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Immerso nella natura.

Creato il 23 settembre 2014 da Il Viaggiatore Ignorante
Quattro passi in Valmalenco.
Immerso nella natura.
Ascendere  una  montagna, anche  se  la  si  conosce, non  è  mai  un  fatto  scontato. 
E’  immergersi  nella  Natura  ritrovando  la  dimensione  umana, passo  dopo  passo, sacramentando  a  volte  per  la  fatica. Fatica…Silenzio  e  fatica…nella  Via  Alta  della  Valmalenco. 
Dalla  diga  di  Campomoro  si  iniziano  a  scalare  i  “sette  sospiri”, sette  gradoni  praticamente  verticali  che  impongono  una  certa  preparazione  e buon  fiato. Il  peso  dello  zaino  lo  si  sente  soprattutto  durante  le  brevi  soste, quando  lo  si  toglie. In  due  ore, passiamo  dai  1990 metri  della  diga  di  Campomoro   ai  2636  metri  del  Rifugio  Carate  Brianza. L’accoglienza  è  calorosa  e, quel  che  piu’ conta, genuina. Lasciati  gli  zaini, saliti  di  poco, incontrerete  la  Bocchetta  delle  Forbici. 
Solo  allora  inizierete  a  capire  perché  sia  valsa  la  pena  di…sudare  scarpinando  lungo  il  sentiero  e  sui  detriti  che  portano  al  Rifugio  Carate.Incamminatevi  quindi  lungo  il  percorso  che  vi  condurrà  al  Rifugio  Marinelli. Attraverserete  una  conca, una  ampia  vallata, avventurandovi  tra  corsi  d’acqua  e  laghi  di  alta  montagna, camminando  tra  rocce  e  pietrisco, ma  sempre  al  sicuro…
Alla  fine, anche  se  apparentemente  distante, vi  apparirà , posto  sopra  il  cucuzzolo, ancora,  di  un’altra  montagna…
Eccolo…Il  Rifugio  Marinelli-Bombardieri! 
Da  li’  si  può  proseguire  per  il  Rifugio  Marco  e  Rosa e  da  lì alla vetta  del Pizzo   Bernina, oppure, in  alternativa  la  Punta  Marinelli, affrontare  un  breve  ghiacciaio  per  chiudere  quindi  con  l’arrivo  al  Rifugio  Bignami.
Immerso nella natura.
“Cavolo…Sembra  distante…”, esclama  il  mio  compagno  d’arrampicata.“Il  bello  deve  ancora  venire…L’ultimo  tratto, la  salita, è  caina…come  direbbero  al  Carate", gli rispondo. Oggi  a  fondovalle  tira  un’arietta  gelida  da  non  prendere “alla  leggera”. Si  continua  a  camminare  ed  alla  fine  veniamo  ripagati  dal  panorama  apprezzabile  dal  Marinelli-Bombardieri.
Immerso nella natura.
Immerso nella natura.
Tutto  qui  è  silenzio…Siamo  a  quota  2813  metri…In  lontananza  si  sente  il  rumore  di un  passo , parrebbe   stanco ,  ma  cadenzato. Calpesta  il  suolo  quasi  ritmicamente…Poi  si  ferma…Attende  la  propria  compagna  di  scalata. Passeranno  la  notte  al  rifugio  invernale  e  quindi, tempo  permettendo, saliranno  al  Marco-Rosa. 
Immerso nella natura.Quando  sarete qui, capirete  il  significato  di  “sentirsi  immersi  nella  Natura”. Anche  Voi, probabilmente,  ne  sarete  estasiati…Di  fronte  vedrete il  Bernina, lo  Scerscen, il  Roseg . Non  avrete  parole…Udirete  soltanto  il  Vostro  respiro…
Immerso nella natura.
Immerso nella natura.Il  cielo  oggi    è  terso…Soltanto  alcune  nubi  che  paiono  disegnate  proprio  per  far  da  cornice  a  questo  spettacolo. Il silenzio  ora  regna  indisturbato…Persino  il  vento  pare  essere  calato…Rispetto…Andare  in  montagna  impone  rispetto…Il  prezzo del  sacrificio…:la  natura…Il  prezzo  del  dovere…: il  sangue!Quel  sangue  versato  dagli  alpini, ricordati  da  un  monumento  poco distante  da  qui…Bombardieri…il  relitto  dell’elicottero …, lo  si intravede  nella  vallata…Al  ritorno…una  sorpresa!In  prossimità  della  Bocchetta  delle  Forbici  incontriamo  i  camosci….
Immerso nella natura.Tra  noi  e  loro  non  si  riesce  a  capire  chi  sia  maggiormente  incuriosito…Ma  la  Bocchetta  delle  Forbici  ci  attende…Eccola…in lontananza!Poco  sotto  saremo  al  Rifugio  Carate  Brianza,dove  l’accoglienza  è  di  casa!
Lì studieremo  la  cartina….Poi…parafrasando  una  nota  canzone…”Domani  si  vedrà…”A  dire  il  vero…il  cielo  non  promette  bene…ma  a  cena la  compagnia  è  ottima.
Anzi  …di  più!!!…Domani  si  vedrà…
Immerso nella natura.   Fabio  Viganò                                                            

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