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Il viaggio della sposa di Sergio Rubini

Creato il 22 maggio 2011 da Spaceoddity
Trovo Sergio Rubini un regista molto garbato e un attore capace. Ma forse, se non me ne fosse stata data l'occasione, mi sarei lasciato sfuggire Il viaggio della sposa, con una giovanissima e sempre bella Giovanna Mezzogiorno. Il film racconta del lungo tragitto compiuto da Porzia Maria Colonna per raggiungere il promesso sposo, in compagnia di un servo fedele (interpretato dallo stesso Rubini), attraverso tentazioni, strade accidentate, infestate dai pericoli della natura e soprattutto dei briganti in un primo '600, che se non è il coevo sfondo manzoniano, presenta molti aspetti in comune.
Il viaggio della sposa di Sergio RubiniIl viaggio della sposa è un vero e proprio road movie: il cammino, con cui il film coincide, è metafora di una revisione sentimentale ed esistenziale. Non amo la convenzionalità di un simile genere, però riconosco che in questo caso, pur con tutti gli artifici consueti del genere e con la voluta semplicità di mezzi e inquadrature (belle, ma non indimenticabili), il film c'è, funaziona e si fa seguire per tutti i suoi 80'.
Il viaggio della sposa si presta facilmente a letture allegoriche (in particolar modo etiche e cristiane) che rischiano di allontanare il pubblico più smaliziato. In realtà, Sergio Rubini, Umberto Marino e gli altri sceneggiatori riescono nel tentativo di rendere il film equilibrato nella sua dinamica narrativa e nell'enunciazione di messaggi più o meno trascendenti, grazie a una buona accuratezza storica e a una precisione descrittiva inconsueta nel cinema italiano meno gettonato.
Regia e sceneggiatura evitano facili e sterili buonismi, non abusano di luoghi comuni, ma sono in grado di sintetizzare, laddove sono certi di essere compresi nelle semplificazioni cinematografiche, anche a costo di qualche eccessiva ingenuità (che pur non nuoce all'insieme). Gli attori recitano nel complesso bene (anche se ho trovato la Mezzogiorno più efficace in altri ruoli e Rubini abilissimo gigione, qua e là poco un po' forzato). Il film si avvale della musica di Germano Mazzocchetti e degli efficaci costumi di Maurizio Millenotti. A vederlo oggi, Il viaggio della sposa richiama titoli che lo renderebbero poco originale, ma che ne fanno, per l'anno di uscita (1997) e per i mezzi usati, una piacevolissima sorpresa del cinema italiano.

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