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In futuro aumento della possibilita' di grandi eruzioni

Creato il 24 novembre 2011 da Alessandrodecet
IN FUTURO AUMENTO DELLA POSSIBILITA' DI GRANDI ERUZIONI
A prima vista il titolo sembrerebbe l'ennesima previsioni dei "fan 2012" o pseudocatastrofisti,ma si tratta di una possibilità molto concreta in quanto l'attuale aumento a grandi linee di scosse sismiche e attività vulcaniche,intervallati da qualche settimana di calma,stanno a indicare che sotto la crosta terrestre qualcosa stà realmente cambiando.
Ci sono 2 fattori che sono alla base di questo fatto,la diminuzione del campo magnetico solare e del campo magnetico terrestre.
La diminuzione del campo magnetico solare è molto simile a quella che precedette l'inizio della Piccola Era Glaciale nel 1300,la quale durando fino al 1850 fu un periodo molto noto di intensa attività vulcanica e sismica.
L'altro fattore è la diminuzione del campo magnetico terrestre in procinto della prossima inversione magnetica che secondo alcune previsioni dovrebbe avvenire nel 2250,l'ultima volta che il campo magnetico si invertì fu 12.000 anni fa,e quel periodo culminando con la deglaciazione,per poi subire un nuovo breve raffreddamento fu un periodo di attività vulcanica molto intensa.
Il campo magnetico attuale si stà lentamente sempre più indebolendo e lo spostamento del polo nord è addirittura accelerato.
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Ci sono molte evidenze che stanno a indicare che l'attività vulcanica e quella sismica potrebbero diventare molto intense e mantenersi stabili per lunghi periodi.
Un'esempio sono i continui terremoti che negli ultimi tempi stanno martoriando senza tregua il Giappone.
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Il 24 novembre il Giappone è stato colpito in meno di 24 ore da 2 forti scosse di terremoto,uno di magnitudo 6,2 ha colpito al largo della costa nord-est , vicino a Hokkaido.
E 'il secondo grande terremoto a colpire vicino alla terraferma giapponese in 24 ore. La profondità del terremoto è stata 42,3 km (26,3 miglia).
L'epicentro del terremoto più forte era di 122 km (75 miglia) SSW di Obihiro, Giappone e 734 km (456 miglia) NNE di Tokyo, in Giappone.
Mentre sembra che nella zona del Sud America,lungo la catena delle Ande a partire da sud enormi quantità di magma si stiano lentamente riversando all'interno dei vulcani,generando nel corso degli anni un maggior numero di eruzioni molto intense.
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Nel maggio del 2008,il vulcano Chaiten che non eruttava da 9000-10.000 anni è partito con una gigantesca eruzione a carattere pliniano che ha influenzato il clima dell'inverno 2008-2009.
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Quest'anno invece,il 12 giugno,il vulcano Puyehue,sempre in Cile ha scatenato dopo 50 anni di silenzio una poderosa eruzione sempre a carattere pliniano che a causa delle ceneri nell'atmosfera ha ostruito il traffico aereo fino in Australia ,dall'altro capo del mondo,che è durata per buona parte dei mesi estivi.
E da allora,sebbene la sua attività sia notevolmente diminuita,il vulcano continua a eruttare ininterrottamente.
Un'altro vulcano in Cile che dopo il 1991 ha scatenato un'altra eruzione di modeste dimensioni è l'Hudson.
"L’ultima eruzione dell’Hudson, risale al 1991 quando durò da agosto a dicembre.
In Cile sta ancora eruttando anche il Puyehue/Cordon Caulle, esploso lo scorso 4 giugno.
Il vulcano Hudson è noto perchè negli ultimi due millenni ha avuto alcune eruzioni “ultra-Pliniane”.
In caso di violenta eruzione, i rischi principali sarebbero per la popolazione che sta intorno al vulcano, soprattutto per i lahar provocati dallo scioglimento del ghiacciaio che ne ricopre la cima e che rischia di provocare una grave alluvione.
Allarme anche per la nube di cenere che nel 1991 avvolse tutto l’emisfero "

Fortunatamete dopo pochi giorni l'attività vulcanica si è nuovamente placata,ma per il futuro non si sa mai.
Sempre nel 2011,a maggio il vulcano Planchon-Peteroa ha prodotto piccoli pennacchi di cenere, alcuni dei quali sono stati ben visibili sulla webcam puntata verso il vulcano. La Oficina de Emergencia regionale (ONEMI), in Cile ha emesso un allarme giallo per le città nei pressi del vulcano, dopo un aumento delle emissioni di cenere e della sismicità.
