Nel 1875 al 9 di Curzon Street (nel quartiere di Mayfair a Londra) apriva il più famoso barbiere della città: Geo F. Trumper.
Molti di noi lo conoscono ovviamente per la linea di prodotti da barba che utilizzano ogni mattina oppure per i profumi e accessori prodotti.
Di questi ultimi giorni è la notizia che nella storica bottega, oggi portata avanti da Gary Stevens –custode per conto della famiglia Bersch, proprietaria del marchio e con una lontana parentela con il fondatore- sarà sede di lezioni di rasatura face to face, in cui poter apprendere al meglio tutti i segreti e le tecniche di rasatura che in questo luogo culto sono state adottate e tramandate.
L’esperienza deve essere di certo istruttiva, non solo per l’immersione nella tradizione barbiera con cui ci si può confrontare direttamente, ma anche per la suggestione che il locale british può creare in una mente ben disposta, rendendo quindi l’appuntamento evocativo in ogni senso.
In Italia sempre più barberie stanno scomparendo, un po’ come il mondo dell’artigianato in generale, e contiamo su un ricambio generazionale –che sappia anche dare nuova linfa alle tecniche e agli strumenti- ben misero purtroppo. Sulle nostre pagine abbiamo parlato più di una volta e continueremo a farlo, dei luoghi più congeniali alle nostre esigenze e personalità, nonché necessità epidermiche, ma ci chiediamo cosa accadrà quando i coscienziosi e i virtuosi vedranno arrivare la loro fine e ci sarà soltanto il marketing a imperare.
A quel punto parleremo ancora di tradizione? O sarà come comprare un panino da McDonald’s?
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