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impreparatamente

Da Tinynoemi
a questa cosa qui non ti preparano.
ovvero io non lo so se qualcuno lo sia, ma io di fatto posso dire che di non esserlo.
e anche se volessi cercare di smentirmi con brillanti razionalizzazioni da manuale di psicologia,
le mie notti totalmente insonni in preda ai pensieri più assurdi sono la prova provata, che no, a questa cosa qui non ero abbastanza preparata. e non ne faccio una questione cronologica - la mia età non è dalla parte dell'incoscienza - credo si tratti proprio di una questione del tutto inaccessibile a speculazioni logico lineari.
che sia tutto naturale è indiscutibile e lapalissiano come il sorgere del sole e che me lo ripetano una continuazione è snervante come la forchetta sul piatto o una voce stridula. d'altronde, che il fatto che si tratti di un processo evidentemente naturale si traduca altrettanto naturalmente in adattamenti psichici è una questione che vorrei sollevare animatamente con chiunque non abbia fisiologicamente vissuto questa cosa della gestazione. per lo meno non lo abbia fatto nel mio corpo e nella mia testa.
e giuro che lo farei con lo stesso avvincimento con cui vorrei approfondire un dibattito sull'onniscenza puerperale con quelle nate predisposte, che sanno tutto e non hanno ansie. non è invidia la mia, è proprio odio. profondo ed irrazionale come la voglia di pain au chocolat che mi ha posseduta per due giorni.
a questa cosa qui non ti preparano.
ovvero te lo dicono che tutto cambia, ma non è abbastanza chiaro finché realmente tutto ha totalmente un'altra prospettiva.
e talmente assurda e irrazionale che, sopravvivendo alle ansie, è una prospettiva che più bella non ce n'è.

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