Ma un'altro vulcano che a quanto pare potrebbe scatenare una gigantesca eruzione simile a quella che scatenerebbe una possibile eruzione dello Yellowstone è il monte Uturuncu,in Bolivia.
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Gli scienziati hanno recentemente scoperto che il vulcano si gonfia con una velocità sorprendente.
I ricercatori hanno realizzato circa cinque anni fa che l'area sotto e intorno al vulcano Uturuncu è in costante aumento - potrebbe saltare in aria come un palloncino gigante sotto un disco di terra larga circa 43 miglia (70 chilometri) di diametro.
I dati satellitari hanno rivelato che la regione so è gonfiato da 1 a 2 centimetri (meno di un pollice) per anno ed ha fatto così per almeno 20 anni, quando iniziarono le osservazioni satellitari.
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"Quello che stiamo cercando di fare è capire perché c'è questa rapida inflazione, e da lì cercheremo di capire a cosa andrà a portare."
Il picco è appollaiato come un cappello partito al centro dell'area di gonfiaggio.
"E 'molto circolare.E 'come un grande occhio di bue ", ha detto Jonathan Perkins, uno studente laureato presso la University of California, Santa Cruz, che di recente ha presentato il lavoro sulla montagna alla Geological Society di quest'anno del meeting America, a Minneapolis.
Gli Scienziati hanno capito che il tasso di inflazione della tasca di magma sotto il vulcano era in crescita di circa 27 piedi cubi (1 metro cubo) al secondo.
"Questo è circa 10 volte più veloce rispetto al tasso normale di crescita della camera magmatica chee si vede per grandi sistemi vulcanici", ha detto Perkins OurAmazingPlanet. “
"Non è un vulcano che pensiamo stia per scoppiare in qualsiasi momento, ma è certamente interessante, perché la zona è stato pensato essere essenzialmente morta", ha detto de Silva. Uturuncu è circondato da una delle concentrazioni più dense di vulcani del pianeta.
Una sua eruzione di quel calibro descritto sarebbe capace di alterare il clima per almeno un decennio in tutto il mondo.
In sud America pare proprio che sia in atto una grande pompa di magma che stà ricaricando i vulcani.
Ma è una coincidenza che il Chaiten,che non eruttava da 10.000 anni si trovi così a sud,e che il 17 settembre 2006 il vulcano Fourpeaked,che si trova all'altro capo dell'emisfero oppoosto,in Alaska,anch'esso considerato estinto e la cui ultima eruzione si era avuta 10.000 anni prima,si sia risvegliato all'improvviso ricominciando a eruttare?
A mio parere questo è un segnale dello spostamento dei poli magnetici.
Riporto ora la lista,comprendente anche il Fourpeked,di vulcani che nei recenti pochi decenni si sono risvegliati dopo un lungo periodo di quiescienza.
L'ultima eruzione del Monte. Rainer è verificato nel 1894. Recentemente, la vetta ghiacciata è stata smossa da tremori che fa presagire ancora una volta il fatto che il quadrante nord-ovest degli Stati Uniti sta diventando sempre più geologicamente attivo.
Il 9 settembre, un terremoto di magnitudo 6,4 ha colpito al largo delle coste di Vancouver Island e recentemente, un terremoto di 5,3 ha colpito al largo della costa del Oregon il 13 ottobre 2011.
Il 6 aprile, una massiccia eruzione sottomarina avvenne e fu poi scoperto dal geologo Oregon State University Bill Chadwick nel mese di agosto.
L'eruzione ha prodotto una colata lavica 1,2 miglia di larghezza. Anche nel mese di settembre di quest'anno, gli scienziati hanno scoperto lunga 32,2 km (20 miglia) una faglia sotto il monte. Hood in Oregon che è in grado di generare un terremoto di Richter 6 o 7.
Gli scienziati credono che un terremoto di 9.0 è attesa da tempo per la zona di subduzione della Cascadia nord-ovest ma in ultima analisi, il cambiamento geologico di fronte alla regione potrebbe essere qualcosa di ancora più drammatico.
Nel 2009, in Nuova Zelanda i geologi scoprirono prove preliminari che hanno suggerito che le montagne vulcaniche di Washington potrebbero essere tutte collegate da una risalita di magma comune. (Vedi schema sottostante).
La raffica quasi lineare dei vulcani sparsi per il corridoio nord-ovest degli Stati Uniti dal nord della California a Washington, potrebbe suggerire che se la intera regione venisse gettata in scompiglio da una serie di grandi terremoti l'intera regione potrebbe essere suscettibile ad eruzioni dallo stretto di San Juan de Fuca a nord della California.
