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In Burkina Faso occorre lavorare per la riconciliazione

Creato il 03 ottobre 2015 da Marianna06

Neretto

“Bisogna avere fiducia nella giustizia e lavorare per la riconciliazione nazionale e la tenuta di elezioni pacifiche”: così il nunzio apostolico in Burkina Faso e Niger, monsignor Piergiorgio Bertoldi,  all’indomani della consegna del generale golpista Gilbert Diendéré.

Rispetto a questo episodio, e in particolare al ruolo svolto dalla rappresentanza diplomatica della Santa Sede, monsignor Bertoldi sottolinea: "Insieme con l'ambasciatore degli Stati Uniti Tulinabo Mushingi, l'arcivescovo di Ouagadougou, il cardinale Philippe Ouedraogo, e l'ex presidente Jean-Baptiste Ouedraogo, più che impegnarci in una trattativa con le autorità di transizione ci siamo limitati a far da garanti e ad assicurarci che ci fossero le condizioni per il rispetto dei diritti umani e dell’integrità fisica del generale Diendéré”.

Il nunzio evidenzia poi che l'ufficiale aveva raggiunto la rappresentanza vaticana in un momento di grande incertezza, durante "l'assalto finale" dell’esercito per disarmare il suo Reggimento di sicurezza presidenziale. “Il generale – aggiunge monsignor Bertoldi – non ha presentato domanda di asilo diplomatico e nessun altra ipotesi di soluzione è stata formulata in alcun momento”.(Fonte MISNA)

           a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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