Si è svolta ieri ad El Fasher, capoluogo del Nord Darfur, la cerimonia per l’inaugurazione di due forni interamente gestiti dalle donne dei campi profughi di Zamzam e Abou Shouk. Il progetto, riferisce l’emittente Radio Dabanga, è frutto di una collaborazione tra UN women e Dar el Salaam Women Development Society e consentirà alle donne che vi partecipano di rendersi indipendenti dal punto di vista economico oltre a garantire cibo alle loro famiglie all’interno del campo.
Alle partecipanti al corso svoltosi nei mesi scorsi sono stati affidati un generatore, forni, frigoriferi e altro materiale necessario per panificare, e guadagnarsi da vivere in un contesto sicuro.
“La sicurezza delle donne dev’essere concepita in un contesto più ampio di quello che continua a renderle vulnerabili”, ha detto Zahra Abdelnaeem Mohamed, della Dar el Salaam sottolineando che l’obiettivo della sua organizzazione “è quello di contribuire a ridurre i rischi per le donne sfollate, la cui quotidiana ricerca di acqua, legna da ardere, e occupazione in città vicine le sottrae alla relativa sicurezza dei campi”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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