Certo, questo è un scenario peggiore che poteva essere innescato da una serie di continui terremoti molto grandi e una tale catastrofe potrebbe mai accadere, ma mette in evidenza alcuni dei pericoli potenziali dei difetti alla base dei pericolosi sistemi vulcanici sepolti nella regione .
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Un nuovo vulcano potrebbe rappresentare una minaccia più grande di quello dell'anno scorso che paralizzò il traffico aereo a causa dell'eruzione.
I Sismologi stanno nervosamente guardando i brontolii sotto il ghiaccio di un molto più potente vulcano islandese chiamato Katla, che potrebbe vomitare una nube di cenere che farebbe impallidire l'eruzione del 2010.
Il Katla è una bestia molto più grande rispetto al vicino vulcano Eyjafjallajokul, che ha vomitato cenere in tutta Europa per diverse settimane in una eruzione che il locale scienziato Pall Einarsson descrive comunque come 'piccola'.
Ora, piccoli terremoti sono stati rilevati nel terreno attorno Katla, il che significa che l'eruzione potrebbe essere imminente, affermano i sismologi.
I terremoti sono stati sempre più in forti.
Dopo un lungo periodo di tremori magnitudo 3 , un terremoto di magnitudo 4 è stata rilevato la scorsa settimana.
E stà sicuramente mostrando segni di irrequietezza,' ha detto Einarsson, professore di geofisica presso l'Università di Islanda.
Squadre di sismologi e geologi presso l'università stanno tracciando il picco di attività sismica e lavorando con i funzionari per preparare le comunità che potrebbero essere in prima linea - come Vik, un piccolo paese di circa 300 persone che è fiancheggiato da spiagge di sabbia nera.
Le autorità della protezione civile hanno tenuto incontri regolari con gli scienziati.
Funzionari del disastro hanno anche redatto un piano di evacuazione e mettere da parte alloggi temporanei, anche se sono in molti a temere che avrebbero meno di un'ora per evacuare se il vulcano erutta.
L'Islanda siede su un grande punto caldo nell'Atlantico della dorsale oceanica.
La pressione più si accumula, più una eruzione catastrofica può essere imminente.
I registri mostrano che il Katla di solito ha una grande eruzione due volte al secolo.
Il vulcano è in grado di generare un eruzione di VEI 6 , che è 100 volte più potente del vulcano Eyjafjallajökull in Islanda, che eruttò nel 2010.
La sua ultima eruzione è stata quasi esattamente 93 anni fa, è sembra essere in ritardo, dicono gli sismologi.
Nel frattempo in Cile le immagini satellitari mostrano che l'eruzione del Puyehue Coron-Caulle vulcano continua, dopo oltre 4 mesi di attività.
Un cospicuo pennacchio di gas e ceneri vulcaniche è salito sopra il vulcano Domenica (9 ottobre 2011), e soffia contro l'Argentina a sud-est.
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Nella parte superiore dell'immagine a colori satellitari il paesaggio montuoso è coperto di cenere grigia, in gran parte senza neve per la prima volta in diversi mesi.
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Questa attività vulcanica in costante aumento stà a indicare una sorta di ritorno del campo magnetico solare a condizioni che si avevano solo durante l'ultima Piccola Era Glaciale.
Una bufala?
Guardiamo El Hierro,la sua ultima eruzione risale al 1793.
Quali condizioni hanno spinto un vulcano che non erutta da 200 anni a risvegliarsi proprio ora e nello stesso periodo in cui il sole è in una fase di raffreddamento della sua attività a livelli che non si vedevano proprio da quel periodo?
El Hierro è stato solo l'ultimo di tanti vulcani che si stanno risvegliando.
"Ad El Hierro sarebbero confermate 3 eruzioni sottomarine a largo della costa di La Restinga,villaggio dell'isola completamene evacuato dalle autorita',secondo gli esperti la situazione al momento sarebbe stabile sono stati confermati 3 fronti eruttivi sottomarini al largo della costa."IN FUTURO AUMENTO DELLA POSSIBILITA' DI GRANDI ERUZIONI
E pare ora che l'eruzione si stia intensificando al punto da far risalire parti di materiale vulcanico fumante in superficie e riscaldando le acque in maniera significativa.

Vulcani inattivi che si sono risvegliati di recente.
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L'eruzione del Pinatubo fu la prima dop 5 secoli di inattività.

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Anche il Saint Helens del 1980 rimase inattivo per più di un secolo.
"Il St. Helens rimase in stato di quiete per più di un secolo, dalle sue ultime attività del 1840 e 1850, fino al marzo del 1980. Una serie di piccoli terremoti iniziò il 15 marzo, segno che il magma sottostante il vulcano era in movimento"
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L’ultima eruzione del vulcano Turrialba, con un’altitudine di 3.340 metri, é avvenuta nel 1866.
