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In absentia

Creato il 18 novembre 2012 da Elgraeco @HellGraeco

Come forse avete intuito, sono poco presente.
I motivi? La vita reale e la sua quotidiana dose di cazzate concepite per rovinarci l’esistenza. Nulla che non si possa risolvere, ma il costo è giorni e giorni di ansie e fastidi. Grazie del regalo. Con ironia.
Per cui, che facciamo?
Pensiamo innanzitutto alle cose belle.
Ho ricevuto il mio primo regalo vero dalla wishlist, e altri due sono in arrivo. Per cui, grazie. Senza ironia.
L’altro ieri m’è arrivato un dvd di Jeepers Creepers.
Non lo vedevo da una vita, e nonostante il corriere sia giunto a un orario inurbano, il senso di questa nuova visione si può riassumere in questa immagine:

In absentia

(clicca per ingrandire)

Vecchia e poetica sembra, pur non essendo il film tanto vetusto. Pur essendoci, lì a destra, Justin Long, che io odio, ma che stavolta perdono, vista la fine che fa in questa storia.
Chissà, forse l’affetto implicito nel regalo, forse la mai notata prima bellezza di Gina Philips, hanno reso questo spettacolo unico, pur essendo, Jeepers Creepers, ciò che è.

Poi vediamo, che altro?
Ah, sì. L’intenzione è di ricominciare con Cavour Cacciatore di Vampiri. Che a voi maniaci di cinema non interessa, ma a me sì, per cui ve lo beccate comunque.
Quando? Il prima possibile, anche oggi, se ci riesco. Quest’ultima resta ipotesi remota, ma tenterò.

In absentia

Prima, però, il riassunto delle puntate precedenti, che fine ha fatto Cavour e com’è giunto fin lì? Serve a me tanto quanto a voi, credetemi.
Il Conte e le sue avventure erano un ottimo esercizio che mi constringeva a scrivere, cosa che devo riprendere per forza.
Perché, sapete, il guaio di dirsi uno scribacchino è che si deve scrivere, sempre, anche quando non si ha voglia. E io indulgo spesso nel contrario. Per essere uno che blatera così tanto, scrivo davvero poco. E questa storia deve cessare, almeno finché sono in questa fase di rottura+rimorsi sparsi. Dopo di ché, sono sicuro che mi trastullerò ancora, la vita è fatta non solo di guai, ma di cicli destinati a ripetersi, per questo talvolta riesce così odiosa.
Altra cosa che verrà, la recensione del suddetto Jeepers Creepers, come ringraziamento.
E poi, forse, altro spazio per qualche polemicuccia, magari per difendere me e la categoria dei blogger/autori indipendenti dall’ennesima valanga di merda gettataci addosso gratuitamente dai soliti noti. Quelli preda della paura di perdere il posto di lavoro.
Ché alla fine vi ho capito, è solo paura.
Ma tacere equivale e creare consuetudini. E nella fattispecie, la consuetudine di sparare addosso all’autore indipendente dicendo stronzate e accusandolo di analfabetismo DEVE FINIRE. Subito.

In absentia

Ragion per cui, state allegri, dopo che avrò zoppicato per qualche tempo, tornerò a camminare e poi a correre. Ché troppe gazzelle a scorazzare libere fanno solo danni.
A dopo, credo. Altrimenti a domani.

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