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IMU e comodato d'uso gratuito: conviene davvero? Forse si, ma forse anche no...dipende.

Creato il 12 settembre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1

IMU e comodato d'uso gratuito: conviene davvero? Forse si, ma forse anche no...dipende.
"L'altra gamba della manovra di Bilancio, l'Imu, è caratterizzata dal rispetto  di quanto promesso in campagna elettorale: la seconda casa non pagherà l'Imu (fino a 500 euro di rendita catastale) in presenza di un comodato gratuito tra genitori e figli o viceversa"
Con questa frase Massarinon ha fatto altro che confermare di aver applicato quanto previsto da un Decreto Legge del Governo Renzi - quindi non è proprio farina delsuo sacco -
Decreto Legge peraltro richiamato nella delibera, ma ha fatto anche raddrizzare le antenne a tutti i proprietari di seconde case, diciamo tutti perchè il regolamento approvato dal Comune di Fidenza non fa distinzioni di reddito, quindi questa agevolazione vale per chiunque, qualunque sia l'entità del suo patrimonio, dal super manager al pensionato. Ma non è questo il punto, la domanda che ci poniamo è se conviene oppure no fare questo tipo di contratto. Prima di entrare nel merito dei numeri è necessaria un'altra premessa non meno importante; il regolamento prevede l'applicabilità ad un solo immobile (giusto) e la presenza di un contratto regolarmente registrato
all'Ufficio del Registro (giusto anche in questo caso). Senza di questo non se ne fa nulla, quindi se esiste già un contratto registrato bene, si ha diritto a questa agevolazione a partire da Gennaio 2014, altrimenti bisogna prima registrare un regolare contratto (costo circa
200/250 euro una sola volta per ogni eventuale contratto) e
successivamente si può usufruire di questa agevolazione a partire dalla
effettiva data di registrazione dell'atto per i mesi mancanti alla fine
di quest'anno. Si tenga conto che siamo già in settembre e ad essere
veloci forse si può riuscire a considerare operativo un nuovo contratto
per gli ultimi tre mesi, mentre i primi 9 mesi dovranno essere
considerati come prima, cioè come seconda casa. Dopo questa doverosa premessa possiamo ora occuparci dei numeri e lo facciamo con un esempio, cioè quello di due genitori che vivono in un immobile di 100 metri quadri e che cedono la loro seconda casa di 80 metri quadri al proprio figlio, quindi una situazione abbastanza normale, nulla di lussuoso.
Considerando una rendita per l'abitazione principale di 1000
euro e per la seconda abitazione di 800 euro, questo è quello che
risulta con le attuali aliquote: nel 2013 questa famiglia spendeva in
totale 1223 euro di IMU e solo per la seconda casa in quanto
l'abitazione principale era esente; nel 2014, nel caso di un comodato
d'uso gratuito su tutti i dodici mesi, la stessa famiglia spenderà
invece in totale 1144 euro di cui 0 euro di IMU e 399 euro di TASI
sulla prima casa e 459 euro di IMU e 286 euro di TASI sulla seconda
casa. Quindi 79 euro in meno rispetto al 2013. Certo, senza questa
agevolazione per l'IMU e con la TASI in più questa famiglia nel 2014
avrebbe speso di più rispetto all'anno scorso, ma chi pensava o sperava
di vedere sparire le tasse sulla seconda casa ceduta in comodato d'uso
gratuito ad un figlio o viceversa dal figlio ad un genitore, rimarrà
molto deluso.
In conclusione, conviene davvero? Forse si, forse no...dipende, ma a queste condizioni la cosa migliore sembrerebbe essere il trasferimento di proprietà o una donazione, con tutti i limiti della donazione che può essere revocata unilateralmente in qualsiasi momento.
Con le attuali aliquote IMU e TASI per questa famiglia due prime case
oggi sarebbero la soluzione più economica, insieme nel 2014
costerebbero "solo"  756 euro di TASI e sarebbero esentate dal
pagamento dell'IMU anzichè spendere 1144 euro per un contratto di
comodato d'uso gratuito.
Tutte queste cose qualcuno le avrà spiegate bene prima anche a Massari?
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