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L'ultima eruzione del Chaiten risvegliatosi nel maggio del 2008,risale a 9000-10.000 anni fa
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Anche l'ultima eruzione del vulcano Eyjafjöll risvegliatosi nel 2010 avvenne 200 anni fa.
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Mentre la recente eruzione del suo vicino Grismvotn,a maggio,è stata la sua maggiore da almeno 100 anni.
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Il vulcano Nambro,creduto estinto da migliaia di anni invece,ha avuto la sua prima eruzione il 12 giugno di quest'anno,espellendo per tutto il mese assieme ad un'altro vulcano,grandi quantità di anidride solforosa e ceneri nell'atmosfera e pare essere proprio loro la causa di un'estate così fresca e piovosa.
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Anche il vulcano Helgafell eruttò per la prima volta dopo 5000 anni nel 1973.
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Il vulcano Garbuna invece eruttò per la prima volta dopo 1700 anni nel 2005.
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Mentre il 17 settembre 2006 il vulcano Fourpeaked,anch'esso considerato estinto e la cui ultima eruzione si era avuta 10.000 anni prima,si è risvegliato all'improvviso ricominciando a eruttare.
A questo punto l'aumento del vulcanismo e dei vulcani addormentati da tempo si fa sempre più lampante.
Abbiamo sotto gli occhi numerosi esempi di come vulcani assopiti da tempo si sono all'improvviso risvegliati,ma ce ne sono di ancore più pericolosi che stanno anch'essi ricominciando a sollevarsi sotto il movimento del magma sotterraneo.
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Di recente il temuto vulcano Marsili sommerso nel Tirreno pare si sia risvegliato e il rischio tsunami nei nostri mari è alto.
Il suo diametro è di 70 km di lunghezza,30 di larghezza e si eleva per 3000 metri dal fondale marino,un vero e proprio bestione degno dell’Etna.
Anche il vulcano Fujiama,in Giappone,dopo esser stato colpito da un terremoto di 6.1,potrebbe essere in procinto di una nuova eruzione in vista di una ripresa dell’attività eruttiva.
Anche diverse regioni del mondo sembra stiano preparandosi per una futura intensa attività vulcanica.
In Kamchatka,pare che dalla fine dell’anno scorso diversi vulcani siano in continua eruzione proprio come per l’Indonesia,cui dal 2010 altri vulcani sembrano essere particolarmente attivi, tra questi il Merapi, Sinabung, Krakatoa, Bromo e ora il Karangetang.
In Guatemala i vulcani Fuego e Santiaguito in Guatemala hanno cominciato ad eruttare negli ultimi mesi mentre tristemente una cosa che alcuni hanno dimenticato di saper cogliere è il tempo e il numero di vulcani che non eruttavano da millenni o anche solo secoli sembra che si stiano facendo sentire alcuni di essi da soli tanto capaci di modificare il clima che per un decennio potrebbe non tornare più lo stesso.
La gigantesca caldera dello Yellowstone,70×40 km, si sta sollevando a causa dell’aumento della pressione nella camera magmatica in futuro una gigantesca eruzione coinvolgerebbe buona parte degli Stati Uniti causando tra i flussi piroclastici e la pioggia di cenere anche milioni di morti.
Il vulcanismo di Yellowstone dipende dalla presenza di un punto caldo,collegato direttamente sotto il mantello posto proprio al centro del continente Nord Americano,che attualmente si connette con la gigantesca camera magmatica dello Yellowstone,la cui sempre maggior pressione sta causando un sollevamento della caldera avente un diametro di 70×40 km.
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Un nuovo studio ha dimostrato che la camera magmatica a forma di banana sotto Yellowstone potrebbe essere del 20% più grande di quanto si credeva prima,il che indicherebbe un eruzione catastrofica molto più grande.
Gli studi sono stati condotti da Robert B. Smith, professore di ricerca e professore emerito di geofisica presso l’Università dello Utah e il coordinamento scientifico di Yellowstone Volcano Observatory.
“I ricercatori credevano che la camera magmatica si estendesse da 6 a 15 miglia da sud-est a nord-ovest, e 20 o 25 miglia da sud-ovest a nord-est, ma nuove misurazioni indicano il bacino si estende almeno un altro 13 miglia al di fuori confine nord-est della caldera,”ha detto Smith.
La gravità e altri dati mostrerebbero una massa di magma”con una struttura molto più allungata e molto più grande,con un 20% in più di volume.
Ciò fa sostenere che possa essere una fonte sufficiente per innescare una nuova futura eruzione.”
Le immagini del serbatoio di magma sono state effettuate sulla base delle variazioni della gravità in diversi punti di Yellowstone.
