Magazine Fotografia

Img_1095

Da Rossitudine @rossitudine

Che dire? Un safari fotografico tra i centauri è il risultato di un lungo viaggio e puntigliosa organizzazione. Sì perché a Sturgis, se non sei un motociclista, o ci arrivi per caso e culo enorme, o te la devi programmare bene. Per fare un paragone: i costi degli RV Parcking sono quelli di un motel di alta categoria. Però non ha prezzo assistere alla parata roboante di energumeni barbuti e tatuati, in gilet di pelle pieni di patch e spillette, smanicati a 12 gradi con al massimo un paio di "guantini" da guida; ora che ci penso indossano solo roba in pelle! Bandane con ogni cosa applicata sopra, caschi con borchie, corna, code di procione o scalpi interi di orso, non ho potuto documentare a causa di spionaggio industriale, li usano in pochissimi e non sono obbligatori, da molti addirittura ritenuti di impiccio alla guida, fanno solo "immagine", ma vuoi mettere?!Le pupe...

Eehhh le pupe dei bikers sono il loro secondo "oggetto" importante e sicuramente l'accessorio più lussuoso. Lussuoso perché: mentre il motociclista lustra il suo ferro, la girl, che di solito ha la sua stessa età, aggiusta zigomi, labbra e tette, e prosciuga, o cerca di risucchiare, l'immancabile aggressione della cellulite provocata dalla dieta forzata a base di salsicce e birra, inestetismo che si nota vistosamente uscire dai calzoncini con sgambatura ascellare! Pensate alla fatica bestia di dover coniugare tutti questi aspetti per mantenere l'immagine da pupa-bomba-sexy: il regime dietetico, l'età che va avanti per tutti, l'abbigliamento forzato, esibizionista e di pessimo gusto, l'essere poco modestamente truccata e acconciata come Ivana Thrump al Gran Galà, affrontare il vento che schiaffeggia, e usare la pioggia come unico mezzo per farsi una doccia, fare la donna, nell'accezione che spesso, qui, significa "giocattolo", sorridere, sorridere sempre. Per fortuna i bikers sembrano non accorgersi del senso di patetico che sprigionano queste povere scollature ormai sfiorite e abbrustolite dal sole, o dei poveri sederi diventati quadrati per il poco moto da moto, degli smaglianti sorrisi carichi di artificiale autoconvincimento.

Le pupe sono un mondo nel mondo.

Tornerò a Sturgis, un anno...

Solo per loro.

Se lo meritano!


Video Marco Credi


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines