ma devo avvertirvi di non provare a farlo a casa vostra.
Dunque, si usa del pane in cassetta di grano duro oppure di tipo integrale. Io di solito uso quello ai cinque cereali e semi. Si spalma la prima fetta con burro d’arachidi e il lato della seconda fetta, che andrà a contatto col burro d’arachidi, con marmellata di fragole o ciliege, dopodichè si sovrappongono. A questo punto si spalma la parte superiore con una quantità di nutella pari alla somma di burro d’arachidi e marmellata e si chiude il tutto con la terza fetta di pane. Fatto!
Il prezzo da pagare è una notte di dormiveglia in cui sarete vittime di terribili acidità di stomaco e incubi privi di significato. Vi sveglierete a pezzi, ma con un certo appetito; come si dice: chiodo scaccia chiodo, e poi tanto, non devo mica andare a lavorare.

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