Lo studio dimostra inoltre un pennacchio di di roccia fusa che continua a crescere nell’angolo nord-ovest della caldera ad una profondità di 410 miglia,anche se sembra non si tratti di qualcosa di profondo come quanto si sosteneva prima,ma superficiale e transitorio.
Le condizioni che spingono il magma a ristagnare non sono ancora molto note tra i vulcanologi tuttavia,quando una colonna di magma risale dal mantello sottostante viene costretta a ristagnare accumulando sempre più pressione mentre nel frattempo l’intenso calore che si accumula nel corso del tempo comincia a sciogliere i strati di roccia circostanti formando così un magma ancora più denso e viscoso.
Man mano che il calore fonde la roccia soprastante e la pressione cresce gli strati di roccia che separano la differenza di pressione tra il peso delle rocce soprastanti e la camera magmatica diminuisce finché, quando la pressione della camera magmatica è maggiore di quella esercitata dal peso degli strati di roccia che sovrastano,l’eruzione è inevitabile.
Questo spiega il perchè il parco si sollevi sempre più e anche il sempre maggior numero di scosse,anche se di bassa intensità di anno in anno.
Nello stesso Nord America,in California,vi è un altro potenziale supervulcano che in un futuro non troppo remoto potrebbe dar luogo ad un’eruzione molto simile a quella dello Yellowstone.
Collocata nella California centrale questa caldera dal diametro di 30 chilometri gli scienziati descrivono la Long Valley come una caldera “in continua attività” e “in forte crescita”.
L’inquietudine geologica della Long Valley cominciò nel 1978 e poi aumentò improvvisamente due anni dopo con sciami di scosse sismiche.
Il più violento di questi sciami iniziò nel maggio del 1980 e incluse quattro forti scosse di terremoto di magnitudo 6,tre delle quali si succedettero nello stesso giorno.
Immediatamente dopo queste cose ,gli scienziati intrapresero un riesame dell’area della Long Valley e scoprirono un’altra prova inquietante:un rigonfiamento a forma di cupola.
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Misure effettuate provarono che il centro della caldera dopo decenni di stabilità si era sollevato di 30 centimetri dall’estate del 1979.
Questo continuo innalzamento,che ora raggiunge i 60 centimetri e interessa un area di 250 chilometri quadrati è prodotto da nuovi flussi di magma che risalgono sotto la caldera.
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Una prova dell’incremento dell’attività sismica di questo vulcano la si trova in una faglia,apertasi nel 2000,nel lato nord delle Mammoth Mountain facenti parte del sistema vulcanico della caldera da allora il rilascio di gas che stà uccidendo le piante e l’attività sismica dell’area stanno mantenendo gli esperti con gli occhi aperti,in attesa di qualche segnale prima del possibile disastro che molti credono inevitabile.
Al centro di Sumatra anche un altro inferno pare stia dando segni di risveglio seppur non immediati come lo Yellowstone e la Long Valley,il vulcano Toba che eruttò attorno ai 70.000 anni fa,con 100 chilometri di lunghezza e 35 chilometri di larghezza,il primo dicembre del 2010 quest’ultimo ha avuto una scossa di 5,4, un terremoto fuori dalla norma rispetto agli altri degli ultimi anni,potrebbe anche essere che dopo il terremoto di Sumatra del 9° della scala Richter la destabilizzazione della camera vulcanica posta sotto la caldera,abbia fatto si che nuovo magma risalisse direttamente dal mantello cominciando a preparare anche qui una massa di roccia fusa tale da seppellire buona parte dell’isola sotto diversi strati di materiale vulcanico,ma al momento è troppo presto per fare simili conclusioni,quel che si sa è che dopo il terremoto del 2004 la caldera ha visto aumentare i tremori armonici.
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Di sicuro non si tratta di un buon segno,come non si tratta di un buon segno il fatto che in Germania,la caldera del Laacher See,che ha eruttato 12.000 anni fa,stia segnando una ripresa dell’attività vulcanica nella regione.
Il 30 luglio 2010, un terremoto 5,6 ha colpito la regione e probabilmente ha segnato un risveglio del gigante addormentato.
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Che il Laacher è un vulcano potenzialmente attivo è stato provato dall’attività sismica e dalle pesanti anomalie termiche sotto il lago. image L’anidride carbonica dal magma bolle ancora fino alla costa sud-orientale, e gli scienziati ritengono che una nuova eruzione potrebbe avvenire in qualsiasi momento.
Stessa cosa vale per il Vulcano Laziale,un vulcano molto antico che diede la sua fase eruttiva circa attorno ai 10.000 anni fa.
