Il volta un liceo di patrioti

Gli organizzatori

Dagli elmetti alle mazze ferrate, dalle fotografie alle medaglie e ai giornali di trincea. C'è di tutto alla mostra del liceo Volta dedicata ai caduti voltiani nella prima guerra mondiale dal titolo: "Piccole faci nella bufera". Un evento nato dalla passione di due ex alunni, Niccolò Figundio, 24 anni e Gabriele Tagliabue, 30 anni entrambi giuristi dell'Insubria: «tutto è nato dalla curiosità di dare alla storia dei nomi» afferma Niccolò, tanto che alcuni dei cimeli esposti «fanno parte della mia piccola collezione e di quella della Associazione azionale volontari di guerra, che aveva il museo in piazza Medaglie D'oro. «La cosa più difficile è stata cercare i parenti» prosegue il giovane Cicerone «infatti speriamo che questa sia anche l'occasione in cui qualcuno posa trovare vecchi parenti». Una ricerca che, però, non é stata delle tutto infruttuosa: la professoressa Paola Cresseri, che al Volta insegna matematica e fisica, è la pronipote di Candido Cresseri, uno dei voltiani caduti nella Grande Guerra di cui si occupa la mostra: «sapevo che il fratello di mio nonno era andato in guerra» confessa la professoressa «ma qui ho scoperto molto di più, a partire dalla sua storia». «Sono molto legata alle tradizioni ed alle origini della mia famiglia» racconta Paola Cresseri, «ed anche per questo ho accolto con entusiasmo l'idea di questa mostra, alla quale ho fornito delle foto e delle cimeli». All'inaugurazione di ieri sera ha partecipato anche Leonardo Malatesta, studioso e direttore della Fondazione Museo Storico delle Nastro Azzurro, presentando il volume dal titolo "D'Annunzio ed il suo capo di Stato Maggiore allora Fiume", anche per lui questa è una «passione coltivata sin da bambino», poi diventata una professione. Nel suo libro parla proprio di un comasco, voltiano: «Carlo Reina, ufficiale dei granatieri e legionario fiumano» spiega Leonardo Malatesta, «che frequentò questo liceo fino al 1919 e che in guerra si scontrò con D'Annunzio». Non solo «i Reina erano una importante famiglia del comasco» spiega Niccolò Figundio: «abitavano a Sagnino, ma ora sembra non sia rimasto più nessuno». Ma tra i giovani militari delle foto c'è anche Giovanni "Gigi" Porta, cugino della scrittrice Porta Musa, e «il Negretti da cui prende il nome la palestra comasca». Dati i numerosi volti di cui la mostra racconta, si può davvero dire che il «Volta è un liceo di patrioti» afferma Leonardo Malatesta.
La mostra sarà aperta, all'interno dello stesso Liceo Volta, fino al 10 novembre, e sarà possibile visitarla tutti i giorni dalle 13.00 alle 15.00, ed il sabato delle 10.00 alle 12.00.
Valentina Nichele
tratto da La Provincia del 6/11/2012