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#IlLettoreDaOmbrellone "La Macelleria degli amanti" (#Lettore2.0)

Creato il 17 luglio 2013 da Dida

Lettori 2.0? Questo è il post che fa per voi! 

Lo scorso anno nel post Usi e costumi del Lettore da ombrellone vi avevo parlato del Lettore d’Avanguardia, ribattezzato Lettore 2.0, come del “vicino da ombrellone intento da fissare una tavoletta magica”. 

Contenere migliaia di volumi in pochi grammi infatti oltre a essere sinonimo di praticità ci permette, nel momento in cui viaggiamo, di non rinunciare a nessun volume e di non ritrovarci a pensare con nostalgia a quel romanzo lasciato a casa, perché troppo ingombrante da mettere in valigia. Nonostante la tipica diffidenza dei lettori italiani, l’ebook è riuscito a conquistare i cuori anche dei booklover più agguerriti, ma non tutti gli editori sono in grado di fornire un prodotto digitale di qualità.Tra le eccellenze italiane spicca infatti la casa editrice E\O che, a mio modestissimo parere, grazie all’impaginazione dei suoi volumi, riesce a regalare agli e-lettori un prodotto di altissimo livello. Ecco quindi il mio commento a La Macelleria degli amanti, letto in formato digitale lo scorso mese. 

Il tema dominante delle mie ultime letture è stata la semplicità.Ad avermi incantata infatti è stata la deliziosa e struggente storia di Juan, Dolores e Tommy protagonisti di La Macelleria degli amanti di Gaetano Bolàn, edito da E\O

In sole 120 pagine, infatti, Bolàn ci regala quadri di vita quotidiana dove mostra al lettore come, nella sospensione spazio-temporale che ha investito il Cile durante la dittatura di Pinochet, la ricerca di essenzialità e semplicità diventò di fondamentale importanza. Due corpi che si sfiorano durante un tango, una carezza accennata, una coccola e uno sguardo complice diventano infatti sinonimo di vita, ma soprattutto di salvezza. La tenerezza va quindi ad opporsi alla brutalità, la gentilezza all’orrore e il ricordo all’oblio della dittatura.La semplicità e l’essenzialità degli affetti quindi ci verranno raccontati attraverso i corpi di Juan e Dolores che lentamente imparano a conoscersi, ma soprattutto grazie allo sguardo di Tommy, che non coglie forme e colori, ma le sfumature essenziali, quelle insite nell’anima. 

L’essenzialità e la scrittura di Bolàn, leggermente diversa da quella degli autori cileni più blasonati, trasporta il lettore in quel lembo di terra del quale potrà assaporarne la nostalgia e i temi di quel realismo magico che ha reso unica la sua letteratura. Nelle mani dello scrittore, infatti, anche l'organizzazione di una rivoluzione riacquista quell'essenzialità e quella purezza che i toni propagandistici e la mitizzazione della Storia hanno tentato con ogni modo e mezzo di obliare.  

La macelleria degli amanti però è un romanzo per gli amanti della letteratura cilena. Un lettore alle prime armi, infatti, potrebbe non apprezzare l’evoluzione e la delicatezza dello stile classico cileno, che viene declinato da Bolàn in piccoli quadri di straordinaria delicatezza.Se quindi amate la letteratura cilena e state cercando una lettura da ombrellone malinconica, sognante e stimolante La macelleria degli amanti potrebbe fare al caso vostro! Se avete voglia di ascoltare anche altre voci in merito a questo romanzo vi lascio il link della chiacchierata avuta con Andrea e Federica, membri della redazione di Youbookers (trovate il podcast qui). Alla prossima Diana 

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