ILm #6: Selah Sue

L'ho scoperta grazie ad un trafiletto sul numero di Gioia della settimana scorsa. Mi ha subito incuriosito il suo look retrò e la cofana dei capelli alla Amy Winehouse ( ma, per fortuna, della cantante londinese ha solo quello), così sono andata a cercarla su YouTube, dove il suo primo singolo ha quasi raggiunto i 2 milioni di click. Mi riferisco a Selah Sue, vero nome Sanne Putseys, la nuova stella del soul europeo in salsa rosa. 22 anni appena, belga, ha debuttato in Italia il 17 giugno con "raggamuffin", primo estratto dall'omonimo album, dopo aver già conquistato le classifiche di Belgio, Francia ed Olanda. Deve il suo successo a "MySpace", il social network musicale, che le ha attirato l'attenzione dei discografici e le ha permesso di crearsi un ricco seguito prima ancora di sfondare nello showbiz. Il successo è dunque arrivato immediato e travolgente tanto da permetterle di aprire i concerti di Price e duettare con Cee-Lo Green, tutto in meno di un anno. La sua musica si ispira ai miti del reggae come Bob Marley ed Erika Badu, ma si lascia contaminare da note funky e rock. Lo stesso mix di stili caratterizza il suo look: fa un uso smodato di fantasie pois declinate in diversi colori e maxi sciarpe intorno al collo per proteggere la sua preziosa voce; abbina semplici canotte bianche a chiodi in pelle; illumina il più serio dei golf neri con gioielli dall'animo etnico; svetta su sexy decoltèes rosso fuoco, ma poi nasconde dietro un paio di lenti scure i suoi incredibili occhi color ghiaccio. Una serie di contraddizioni che in lei diventano armonia ti sorprendono dolcemente e ti lasciano affascinato dal gusto dell'inaspettato tanto da non poter più fare a meno della sua musica. Almeno, questo è quello che è successo a me. Spero che la biondina belga colpisca anche voi...











Un bacio,
C.