Magazine Diario personale

In attesa di avere pazienza

Da Giulia Calli @30anni_Giulia

Sono nel bel mezzo di un restyling di vita quotidiana che mi entusiasma ma allo stesso tempo mi lascia con il fiato sospeso e una sensazione di work in progress costante.

Il passaggio del blog da wordpress.com al .org è solo uno di questi cambiamenti, ma forse il più visibile in questo momento. Cambiare abitudini è sempre difficile, e io mi ci incasino facilmente. Ho poca pazienza, voglio che i risultati si vedano subito e mi ritrovo a parlare con uno schermo e un codice css che non mi risponde. 

Sono sempre stata una persona poco paziente, anche se non si direbbe al vedermi, soprattutto ora che passo otto ore al giorno a parlare e scrivere con infinita pazienza a decine di sconosciute, mentre le viscere vorrebbero gridare il contrario.

Per dire, già da piccola mi tacciavano come “bambina impaziente”. E uno dei peccati che confessavo al prete quando andavo al catechismo era quello di avere poca pazienza. L’ho sempre vissuto come un gran difetto, fino a che non mi sono resa conto che è stata l’impazienza a portarmi avanti e a farmi raggiungere tanti dei miei obiettivi. Quindi tanto peccato non era. Come al solito, è questione di trovare un equilibrio.

Presto, lo so, presto ritroverò un po’ di calma e di sana pazienza, ritornerò a respirare a fondo, a smettere di correre e di schedulare le mie giornate in frammenti di 8 ore. Manca poco, manca troppo. 


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