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“Non eruttano da ventimila anni, eppure i Colli Albani, che comprendono i crateri vulcanici più vicini a Roma, continuano a sollevarsi come l’ impasto per la pizza. La più precisa misura del sollevamento dell’area è stata fatta quest’anno dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e ha dato come risultato una media di 4 millimetri l’ anno. Se continua così, alla fine del secolo, gli abitanti di Albano, Ariccia e Nemi si ritroveranno una quarantina di centimetri più in alto. “Precedenti studi del nostro Istituto avevano accertato che nel periodo 1950-1990 questa area si era già sollevata di 30 cm, con un tasso di crescita di circa 7 millimetri l’ anno. Il fenomeno era culminato con la lunga crisi sismica del 1989-90 -spiega il sismologo Stefano Salvi, dirigente di ricerca dell’Ingv-. Ora abbiamo effettuato un’ analisi molto più approfondita, utilizzando 140 immagini dei Colli Albani riprese dal satellite ERS dell’ Agenzia spaziale europea, da un’ altezza di 785 km, durante il periodo 1992-2000. Risultato: il fenomeno di sollevamento continua, anche se più ridotto”. Ma l’ aspetto forse più interessante della ricerca sta nell’elaborazione di modelli che permettono di indagare sulle cause del sollevamento. Sembra proprio che sotto il Lago di Albano e la Piana di Ariccia, a profondità fra 5 e 7 km, ci siano due bolle di magma e di gas. “Non c’ è alcun pericolo imminente, ma il monitoraggio è opportuno, dato che i Colli Albani si devono considerare vulcani ancora attivi, anche se quiescenti”, conclude Salvi”
Una lista del numero di scosse fino al 2009:
12/05/2009: Roma magnitudo 2.1 profondit� 10.6 km
20/04/2009: Albano/Ariccia magnitudo 2.3 profondità 7.0 km
27/03/2009: Albano/Castel Gandolfo magnitudo 2.4 profondità 8.0 km
11/07/2008: Velletri/Rocca di Papa magnitudo 2.1
09/07/2008: Velletri/Rocca di Papa magnitudo 2.3
12/04/2008: Ciampino/Roma magnitudo 2.2
12/04/2008: Ciampino/Roma magnitudo 3.8
19/12/2007: Lanuvio magnitudo 2.2 profondità 10.0 km
04/02/2007: Colonna magnitudo 2.3 profondità 9.0 km
21/01/2007: Poli magnitudo 2.5 profondità ND km
18/03/2006: Colonna/Monte Porzio Catone magnitudo 2.6 profondità 8.2 km
06/03/2006: Cori magnitudo 3.0 profondità 9.1 km
08/01/2006: Monte Porzio Catone magnitudo 2.4 profondità 10.0 km
05/01/2006: Colonna/Monte Compatri/Monte Porzio Catone magnitudo 2.7 profondità 10.4 km
04/01/2006: Monte Porzio Catone magnitudo 2.3 profondità 10.3 km
04/01/2006: Frascati/Monte Porzio Catone magnitudo 2.6 profondità 11.1 km
22/08/2005: Mar Tirreno magnitudo 4.7 profondità 30.0 km
22/03/2005: Ciampino magnitudo 2.3 profondità ND
05/10/2004: San Vito Romano/Olevano Romano magnitudo 3.0 profondità 5.6 km
14/03/2004: Velletri magnitudo 2.3 profondità ND
22/10/2003: Ciampino magnitudo 2.7 profondità ND
27/12/2002: Mar Tirreno magnitudo 3.1 profondità 5.0 km
05/10/2004: Pisoniano magnitudo 3.7 profondità 17.43 km
22/10/2003:Grottaferrata/Marino magnitudo 2.6 profondità ND km
19/12/2001: San Vito Romano magnitudo 3.1 profondità 23.08 km
20/03/2001: Velletri/Lariano magnitudo 2.8 profondità ND km
13/11/2000: Rocca Canterano magnitudo 3.0 profondità 3.99 km
28/06/2000: Marano Equo magnitudo 3.0 profondità 8.63 km
27/06/2000: Cave/Valmontone magnitudo 3.9 profondità 1.77 km
27/06/2000: Rocca Canterano magnitudo 4.1 profondità ND km
11/03/2000: Rocca Canterano magnitudo 4.3 profondità 9.0 km
01/11/1999: Monte Porzio Catone magnitudo 2.2 profondità ND km
16/09/1998:Poli/Tivoli magnitudo 2.8 profondità ND km
06/01/1998:Monti Tiburtini magnitudo III/IV profondità ND km
23/11/1997: Lanuvio/Albano magnitudo III/IV profondità ND km
06/11/1997: Guidonia Montecelio magnitudo 3.7 profondità 24.10 km
09/05/1997: Castelli Romani magnitudo IV/V profondità ND km
