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“In cerca del vento” di Lindsey Yankey, Donzelli

Creato il 20 marzo 2013 da Federicapizzi @LibriMarmellata

volocopSuperbe le tavole di Lindsey Yankey, che in un connubio perfetto accompagnano la delicata narrazione testuale della stessa autrice, nel nuovissimo albo edito da Donzelli, “In cerca del vento”.

Un libro dal grande formato, raffinato, elegantissimo, curato fin nel piccolo particolare della scelta di un font morbido, sottile e appena panciuto a tenere le fila di un racconto rassicurante che è anche un invito ad osservare, con attenzione, i tanti dettagli di cui si compone la realtà.

Un uccellino azzurro, ancora poco avvezzo al volo, si sveglia, in un bel mattino primaverile, con un gran desiderio di librarsi nell’aria.

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Ma – ahimè – si accorge che il suo compagno vento, cui è solito affidarsi durante il suo volare, quel giorno è assente e una gran calma, piatta direi, regna tutto intorno.
Il piccolo è sconfortato: senza il suo amico non si reputa in grado di prendere il volo. Non resta che mettersene alla ricerca, in campagna ed in città, sperando di scovarlo in qualche luogo.

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Così il nostro amico pennuto si trova a vagare in tutti quei luoghi dove il vento è solito manifestarsi: presso un prato di soffioni immobili, sulle panchine dove giacciono afflosciati gli aquiloni, al parco dove le altalene se ne stanno ferme e il salice non accarezza l’erba come fa quando la brezza lo anima…Via così, fino in città, dove anche i giornali tra le mani delle persone sedute in un caffè non si scompaginano come sempre, dove i panni stesi ad asciugare restano ritti e immoti, dove le sciarpe del venditore ambulante non muovono neppure le frange e la bandiera sul pinnacolo in mezzo al mercato appare floscia come uno straccio triste.
Quando poi si accorge che perfino i sonagli alla finestra di Nonna Brooks – bonaria vecchietta intenta alla lettura – non tintinnano come al solito, l’uccellino si mostra davvero demoralizzato: come farà a volare senza il consueto sostegno alle ali offertogli dal vento?

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Ma se l’attento lettore riuscirà, durante lo sfogliare delle pagine, a non farsi totalmente incantare dalle illustrazioni – fatto non semplice – si accorgerà che, più o meno da metà libro, il nostro tenero protagonista non procede più a balzelloni come nelle prime tavole, ma, nella sua ricerca, si muove già in volo.
Senza accorgersene! Troppo preso dalla disperata caccia, non si rende conto che il suo punto di osservazione non è più dal basso ma bensì dall’alto, da dove si trova volando con naturalezza.
Fin quando, sorprendendosi sul campanile, nel punto più alto della città, l’evidenza gli salta agli occhi: ha volato, e l’ha fatto tutto da solo!

E nel momento in cui, rassicurato e compiaciuto, si lascia andare alla sua istintiva abilità ecco che da un dolce fruscio tra le piume avverte – finalmente! - la presenza del caro e tanto desiderato vento.

Un albo che intercetta positivamente, risolvendole, le tante insicurezze dei bambini che si trovano a doversi cimentare, per le prime volte, in compiti nuovi e apparentemente difficili, magari senza l’appoggio consueto dell’adulto di riferimento.
“Ce la farò da solo?” è una delle domande cruciali dell’infanzia, una di quelle che segna la crescita e la conquista della sicurezza in se stessi, tanto importante per la costruzione di un essere umano in grado di sostenere le sfide della vita.

Le pagine di Lindsey Yankey paiono dire, tra le righe di un racconto piacevolissimo e pacato, che sì, ce la si può fare, che tutti i cuccioli hanno in sé la forza e la capacità per spiccare il volo, reale o figurato che sia.
E il vento – una probabile metafora della figura genitoriale, di supporto e spinta – può anche tacere per un attimo, una volta che il sostegno è stato dato nei primi momenti e il legame affettivo e di fiducia è stato costruito.

Oltra alla valenza piscologica, il libro, per la sua ricchezza figurativa e lessicale, è anche un invito all’osservazione dei tanti dettagli, naturali o meno, che si manifestano in una bella giornata di primavera.
Gli alberi, i fiori, i parchi animati da adulti e piccini, le case, i monumenti, le stoffe colorate, i vari tipi umani, l’allegria dei vicoli e la chiassosità dei mercati…il viaggio dell’uccellino diventa anche il viaggio del lettore, che non può fare a meno di perdersi nella dolcezza e nell’armonia delle scene rappresentate, immaginando i suoni, i rumori, i vocii, i profumi che si spargono nell’aria.

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La squisita e fine tecnica illustrativa dell’autrice, mista di disegno, pittura e collage ci regala tavole ariose e poetiche, equilibrate ed originali. Mosse da diverse prospettive e angolazioni della pagina, a dare garbatamente il senso del volo e della bonarietà della bella stagione.

(età consigliata: dai 5 anni)

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