In Irpinia come Alice nel paese delle meraviglie

Ricordate la storia di Alice, che stanca di stare seduta su un prato a sfogliare un libro senza dialoghi né figure, inizia a seguire un coniglio bianco per vivere una fantastica avventura? Se avete nostalgia di quelle atmosfere fiabesche, potreste ritrovarle in Irpinia, nell'entroterra campano. Qui è ancora possibile fare incontri inaspettati e sorprendenti. Cultura, tradizioni, paesaggi incantevoli uniti a tocchi di magia, un'eccellente gastronomia e etichette tra le migliori d'Italia. Una meta ideale da vivere con le amiche per qualche giorno, all'insegna della natura e delle arti. Una terra ancora poco conosciuta, ma che attraverso "Irpinia Madre Contemporanea", un progetto di valorizzazione del territorio, si riscopre terra di gusti e di cultura, quella sana e antica. La kermesse (un ricco cartellone fino al 27 gennaio) unisce l'essenza e le origini alla contemporaneità, rendendo di fatto moderno un territorio che lascia respirare la storia.

Irpinia Madre Contemporanea (www.irpiniamadrecontemporanea.it) è un festival itinerante nel segno della cultura che mette insieme 8 comuni in provincia di Avellino ( Gesualdo, Altavilla Irpina, Bisaccia, Caposele, Monteverde, Rotondi, Senerchia, e Bagnoli Irpino), piccoli borghi carichi di atmosfera, dove il tempo sembra fermarsi e si riacquistano andature lente.

Se avete voglia di vivere paesaggi rurali, fate tappa a Nusco, un borgo - iscritto nella lista dei più "Belli d'Italia" - tra le valli dell'Ofanto e del Calore, discreto nella sua splendida architettura, silenzioso e dinamico nel pulsare della vita quotidiana. È definito il balcone d'Irpinia: dal suo castello o dai viali che costeggiano le mura del paese si può ammirare il panorama mozzafiato delle colline dell' Appenino Dauno. Ma per il verde che lo circonda, in molti lo definiscono come una " piccola Svizzera". Girando nel centro storico, è facile imbattersi in portali in pietra, stemmi nobiliari, balconi in ferro battuto, edicole votive, logge, androni con cisterne, archi, volte, piazzette, gradinate e vicoli acciottolati. Un consiglio per la notte? Il grazioso bed and breakfast Donna Chiara (http://angelonapolillo.wix.com/donnachiaranusco) con poche camere ma arredate con un tocco tipicamente femminile, come nel nome.

Da qui ci si può spostare verso Gesualdo, denominata " Città del Principe dei Musici" in onore di Carlo Gesualdo, ultimo grande esponente della polifonia rinascimentale. Il comune è capofila per il progetto Irpinia Madre Contemporanea e sarà scenario dei viaggi narrati, sabato 21 novembre, un tour esperienziale (gratuito, con partenza da Napoli. Si replica il 5 dicembre con partenza da Salerno e il tema è l'acqua).

Volete sentirvi principesse? Visitate il castello che Gesualdo aveva trasformato in una residenza nobiliare. Un paesaggio fuori dal comune ed echi non ancora sopiti di un passato glorioso di arte e cultura. Un modo per respirare le atmosfere di una volta. Ammirate le sale e poi uscite sul loggiato. Da quassù la valle soprattutto al tramonto si lascia contemplare in tutta la sua disarmante bellezza. Il sole ha le sfumature oro antico e il cielo sembra un acquerello.

Se siete appassionate d'arte, non perdete "Studi d'artista porte aperte" a Rotondi. Da s abato 21 novembre (fino all'8 dicembre) saranno visitabili i laboratori di via Varco.

Sono le officine delle idee dove lavorano Eugenio Giliberti, Umberto Manzo, Perino & Vele, Lucio e Peppe Perone, esponenti importanti della scena nazionale dell'arte contemporanea, che per una sorta di straordinaria coincidenza logistica operano lungo una strada - via Varco, appunto - che ha fatto irruzione nella mappa della geografia della cultura italiana. Non muovendosi dall'Irpinia e riuscendo a parlare al mondo. Tra le opere da ammirare, quella allestita nello studio di Umberto Manzo che ricorda il grafico che il sismografo impazzito disegnava la sera del 23 novembre dell'80, quando l'Irpinia fu scossa da un violento sisma e la "castagna gigante" di Lucio Perone in omaggio all' "albero del pane", il castagno", di cui è ricco il territorio.

E se è vero, come diceva Virginia Woolf, che "uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene", allora non potete non assaporare i gusti di questa terra ricca di sapori e di prodotti tipici locali. Importante è la produzione di prosciutti e salumi di ogni tipo. Rinomato è il prosciutto di Venticano, ma anche il fiocco di prosciutto, il Culatello Irpino e la "sopressata". Altri prodotti tipici sono i gustosi formaggi locali, come il formaggio di Carmasciano, o la castagna di Montella. Un indirizzo che ben si presta a un ritrovo pink è l'azienda agrituristica Fontana Madonna (www.fontanamadonna.it), nel piccolo centro di Frigento, a conduzione familiare. Dalle vetrate potrete ammirare il parco ma anche l'orto dove si producono le verdure utilizzate in cucina. Assaggiare tutto è un must. Molto ricca la carta, dove la tradizione gioca con la voglia di stupire. Anche un semplice uovo fritto su un letto di purè di patate acquista un sapore unico. Insomma, tra una chiacchiera e l'altra, si spilucca di gusto e si degustano ottimi vini. L'Irpinia è, infatti, famosa per una produzione di qualità del Nettare di Bacco. È possibile assaggiarne di ogni tipo, dal rosso al bianco, passando per il rosato. Tra i più pregiati vi sono il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, l'Aglianico e soprattutto il Taurasi Docg.

Poi, se siete single, non trascurate di guardavi intorno. Ai tavoli, spesso, ci sono compagnie di soli amici. Magari tra un piatto di ravioli o una crostata di fichi, scocca la scintilla.