31/03/1997: Labico/Lariano magnitudo III/IV profondità ND km
26/07/1996: Roma/Monte Compatri magnitudo III/IV profondità ND km
27/02/1996: Lanuvio magnitudo 2.6 profondità ND km
03/11/1995: Zagarolo magnitudo 3.1 profondità ND km
12/06/1995: Roma magnitudo VI profondità ND km
10/03/1995: Roma magnitudo 3.2 profondità 3.00 km
18/02/1995: San Cesareo/Zagarolo magnitudo 2.1 profondità ND km
18/02/1995: San Cesareo/Zagarolo magnitudo 2.8 profondità ND km
07/09/1994: Colli Albani magnitudo II/III profondità ND km
06/05/1994: Colli Albani magnitudo II/III profondità ND km
26/04/1994: Colli Albani magnitudo 2.2 profondità ND km
19/06/1990: Palombara Sabina/Moricone/Licenza magnitudo 3.1 profondità 1.88 km
17/03/1990: Pomezia magnitudo 3.0 profondità 11.77 km
19/12/1989: Albano magnitudo 3.0 profondità 7.47 km
15/11/1989: Albano magnitudo 3.1 profondità 5.38 km
24/10/1989: Pomezia/Ardea magnitudo 3.0 profondità 6.43 km
23/10/1989: Pomezia magnitudo 3.7 profondità 4.18 km
28/08/1989: Monte Compatri magnitudo 3.1 profondità 7.13 km
23/04/1989: Albano magnitudo 3.0 profondità 4.94 km
11/05/1987: Albano/Aprilia/Roma magnitudo 3.2 profondità 11.53 km
11/04/1987: Lanuvio magnitudo 3.7 profondità 16.82 km
11/04/1987: Cisterna di Latina magnitudo 3.0 profondità 15.60 km
14/03/1987: Lanuvio/Aprilia magnitudo 3.0 profondità 1.12 km
18/05/1983: Rocca Massima magnitudo 3.1 profondità 18.07 km
29/09/1982: Frascati/Monte Porzio Catone magnitudo 3.8 profondità 11.04 km
20/05/1981: Rocca di Papa/Nemi magnitudo 3.0 profondità 1.40 km
09/05/1981: Velletri/Cisterna di Latina magnitudo 3.1 profondità ND km
03/04/1981: Rignano Flaminio magnitudo 3.4 profondità ND km
26/12/1927: Colli Albani magnitudo 5.0
22/10/1919: Anzio magnitudo 5.4
10/04/1911: Frascati magnitudo 3.9
21/02/1906: Albano magnitudo 4.4
11/03/1902: Frascati magnitudo 4.4
24/04/1901: Montelibretti magnitudo 5.2
19/07/1899: Colli Albani magnitudo 5.2
01/11/1895: Castelporziano magnitudo 4.4
12/03/1893: Albano magnitudo 4.2
22/01/1892: Colli Albani magnitudo 4.7
17/01/1886: Albano magnitudo 5.0
07/08/1884: Rocca di Papa magnitudo 4.4
06/02/1884: Albano magnitudo 5.0
02/09/1883: Frascati magnitudo 4.2
16/03/1883: Albano magnitudo 4.7
12/03/1878: Castel San Pietro magnitudo 4.7
16/08/1877: Rocca di Papa magnitudo 4.2
26/10/1876: Palestrina magnitudo 4.7
12/12/1861: Rocca di Papa magnitudo 4.7
29/06/1855: Frascati magnitudo 4.2
17/07/1844: Palestrina magnitudo 4.8
01/06/1829: Colli Albani magnitudo 4.7
22/03/1812: Roma magnitudo 4.7
18/02/1811: Roma magnitudo 4.5
13/07/1810: Albano magnitudo 5.0
26/08/1806: Colli Albani magnitudo 5.6
29/12/1800: Velletri magnitudo 5.0
ND/03/1784: Albano magnitudo 4.4
24/09/1782: Rocca di Papa magnitudo 5.0
25/02/1781: Albano magnitudo 4.2
22/06/1773: Albano magnitudo 4.2
ND/03/1773: Colli Albani magnitudo 4.7
08/06/1754: Rocca di Papa magnitudo 4.4
28/01/1750: Albano magnitudo 4.4
17/09/1748: Frascati magnitudo 4.4
06/06/1577: Velletri magnitudo 4.4
19/01/1484: Monterotondo magnitudo 4.7
02/02/1438: Grottaferrata magnitudo 5.4
17/03/1404: Roma magnitudo 4.1
27/01/1091: Roma magnitudo 5.1
29/04/801: Roma magnitudo 5.4
06/08/618: Roma magnitudo 4.3
ND/ND/484: Roma magnitudo 5.4
ND/ND/443: Roma magnitudo 5.6
ND/ND/275: Roma magnitudo 4.5
ND/ND/262: Roma magnitudo 4.5
19/10/223: Roma magnitudo 4.3
17/09/223: Roma magnitudo 4.3
09/09/223: Roma magnitudo 4.3
ND/ND/217: Roma magnitudo 4.3
ND/ND/191: Roma magnitudo 3.9
ND/ND/51: Roma magnitudo 5.6
ND/ND/15: Roma magnitudo 5.4
ND/04/-56: Colli Albani magnitudo ND
ND/ND/-72: Roma magnitudo 5.4
ND/ND/-83: Roma magnitudo 5.4
ND/09/-179: Roma magnitudo 4.3
ND/ND/-192: Roma magnitudo 4.3
ND/ND/-461: Roma magnitudo 4.5
Nel caso in futuro ci sarà un’eruzione resta da chiedersi se le colate laviche o i flussi piroclasitici minacceranno la nostra capitale Roma o meno.
