L’esercito ciadiano ha iniziato un’ampia offensiva contro i miliziani di Boko Haram, che da sabato avevano attaccato alcune isole del lago Ciad. I combattimenti - che hanno coinvolto i soldati e una colonna di elementi del gruppo estremista che stava ripiegando - sono continuati fino alla tarda serata di ieri.
Nessun bilancio ufficiale degli ultimi scontri è stato fornito, ma secondo fonti concordanti, i miliziani - arrivati a bordo di piroghe - hanno portato con sé un certo numero di ostaggi, soprattutto donne e bambini. Per non mettere le loro vite in pericolo, riferisce il portale Alwihdainfo, l’esercito avrebbe rinunciato a fare uso degli elicotteri.
A livello politico, cresce intanto il disaccordo sulla normativa antiterrorismo proposta dal governo dopo gli attentati che hanno colpito la capitale N’Djamena. La principale coalizione d’opposizione, il Coordinamento dei partiti politici per la difesa della costituzione (Cpdc) l’ha definita “confusa, liberticida e di troppo”: sotto accusa in particolare alcuni articoli che limitano - secondo l’opposizione in maniera praticamente assoluta - la possibilità di manifestare. Anche la Lega ciadiana per i diritti dell’uomo, organismo della società civile, ha denunciato una possibile limitazione del diritto di sciopero, definendo “incostituzionale” la proposta di legge.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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