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In Calabria il Consiglio regionale mente a sé stesso e ai calabresi

Creato il 24 marzo 2013 da Stefanoperri

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di Stefano Perri - ”Al comma 1 dell’articolo 15 della legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria) il numero “50” è sostituito dal seguente: “40”. Si riassume in queste due righe il brutto pasticciaccio combinato dal Consiglio Regionale della Calabria che durante la seduta di lunedì, la prima dopo la lunga pausa dovuta alla campagna elettorale delle politiche, ha approvato (all’unanimità, giusto per dar ragione alla massima sempre in voga del ”mal comune mezzo gaudio”) in seconda lettura le modifiche allo Statuto relative alla riduzione del numero dei Consiglieri regionali.
La cura dimagrante prevista con la modifica dello Statuto si accorda a quanto sancito dall’articolo 14 del Decreto Legge 138 del 2011 che prevede l’adeguamento del numero dei Consiglieri regionali in proporzione alla popolazione delle regioni. Il Decreto sancisce infatti che ”il numero massimo dei consiglieri regionali, ad esclusione del Presidente della Giunta regionale, sia uguale o inferiore a 20 per le Regioni con popolazione fino ad un milione di abitanti; a 30 per le Regioni con popolazione fino a due milioni di abitanti; a 40 per le Regioni con popolazione fino a quattro milioni di abitanti; a 50 per le Regioni con popolazione fino a sei milioni di abitanti; a 70 per le Regioni con popolazione fino ad otto milioni di abitanti; a 80 per le Regioni con popolazione superiore ad otto milioni di abitanti”.
Ed ecco spiegato il pasticcio. Quanti abitanti ha la Calabria? Secondo il censimento del 2011 la Calabria conta 1.959.050 abitanti. Il 2,6% in meno rispetto all’ultima rilevazione del 2001 quando ne contava in totale 2.011.466. Dunque, dati alla mano, secondo quanto stabilito dal Decreto del 13 agosto 2011, in osservanza ai dati dell’ultimo censimento Istat, alla Calabria spetterebbero 30 (e non 40 come approvato dal Consiglio) membri dell’Assemblea legislativa regionale.
Non si capisce dunque come (anche se forse si intuisce il perchè) sia possibile che il Consiglio abbia potuto, mentendo a sé stesso oltre che ai calabresi, approvare una modifica allo Statuto secondo un dato falsato, decidendo arbitrariamente di ”aggiungere” alla quota totale di cittadini calabresi qualche decina di migliaia di unità utili a superare la soglia dei 2 milioni e ridurre cosi il numero dei consiglieri da 50 a 40 e non da 50 a 30 come sarebbe stato corretto.
Che a Palazzo Campanella non abbiano ancora imparato a contare? Eppure il Consiglio di bravi ”ragionieri” ne ha tanti, peraltro molto vigili quando si tratta di sommare stipendi e prebende, o semplicemente di fare calcoli elettorali. O che forse gli alti vertici della Regione non abbiano in programma una massiccia campagna finalizzata ad attirare nuovi residenti sul territorio calabrese? Che da Palazzo Campanella non stiano pensando a produrre incentivi per una cospicua ondata di nuovi immigrati? Beh se così fosse, sommessamente diciamo, stiano allerta gli inquilini dell’Astronave, di questo passo non sarà facile convincere la gente a trasferirsi in Calabria..



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