IN FUTURO AUMENTO DELLA POSSIBILITA' DI GRANDI ERUZIONI
Di recente ho appreso che prima del 1955-56 il Bezymianny,Kamchatka,Russia,era considerato un vulcano estinto,in quanto la sua ultima eruzione era avvenuta 1000 anni fa.
In seguito è tornato in attività e ora è costantemente attivo.
Anche l'eruzione del vulcano Hudson nel 1991 avvenne dopo 114 anni di inattività.
IN FUTURO AUMENTO DELLA POSSIBILITA' DI GRANDI ERUZIONI
In futuro anche il complesso vulcanico del Baekdu,Corea,sembra essere in procinto di una futura eruzione.
In Islanda,sebbene attualmente non si hanno avute forti attività vulcaniche dopo quella di maggio da parte del Grismvotn,che ha scatenato l'eruzione più potente da 200 anni a questa parte,vulcani come il Katla,Heckla,Harimann,Askja ecc hanno dato evidenza di un forte incremento dell'attività sismica.
Il 24 novembre attorno all'isola di Grímsey,a nord dell'Islanda,fino ad ora il più forte terremoto registrato è un ML3.3, con la profondità di 9,1 km.
Una prossima eruzione,potrebbe avvenire anche in Sud Africa sul Kilimanjaro in quanto sebbene sia inattivo da molto tempo sopravvive una forte attività termale e fumarolica.
IN FUTURO AUMENTO DELLA POSSIBILITA' DI GRANDI ERUZIONI
Nel 2003 gli scienziati hanno constatato che una certa quantità di magma si trova a soli 400 metri sotto il cratere: si teme quindi che il vulcano possa collassare (o esplodere) come fece il Monte Sant'Elena (Stati Uniti) nel 1980.
Anche se non si hanno informazioni precise su quando sia avvenuta l'ultima eruzione, alcune leggende locali fanno pensare che ce ne sia stata una circa 170 anni fa.
Forse,ma è un forse molto ipotetico,il ritiro dei ghiacciai di questo vulcano potrebbe essere la causa di una graduale risalita del magma che dall'interno riscalda la superficie esterna,in procinto di una nuova eruzione.
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Piccola_era_glaciale
http://sit.provincia.napoli.it/museodiffuso/mdb2Viewpaes.asp?key=0117
http://193.204.162.114/Campi_Flegrei/introduzione_ita.html
http://www.acam.it/pleisto.htm
http://theextinctionprotocol.wordpress.com/
http://www.scielo.cl/scielo.php?script=sci_arttext&pid;=S0718-71062009000100009
http://en.wikipedia.org/wiki/Chait%C3%A9n_%28volcano%29
http://daltonsminima.altervista.org/?p=16162
http://expianetadidio.blogspot.com/2011/07/cileil-vulcano-puheue-non-si-ferma-piu.html
http://expianetadidio.blogspot.com/2011/09/catastrofe-vulcanica-in-sud-america.html
http://expianetadidio.blogspot.com/2011/10/eruzione-in-atto-sul-vulcano-hudsoncile.html
http://expianetadidio.blogspot.com/2011/05/cilei-vulcani-sono-irrequieti.html
http://expianetadidio.blogspot.com/2011/10/supereruzione-allorizzonte-dalle-ande.html
http://expianetadidio.blogspot.com/2010/05/si-sta-risvegliando-il-monte-baekdu.html
http://www.jonfr.com/volcano/
http://it.wikipedia.org/wiki/Kilimangiaro

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