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Illuminismo parte III – Le donne della Rivoluzione francese

Da Bambolediavole @BamboleDiavole
Illustrazione di Antonia Emanuela AngrisaniIllustrazione di Antonia Emanuela Angrisani

Il contributo delle donne alla Rivoluzione francese del 1789 avvenne su due livelli: quello popolare e di massa delle donne coraggiosamente presenti alle sommosse e alle lotte per il pane, e quello intellettuale, rappresentato in genere da donne borghesi, che si espresse nella partecipazione attiva alle sedute dell’Assemblea Costituente, nella produzione di scritti, nella creazione di giornali e circoli femminili impegnati nella lotta per i diritti civili e politici delle donne. Le donne intellettuali aderirono in genere alle idee di libertà e uguaglianza che la borghesia opponeva ai privilegi della nobiltà e del clero, alcune senza aggiungervi una connotazione “femminista”, come ad esempio M.me de Roland e M.me de Steal - che concretizzò la sua partecipazione con una serie di scritti sui problemi e gli eventi rivoluzionari ispirati dal suo liberalismo – altre affrontando tematiche specificatamente femminili, tra cui Olympe de Gouges, Theroigne de Mericourt – che aveva proposto la formazione di un battaglione militare femminile per partecipare alla guerra – Etta Palm, olandese di aria girondina, Claire Lacombe, giacobina rivoluzionaria, tutte vittime della repressione di Roberspierre – che fece chiudere clubs e giornali femminili, impedendo le riunioni di donne.

Lesueur - Club Patriotique de FemmesLesueur – Club Patriotique de Femmes

Il tema dell’oppressione femminile fu sentito anche a livello non elitario, come testimoniano alcuni dei Chaiers de doleances (quaderni di lamentele) diffusi per la convocazione degli Stati Generali, che denunciavano le ingiustizie subite dalle donne.

Sul piano concreto poche ma importanti prime conquiste derivano dalla rivoluzione francese: la legge sul divorzio, l’ammissione a testimone nel processi civili, l’abolizione del maggiorascato che riservava ai figli maschi la successione ereditaria. Fu poi la prima volta che le donne (che comunque in Francia non votarono fino al 1945) presero pubblicamente e direttamente parola, come faceva M.me de Roland, nelle assemblee, in luoghi prima esclusivamente riservati alla parola maschile, lavorando e scrivendo i discorsi insieme ai compagni politici, cosa impensabile fino a pochi anni prima.

Marie Olympe de Gouges
Marie Olympe de Gouges

Olympe de Gouges – pseudonimo di Marie Gouze – nacque nel sud della Francia nel 1748 da un umile famiglia, e morì ghigliottinata nel 1793. Rimase vedova molto presto e con un figlio a carico, alla vigilia della rivoluzione si trovava a Parigi, dove scriveva testi per la Comédie Francaise, e la sua attività intellettuale durante gli anni rivoluzionari fu febbrile: articoli, pamphlet, manifesti opuscoli e discorsi. Secondo gli storici fondò molte delle “società fraterne di ambo i sessi” che sorsero in Francia tra il 1790 e il 1791 ed è ricordata in particolare per la famosa Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina dedicata alla Regina Maria Antonietta, da lei giudicata una donna oppressa come le altre. L’intento della dichiarazione era di rendere consapevoli le donne dei diritti che venivano loro negati, affinché la donna divenisse cittadina a tutti gli effetti. Per Marie Olympe la donna nasceva libera e uguale all’uomo, possedeva gli stessi inalienabili diritti: libertà, proprietà, e diritti di resistenza all’oppressione. Nel 1792 Olympe attacco Robespierre pubblicamente, definendolo un tiranno sanguinario. Costantemente oscillante, a secondo degli eventi, nelle sue idee politiche, fu rivoluzionaria nel”89, difese il Re quando fu imprigionato e fu repubblicana nel ’91 quando questi fuggì. Messa a capo di una parte controrivoluzionaria da La Fayette, quando al processo del Re si offrì per difenderlo decretò la sua fine, e fu ghigliottinata il 3 novembre 1793 “per aver dimenticato le virtù che convengono al suo sesso e per essersi immischiata nelle cose della Repubblica” lo stesso giorno di Maria Antonietta e insieme a M.me de Roland: una tragica giornata di terrore antifemminile.

