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In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parte

Creato il 21 settembre 2012 da Corradopenna
In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parteDa quanto scritto nella prima parte dell'articolo, appare che i pregi di questa nuova scuola digitale sono inesistenti, il risparmio forse alla fine ci sarà, ma a ad esso non corrisponderà una scuola migliore perché non verranno investiti nell'assunzione di docenti (da anni a questa parte si parla solo di tagli, tagli e sempre tagli, a tutto il personale scolastico, e nessuno intende invertire la rotta).
Perché allora il ministero insiste su questa strada? Non penserete davvero che siano tutti ingenui, o che semplicemente non conoscano la realtà della scuola! 
Come ho detto da 45 anni le cose vanno sempre peggio, ed attribuire tutto ciò al caso vuol dire avere una scarsa conoscenza del calcolo delle probabilità. A parer mio, e di gran parte dei docenti più anziani, l'intenzione di svilire la didattica e quindi squalificare la preparazione degli alunni è fin troppo palpabile.
In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parteA sostenere tale tesi è anche l'autorevole voce di Lucio Russo (fisico, docente universitario di calcolo delle probabilità ed autore di vari libri di storia e filosofia della scienza), autore del bellissimo libro Segmenti e bastoncini, in cui vengono messe alla berlina le idee "riformatrici" dei ministri dell'istruzione. Nel libro succitato Lucio Russo espone la sua tesi che la nuova scuola vuole creare studenti capaci di eseguire delle istruzioni, ovvero di utilizzare uno strumento tecnologico dopo un'attenta lettura del libretto di istruzioni. Niente più; la capacità di ragionare con la propria mente, e lo stesso esercizio della pura logica non sono più valorizzate dalla scuola che le varie riforme stanno costruendo. Di conseguenza, sostiene il fisico e matematico Lucio Russo, la nuova scuola forma degli alunni bravi ad eseguire quanto viene loro ordinato esplicitamente o implicitamente (condizionamento dei mass-media)Ma la domanda sorge spontanea, in tutto questo contesto, che bisogno c'è del digitale, non ne potevano fare a meno? Evidentemente no, a giudicare da quella che è la cosiddetta "agenda digitale" del governo che vuole rendere digitali tutti i documenti amministrativi (una volta stampati su carta con timbro e firma relativi) e che punta al denaro digitale, impedendo al cittadino di fare spese superiori ai 50 euro se non ha un conto in banca.
Tenetelo a mente, con la scusa della lotta all'evasione (ben poco credibile) da luglio 2013 in Italia il denaro utilizzato nelle transazioni sarà per lo più moneta fittizia, virtuale, digitale, transazioni che passano attraverso il bancomat, una tessera magnetica/elettronica dotata di microchip, microchip che dovrà accompagnarci giocoforza ovunque noi vogliamo fare la spesa, e siccome il governo ormai accede anche ai nostri conti correnti (sempre con la scusa della lotta all'evasione) ogni nostra spesa può essere monitorata, controllata, dagli istituti bancari e dal governo.
[Davvero il problema del debito pubblico si risolve recuperando qualche piccola entrata mancata? Una tassa che colpisce una tantum i grossi patrimoni potrebbe servire meglio allo scopo senza aggravi di tasse per i cittadini meno abbienti ... per non parlare della questione centrale del signoraggio bancario e della sovranità monetaria]
Il famoso libro di Orwell 1984, si sta realizzando a 30 anni di distanza dalla data preconizzata nel romanzo, ed il grande fratello governativo che tutto vede e tutto ascolta è ormai quasi del tutto realizzato.
Sempre parlando di scuola guardate cosa succede in Gran Bretagna dove hanno iniziato a mettere videocamere per il riconoscimento facciale:
In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parte
In questa scuola proiettata nel futuro (orwelliano) i ragazzi entrano, si fanno riconoscere dalla telecamera mettendo la propria faccia davanti al visore e digitando un codice personale segreto di 4 cifre.
I cittadini britannici sono soggetti al più elevato livello di sorveglianza elettronico del mondo, e in media un cittadino della Gran Bretagna viene registrato da qualche telecamera circa 3.000 volte la settimana, ma di questo passo ben presto tutto il mondo si adeguerà.
In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parte
In Gran Bretagna troviamo telecamere a riconoscimento facciale persino nei parcheggi, vedi l'articolo Big Brother facial recognition cameras rolled NCP car parks. In tale articolo possiamo leggere la dichiarazione di un attivista per le libertà civili che afferma che persino l'FBI ha lasciato perdere la tecnologia di riconoscimento facciale dal momento che risulta inadeguata. 
In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parteFin troppo evidenti quindi i rischi di tale tecnologia invasiva, il cui vero motivo non crediamo proprio sia quello di affrire sicurezza, ma al contrario di spiare ogni mossa dei cittadini (onesti o disonesti che siano) in vista della creazione di un regime tirannico di fatto ma formalmente democratico, un regime nel quale tutto viene digitalizzato e computerizzato.Ma ciò che consiste solo di dati digitali registrati nel computer può essere abilmente e facilmente manipolato, specialmente da chi gestisce il sistema, ovvero da chi detiene il potere, ed in un mondo dove tutto è computerizzato e digitalizzato un adulatore del potere può diventare laureato con l'ausilio di un mouse ed una tastiera, mentre un ricercatore universitario che sia inviso al sistema può perdere persino la sua laurea nella medesima maniera (sono cose già successe a persone particolarmente invise al sistema in questa era dei registri cartacei, fuguratevi cosa potrà succedere nell'era delle documentazioni digitali computerizzate). 
Se poi il sistema ha delle falle, come evidentemente accade a dispetto delle dichiarazioni rassicuranti della aziende che vendono tali tecnologie, un innocente può passare per ladro ed un ladro può farla franca. Ci troviamo quindi di fronte ad uno scenario quasi identico a quello previsto dal visionario Philip Dick nel suo libro Minority Report dal quale è stato tratto l'omonimo film.
I governi stanno costruendo un mondo fatto di tessere magnetiche personali (sempre più spesso con microchip incorporato, come il bancomat o la nuova tessera sanitaria), di telefonini e i-pad e computer collegati al web senza fili. Collegamenti senza fili ... alunni sempre meno colti e sempre meno consapevoli ma sempre più connessi in rete, sempre più attaccati al monitor anche per imparare, per studiare. Vi ricorda niente?
In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parteA me viene in mente una famosissima trasmissione per bambini creata da un'équipe di pedagogisti britannici per l'emittente nazionale BBC e poi tradotto e diffusa in tutto il mondo: i teletubbies, pupazzetti con un'antenna sulla testa (per ovvero per "collegarsi alla rete" ... ed essere telecomandati?) ed uno schermo sulla pancia (l'onnipresente monitor che sta sostituendo persino il libro di testo scolastico). Alla luce di quanto è stato realizzato negli anni successivi a quelli della creazione dei teletubbies possiamo parlare di programmazione subliminale dei nostri bambini, affinché poi accettassero da grandi le "agende digitali" dei governi.
Di pari passo abbiamo una continua espansione del "target" cui è rivolto il microchip: quel microscopico sensore elettronico è ormai impiantato in quasi ogni animale di compagnia (cani e gatti) e in molti animali da fattoria, mentre accompagna l'uomo attraverso bancomat, carta di credito, tessera sanitaria etc ... In molti esseri umani il microchip è stato già inserito con ogni sorta di scusa (nei soldati per scopi militari, per esempio monitoraggio di alcuni tipi di malati, per cronometrare gli atleti nelle gare sportive, e persino nelle pillole).

