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In chi sperare: l'esperienza frustrante del voto...

Creato il 10 febbraio 2013 da Andrea
Iniziamo cosi':

Programma del Partito Democratico
L'Agenda Monti
Programma del Movimento 5 stelle
Programma del Popolo della Libertà

Siccome con questi probabilmente il parlamento sarà coperto almeno al 75%, gli altri li lascio stare... Nessuno me ne voglia. E' un punto di vista personale...
Mai come questa volta, sono andato a leggere i programmi. E' di fatto la prima occasione nella mia vita in cui tramite internet mi documento invece di stare a sentire la TV e le sue manifestazioni dell'urlo e del dire e smentire continuo...
Lo dico subito: il quadro è desolante. L'argomento piu' chiaro di tutti è il cilicio che si farà portare ai politici, forse... Cioè sembra che la carriera governativa possa diventare improvvisamente meno allettante perchè tutti dicono che i benefit (siccome sono eruditi parlano di emolumenti) dei parlamentari verranno ridotti. Chi piu', chi meno, sembra veramente dagli annunci che finiranno a fare il mestiere del parlamentare e contemporaneamente andare a mendicare fuori Montecitorio un pasto caldo... Ovviamente non ci dovrebbe credere nessuno. Siccome sono TUTTI d'accordo, non si capisce perchè non lo abbia fatto già il governo corrente.
E poi via con la saga degli stili. Lo stringato e veramente minimal 5 Stelle che si mette a scrivere cose piccole piccole senza nessun cenno di riforme strutturali, di idee a proposito del lavoro. Insomma, la politica fatta su base condominio, non a livello nazionale. Ottime proposte alcune per problemi singoli, ma una visione d'insieme? Non è enunciato un principio che sia uno che abbia validità trasversale a tutte le classi di problematiche su cui loro si propongano di intervenire. Almeno io non l'ho trovato.
Il PDL come da antica tradizione argomenta con gli spot e distribuendo le colpe dei suoi insuccessi a iniziali compagni di merende (Governo Monti), ai soliti nemici noti (Comunisti del PCI), alla magistratura e all'Europa con i terribili barbari germanici. Anche loro sono bravissimi nell'astenersi dal promulgare dei principi d'azione generale. Solo un rumoroso sbattere al ritmo della trita e ritrita Forza Italia. Con una salsa veramente amara che pur piace a tanti di un personalismo spinto in ogni direzione. Il solo uomo al comando, sempre e comunque. La svolta individuale che spinge verso i personaggi disinteressandosi del sostegno degli altri, ma troppo facilmente cedendo alla piacioneria del singolo. E se poi un uomo scompare dalla scena, cosa faranno i suoi adoratori? Piangeranno e metteranno in cima il prossimo dotato di un buon sorriso che emergerà dalla battaglia di spade in stile Highlander.
Il complicatissimo messaggio economico di Monti mi ha lasciato li' secco. Economicamente una visione lucida e una serie di proposte specifiche estratte probabilmente da manuali importanti. Il sogno di provare a tramutare in realtà una serie di ricette teoriche che non sono certamente all'altezza di tutti. Delle scelte da capitani di impresa che cercano di salvare la baracca lavorando su un'azienda che si chiama Stato Italiano e che probabilmente avrebbe bisogno anche di un po' di cuore e non solo del freddo approccio chirurgico. Ancorché articolate, di sicuro con un occhio piu' globale, sembra che il professore che insegna stia facendo la sua esperienza sperimentale. Potrebbe aver trascurato che la realtà non è indipendente dalle persone. Senza l'entusiasmo di seguire un principio, un'idea, non si riesce a fare quel GEM (going extra mile) che produce il successo. Tradotto in parole povere: se la gente si intristisce o si inferocisce perché nulla piu' riesce a fare che a arrivare a fine mese, le belle teorie, foss'anche ben spiegate, non convinceranno piu' nessuno...
E poi il PD. Verboso il messaggio. Complicato e noioso da leggere. Dov'è il vostro entusiasmo? Avvolto da una sintassi complicata che non puo' colpire al cuore le persone che vogliono al giorno d'oggi una semplificazione. Ci sono gli ideali, forse è l'unica volta che li vedo. Ma come essi possano trasformarsi in realtà condivise e apprezzate resta abbastanza impalpabile. Pur senza cedere a quella melassa da marketing degli opposti di campo, perché non cercare di rendere un programma piu' leggibile e un poco piu' fattivo. Indicare qualche iniziativa specifica e alcune misure iniziali fondamentali, non sarebbe un male. Chiedete fiducia, ma dovete saper parlare a tutti e non solo ai vostri interlocutori privilegiati. Quelli che un tempo si chiamavano intellettuali e che volevano distinguersi parlando difficile...
Insomma 4 volti di una Italia che emerge confusa mai come ora. La crisi che la ha prostrata, la ha svuotata. I lunghi anni scorsi in cui i singoli sono diventati il centro di attenzione la hanno resa una nazione impotente e incapace di dire qualcosa di chiaro. In fondo a me sembra proprio che nessuno sappia bene che fare. Votero'. Essendo all'estero prima degli altri e senza alcuna influenza mediatica visto il mio recente ascetismo televisivo. Con la speranza che si possa trovare un bandolo per questa matassa.
Pero' un favore mi sembra giusto chiederlo da elettore e da italiano che, senza presunzione, dell'Italia all'estero sa dare una buona immagine: fatene qualcosa della vostra esperienza di governo. Fate errori e sappiate riconoscerli. Sappiate chiedere scusa e sappiate mettervi a riparare appena possibile. Ma non cercate di navigare blandamente su una barca che segue la corrente. A rimetterci per l'incapacità di scegliere e per l'immobilità nelle acque torbide, è tutta la ciurma...

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