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Lezioni condivise 95 – Pirandellianamente Pirandello
Teatro (dal greco thèatron, thèa) e spettacolo (dal latino spectàre, specère): guardare, conoscere, meravigliarsi.
Il mezzo è la vista, l’occhio, perché si provano sensazioni; l’occhio, il mezzo del nostro mondo, che non conosciamo e ci meravigliamo continuamente di noi (Gnòthi seautón = conosci te stesso).
L’occhio è il varco che entra/porta dentro di noi. Luogo frontale che è la fonte, il tutto di noi che non conosciamo. Chi guarda i nostri occhi può avere accesso dentro di noi e questo è il motivo per cui proviamo certi sentimenti.
L’occhio non si punta per molto tempo sull’occhio, vaga; nello stesso tempo raramente permettiamo che ciò avvenga non guardando negli occhi.
L’animale quando si trova in pericolo, quando ha il pericolo di fronte, non ha via di scampo: guarda negli occhi, è un modo istintivo per dominare l’altro, di entrare ognuno nel mondo dell’altro, per conoscere l’altro.
Prossimamente qui…
(Storia del teatro e dello spettacolo  – 11.4.1997) MP

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