Madame Roland
Madame Roland

Manon Philipon poi M.me de Roland (1754-1793) figlia di un incisore, aveva una buona educazione, sposò un ispettore del governo francese più anziano di lei, col quale si trasferì a Parigi, e che presto divenne ispettore girondino. Manon partecipava alle riunioni facendosi notare per la sua eloquenza, e per il suo temperamento e passione politica rivoluzionaria ebbe un ruolo catalizzatore nei momenti decisionali. Morì ghigliottinata durante il Terrore e lascio delle Memoire scritte in carcere.

Théorigne de Méricourt (Liegi 1762 -1817) fondo nel 1790 il clubs “les amis de la loi”, si schierò coi girondini, partecipò alla sommossa quando il popolo s’impadronì delle Tuleries e vi tenne il Re imprigionato, condanno i

Theroigne de Mericourt whipped by a group of Parisian Jacobin women, 16th May 1793 (w/c on paper); Bibliotheque des Arts Decoratifs, Paris
Theroigne de Mericourt whipped by a group of Parisian Jacobin women, 16th May 1793 (w/c on paper); Bibliotheque des Arts Decoratifs, Paris

primi massacri a Parigi e Versailles, ruppe nel ’92 con Roberspierre. Sempre in quell’anno arringò le donne del faubourg Saint-Antoine affinchè prendessero le armi a cui

Theroigne
Theroigne

avevano diritto per natura e per legge, provocando la reazione negativa degli uomini del fouburg che dichiararono “rincasando dal lavoro preferiamo trovare la casa in ordine anziché vedere le mogli di ritorno da un assemblea” il 15 maggio del ’93 un gruppo di donne la denudò e fustigò pubblicamente e da quel giorno, per 24 anni, Théroigne rimase preda di una violenza forma di pazzia.

Etta Palm, baronessa olandese, si stabilì in Francia e inizialmente svolse attività di spionaggio per la monarchia, ma ben presto fu sedotta e si dedicò totalmente alla causa rivoluzionaria. Famoso il suo discorso “femminista” del 1790 pronunciato all’assemblea degli “Amici della Verità”: “La giustizia chiede che le leggi, come l’aria e il sole, siano comuni a tutti gli esseri”, osserva la Palm, invece “ovunque le leggi sono in favore degli uomini” e i pregiudizi confinano le donne in un ruolo secondario, trasformando così “il più dolce, il più sacro dei doveri, quello di sposa e madre, in una penosa e orribile schiavitù”. Fu di area Girondina, e pubblicò l'”Opera per domandare all’Assemblea nazionale un’educazione per le giovani e la legge sul divorzio”.

Portrait miniature, believed to be of Claire Lacombe, 1792 by Ducare
Portrait miniature, believed to be of Claire Lacombe, 1792 by Ducare

Claire (Rose) Lacombe, ex attrice, rivoluzionaria giacobina fondò nel 1793 la Société des republcaines Revolutionnaires composta di sole donne, schierata con gli Arrabbiati contro i Girondini, resasi sospetta per la sua protesta contro il trattamento inflitto ai prigionieri politici, fu arrestata nel ’94 ma non risulta in nessun documento che fu ghigliottinata, probabilmente tornò ad esercitare la professione di attrice.

Biblio

Jules Michelet Le donne della Rivoluzione Bompiani Milano

Consiglio di lettura : “Maria Antonietta. Una vita involontariamente eroica”, biografia di Stefan Zweig edita da Castelvecchi (testo che tra l’altro fu di ispirazione per la creazione del personaggio di Maria Antonietta nell’anime “Lady Oscar”)


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