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Il turista si perde. I cartelli non ci sono o sono sbagliati.

Creato il 16 ottobre 2013 da Laperonza

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Il cartello turistico stradale dice che, andando in quella direzione, si arriverà alla Chiesa del SS.Salvatore. Sbagliato, la chiesa del SS. Salvatore non c’è più (anche se ne abbiamo trovati resti più che consistenti che, però, al momento non sono visitabili), mentre per quella strada si può vedere San Francesco, che è un’altra cosa. Il cartello posto di fianco all’ingresso di Sant’Ugo ne fornisce la data di edificazione: secolo XIII. Sbagliato: semmai il primo ciclo di affreschi è presumibilmente databile al 1200. La chiesa, invece, è di molto prima dell’anno mille, come attestano le scritture relative all’abazia di Farfa e Santa Vittoria in Matenano. La Torre dell’Annunziata non risale al XVI secolo ma, essendo il campanile originario della suddetta chiesa del SS. Salvatore, ne è coeva, quindi intorno all’anno 1000.

Sono quasi tutti sbagliati i cartelli turistici montegranaresi. E sono pochi. Arrivare a Sant’Ugo seguendoli è impossibile, così come non si arriva a San Francesco. San Serafino è indicata solo sulla facciata così come San Pietro. Abbiamo delle cose interessanti per i turisti ma non le valorizziamo, questo è risaputo, se si fa eccezione per lo sforzo che sta compiendo Arkeo coadiuvato dall’impegno operativo (ma non economico) dell’Assessorato al Turismo. Si potrebbe redigere una piccola guida turistica (ce l’ho già praticamente pronta), si potrebbero realizzare piccole brossure da distribuire sul territorio presso le strutture ricettive. Ma prima di tutto si dovrebbe avere un sistema di indicazioni turistiche che non racconti balle e che porti lo sperduto visitatore nel luogo dove vuole andare. Un cartello stradale costa poco, circa 30 €. Non mi pare una spesa eccessiva nemmeno per le disastrate casse comunali.

Luca Craia

 


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