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Imparare a conoscere il massaggio Shiatsu

Creato il 05 marzo 2013 da Benesserestaff @benesserestaff

Cari lettori e lettrici, se state leggendo queste righe, vuol dire che anche voi come me siete curiosi e desiderate scoprire che cos’è lo shiatsu. Una presentazione semplice e sintetica però non è affatto facile, da momento che lo shiatsu, parola composta da shi, che vuol dire dito e atsu, che significa pressione, non è solo un semplice massaggio effettuato attraverso la digitopressione, bensì agisce ad un livello più profondo, oltre il semplice contatto fisico.

Lo shiatsu è una sorta di dialogo non verbale col corpo, avviene attraverso il contatto, attraverso la pressione delle dita che diviene il mezzo per stimolare l’energia vitale che risiede nel nostro organismo, non è una semplice terapia, ma una vera è propria arte per la nostra salute, il cui scopo è quello di rafforzare le difese del corpo, prevenendone i problemi, che si manifestano sempre a livello energetico, prima che fisico. Lo shiatsu si prefissa di prevenire gli acciacchi del corpo agendo a livello energetico, ma coinvolgendo corpo e mente, a questo proposito per capire al meglio l’essenza di questo massaggio dobbiamo indispensabilmente trattare il concetto di energia.

Che cos’è L’energia?

Secondo la filosofia orientale tutti i fenomeni dell’universo sono permeati da energia vitale, il Ki, in continuo mutamento che rappresenta il mattone base dell’universo.

In ogni cosa risiede energia vitale ed ogni elemento che compone nell’universo subisce una continua e costante trasformazione pur rimanendo statico, arriviamo così alla teoria dello yin e dello yang, fondamentale per capire i meridiani energetici del nostro corpo. Per chiarirci le idee prendiamo in esempio l’acqua, visivamente statica, ma soggetta ad un perenne movimento, i due opposti convivono in una sola cosa, l’acqua ed è proprio questa opposizione che nasce la vita e il fluire costante dell’energia.

Nella dottrina orientale tutto l’universo si presenta come contrapposizione di due metà in continua trasformazione, come il polo positivo è attratto dal negativo, l’uomo dalla donna, ma in ogni elemento a sua volta risiede una parte dell’opposto, nulla è yin o yang in modo assoluto, ma solo rispetto a qualcos’altro, ogni cosa è relativa, come un uomo risulta yin rispetto alla donna, ma allo stesso modo un uomo giovane è yin rispetto ad uno anziano.

La teoria dei 5 elementi

Se il concetto di energia è il principio unico della dottrina orientale e si polarizza in due opposti, lo yin e lo yang, si possono identificare cinque stadi di cambiamento tra questi due estremi: acqua, fuoco, metallo, legno e terra. I cinque elementi sono anch’essi sottoposti a costante mutamento, influenzandosi tra loro e possiamo vederne un facile esempio nel susseguirsi delle stagioni.

La primavera simbolo di rinascita e di vita è rappresentata dal legno il quale raggiungendo il massimo sviluppo si trasforma in fuoco, l’estate, che accresce ancora il suo splendore fino a diventare terra, nella tarda estate o doyo, per i giapponesi. Durante l’autunno l’energia diminuisce, e la terra si condensa, dando origine al metallo e che in seguito muta in acqua con l’avvento dell’inverno, nel quale però risiede un potenziale di vita, che permetterà al ciclo di ricominciare.

Avvicinarsi allo shiatsu

Ora che abbiamo trattato le principali dotrine che permeano lo shiatsu possiamo iniziare a parlare dei meridiani. Avvicinarsi allo shiatsu è molto semplice, basta semplicemente rilassarsi e ascoltare gli stimoli del nostro corpo, purtroppo però in una società come quella attuale, troppi sono i rumori che ci impediscono di ascoltarci a fondo, l’unica soluzione è l’esercizio costante e qualche stratagemma per scacciare lo stress accumulato.

I meridiani

Secondo la medicina tradizionale orientale l’energia circola nel corpo umano attraverso dei canali particolari chiamati appunto meridiani, questi canali sono dodici in totale: in sei di questi l’energia scorre dal basso verso l’altro (yin) negli altri sei l’energia scorre dall’alto verso il basso(yang). Questi meridiani sono collocati in zone particolari del nostro corpo e sono associati agli elementi menzionati precedentemente:

