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Immigrazione, “via libera” per la missione contro gli scafisti nel Mediterraneo. Il comando affidato alla Portaerei Cavour

Creato il 22 giugno 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

I ministri degli Esteri dell’Ue hanno dato il “via libera” alla prima fase della missione navale nel Mediterraneo contro i trafficanti di esseri umani che tentato di arrivare in Europa. La missione EUNavfor Med, il cui quartier generale sarà a Roma, vuole agire contro il traffico di migranti e, nella prima fase, consisterà nello scambio di informazioni e in una vigilanza rafforzata e il pattugliamento in alto mare per individuare i trafficanti.

(dirittiglobali.it)

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Iniziata la missione EUNavfor Med. I ministri degli Esteri dell’Ue hanno dato il via libera all’operazione senza dibattito nel Consiglio che si sta svolgendo a Lussemburgo, perchè la misura è stata già concordata dagli ambasciatori la scorsa settimana. Le prime navi, sottomarini, aerei e droni saranno dispiegati nel giro di una settimana. L’operazione dovrebbe consentire, ad un certo punto, di distruggere i barconi utilizzati dai trafficanti sulle coste libiche, e soprattutto le barche che vengono utilizzate per trascinare le “carrette del mare” al largo. In assenza di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che autorizzi l’uso della forza nelle acque territoriali libiche, in questa prima fase la missione sarà piuttosto limitata. La missione navale contro il traffico di migranti nel Mediterraneo, appena approvata dal Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Unione europea, “non ha come target i migranti, ma quelli che fanno soldi sulle loro vite”. Lo ha sottolineato, annunciando l’accordo dei Ventotto a Lussemburgo, l’alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini.

“E’ la prima volta che l’Unione europea affronta il tema dell’immigrazione seriamente e con una decisione presa all’unanimità meno di due mesi dopo che il Consiglio europeo ci ha incaricati di varare la missione soprattutto per salvare vite”, ha osservato soddisfatta. “Esattamente due mesi fa – ha ricordato Mogherini – i ministri degli Esteri e quelli degli interni si riunivano in questo palazzo dopo la morte di 900 persone nel Mediterraneo. Tutti abbiamo detto in quella occasione che serviva una risposta europea”. Due mesi dopo, i Ventotto hanno lanciato “l’operazione navale per attaccare i trafficanti e smantellare il loro modello di business”. Mogherini ha aggiunto che si tratta solo “di una parte della nostra strategia, di cui parleremo piu’ tardi. Ma sono impressionata dall’unanimità e velocità con cui siamo riusciti a metterla in campo”. L’aspetto relativo alle relazioni esterne della politica Ue sull’immigrazione, ha ricordato, comprende anche gli accordi con i paesi di origine e transito, e in particolare quelli africani, e la prevenzione del problema, cercando di affrontarne le radici aiutando nei paesi di origine quei giovani che, senza prospettive, sarebbero costretti ad emigrare. Secondo Mogherini, piu’ in generale “non possiamo evitare di affrontare la questione di come accogliere chi bussa alla nostra porta”.

La Portaerei Cavour sarà il base comando missione navale. La portaerei Cavour sarà la piattaforma di comando e coordinamento della missione militare Ue contro il traffico di migranti nel Mediterraneo, e avrà anche la funzione di un ospedale navigante per soccorrere i migranti. Secondo quanto riferisce un alto funzionario della Difesa europea dopo il lancio della missione da parte dei ministri degli Esteri a Lussemburgo, “nella prima fase dell’operazione la portaerei servirà da piattaforma di comando e le sue dimensioni consentiranno di accogliere un gran numero di migranti dopo il loro salvataggio”. Una dozzina di Paesi si sono già impegnati a fornire uomini e mezzi: in tutto, sono già stati messi a disposizione 5 navi da guerra, 2 sottomarini, 3 aerei, 2 droni e 3 elicotteri, ha riferito la fonte. In tutto, circa un migliaio di persone è già mobilitato per l’operazione, che in questa prima fase sarà soprattutto di intelligence e salvataggio delle persone ed opererà nelle acque internazionali. “Nelle prime settimane, si tratterà soprattutto di formare tutte queste persone agli obiettivi della missione, con preparazione specifica sui diritti umani”, ha spiegato la fonte. (AGI)


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