  • All’elemento fuoco associamo il cuore(yin), il cui meridiano parte dall’ascella e arriva al mignolo della mano,questo meridiano ha il controllo sui disturbi nervosi ansie e insonnie.
    Il suo opposto è il meridiano dell’intestino tenue(yang), che parte dalla mano, fino alla spalla per poi giungere al viso e controlla la tensione nella zona spalle ed arti superiori.
  • All’elemento metallo associamo i polmoni(yin), il cui meridiano parte del tronco e si estende fino al pollice, esso è addetto agli scambi con l’esterno biologici ed emotivi, ha i controllo sui problemi con l’ambiente e le persone che ci cirondano. Il suo opposto, l’intestino crasso(yang), ha origine a partire dall’indice fino a giungere al viso e controlla le tendenze pessimistiche.
  • All’elemento acqua associamo i reni(yin), il suo meridiano ha origine dalla pianta del piede e termina sul bacino, controlla l’affaticamento e la mancanza di vitalità. Il suo opposto è la vescica(yang), parte dell’occhio percorre i lati della colonna vertebrale fino a giungere al mignolo dei piedi, questo particolare meridiano si occupa dei disturbi di immobilità, timori, paure e spossatezza.
  • All’elemento terra associamo la milza(yin), che parte dall’alluce fino al tronco e controlla le tensioni psicologiche e l’attività cerebrale. D’altra parte il meridiano dello stomaco(yang) parte dell’occhio e giunge fino alla punta del secondo dito del piede, controllando i disturbi alimentari.
  • All’elemento legno associamo il fegato(yin), parte del piede e giunge fino al petto, controllando l’irritabilità psicologica e la stanchezza fisica. Il meridiano opposto, cistifellea(yang), parte del viso per gungere fino ai piedi e controlla le scelte emotive, le difficoltà nel prendere le decisioni e nell’addormentarsi.
  • L’ultimo meridiano rappresentato anch’esso dall’elemento fuoco è situato nel mastro del cuore(yin), situato nel centro del petto all’altezza del pericardio e il triplice riscaldatore(yang) il pericardio e controllano assieme i flussi circolatori di linfa e sangue, prevenendo i disturbi dell’autoregolazone del corpo.

Posizioni e massaggio Shiatsu

Sono due le posizioni fondamentali per praticare un massaggio shiatsu, supina o prona, andremo a scegliere l’una o l’altra a seconda dei meridiani su cui dovremmo agire, ma per eseguire un massaggio che si rispetti è indispensabile ottenere un rapporto quasi di intimità con il massaggiato, in modo tale che non vi sia alcuna tensione nel suo corpo e nel suo spirito.

Posizione Supina

In questa posizione, essenziale per il rilassamento fisico e psichico, possiamo lavorare sugli arti superiori e inferiori: braccia, gambe e piedi:

Imparare a conoscere il massaggio Shiatsu

  • Piedi: il massaggiatore si posiziona seduto all’altezza del piede del massaggiato, con un mano prende con salda delicatezza la sua caviglia, mentre con l’altra effettua un graduale stiramento del collo del piede, seguito da anche da una distensione della zona posteriore della caviglia. Il massaggiatore poi può picchiettare leggermente la pianta del piede con il pugno, e continua afferrando l’alluce ed estendendo pure questo, con delicatezza, quasi a voler staccare il dito. In fine con entrambe le mani avvolgete l’intero piede, usando il palmo ed effettuate un massaggio rotatorio sulla pianta del piede.
  • Braccia: il massaggiatore si siede di fianco al massaggiato, disteso supino con le braccia perpendicolari al busto, posizionando la mano più vicina ad esso all’altezza della spalla esercitando una leggera pressione, mentre con l’altra mano procedete dalla spalla verso polso con una leggera pressione su tutta la linea del braccio. La pressione in seguito può essere effettuata anche dal solo pollice. Il massaggiatore poi, posizionandosi adeguatamente, prende con una mano il polso del massaggiato, mentre con l’altra cingete il pollice facendogli eseguire una leggera rotazione, prima in un senso e poi l’inverso. Fate lo stesso con l’altro arto.

Posizione Prona

Queste posizione vi aiuterà ad agire facilmente su tutta la schiena e sul collo, consigliamo di non utilizzare un cuscino per appoggiare il viso perchè potrebbe risultare sfavorevole per la linearità della spina dorsale, usate piuttosto un materassino morbido per l’intero corpo.

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  • Schiena: esiste più di un massaggio per agire sulla schiena, stimolando molteplici meridiani a seconda della zona trattata. Il primo massaggio che vedremo stimola la schiena attraverso leggere pressioni con i palmi delle mani, il massaggiatore infatti deve porre una mano alla base della colonna vertebrale, mentre l’altra lavora a livello delle scapole effettuando delicate pressioni con la mano, lungo tutta la zona fino ad arrivare all’altezza dell’altra mano. Un secondo trattamento per la schiena sono gli stiramenti, la posizione del massaggiatore è la medesima del precedente massaggio, una mano a livello dell’osso sacro e l’altra all’altezza delle scapole, avvicinando entrambe le mani verso il punto mediano tra esse e allontanandole nuovamente viene esercitato un movimento sull’intera schiena.
  • Collo: in verità il trattamento shiatsu su collo può essere effettuato in entrambe le posizioni e, appunto perchè si tratta della tecnica più delicata, procura dei notevoli benefici se eseguita nella giusta maniera. Il massaggiatore deve sedersi di fronte alla testa del massaggiato, ginocchia leggermente divaricate, cingendo con entrambe le mani il collo del massaggiato e ponendo i pollici a livello delle sue cervicali. Il contatto va mantenuto per qualche minuto senza eseguire grandi pressioni ma solo per abituare il collo al trattamento, il massaggiatore poi dovrebbe unire le mani a coppa e posizionarle sulla nuca del massaggiato premendo leggermente la zona con un delicato movimento delle dita e dei polsi. In fine vanno eseguiti dei pratici stiramenti posizionate una mano sul collo mentre l’altra sulla testa del massaggiato cercando di stirare con delicatezza il collo prima da un lato e poi, invertendo la posizione della mani dall’altro.

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