In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parte

L'uomo di domani: più forte con il cervello on line e una vita lunghissima. in futuro saremo senza difetti. O quasi. Questo è il frontespizio di una nota rivista italiana


In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parte
E mentre il movimento transumanista caldeggia questi innesti tecnologici che porterebbero all'uomo bionico (ibrido uomo-macchina), mentre appaiono cartoni animati con animali-macchina, ecco che viene diffusa apertamente l'ipotesi di innestare il microchip in ogni essere umano in modo che funzioni contemporaneamente da carta di identità elettronica e da bancomat.
Persino sui libri di testo scolastici troviamo propagandata questa procedura, che viene definita sicura e affidabile (qui sotto la scansione del libro in questione):
In Italia arriva la nuova scuola digitale - seconda parte

Sicurezza sotto la pelle? Andateglielo a raccontare ai cani che sono morti di tumore o di altra malattia causata dall'impianto del microchip.
Sicurezza? Se è stato dimostrato che il microchip è clonabile come qualsiasi altro dispositivo similare dove sta la sicurezza?
Il microchip sarebbe conveniente? Queste parole si scontrano con una realtà ben peggiore, coi risvolti più inquietanti dell'applicazione del microchip:
1) nei microchip è già implementabile la funzione che permette di uccidere a distanza
2) i microchip sono stati più volte impiantati a forza e contro la loro volontà in vere e proprie cavie viventi che sono state vittime di torture inimmaginabili causate dall'uso di simili dispositivi, vedi il caso di Paolo Dorigo, documentato in questo servizio.

A questo punto chi vuole può collegare tra di loro tutti questi indizi in un disegno organico, chi non vuole può ostinarsi a non credere, come negli anni 30 del secolo scorso gli ebrei residenti in Germania si ostinarono a non credere che Hitler potesse davvero attuare quanto da lui descritto nel "Mein Kapf"; un'ostinazione che li portò dritti ai campi di lavoro tristemente noti come Lager, da cui in molti non uscirono vivi.
Se non vuoi che l'umanità sia ridotta in schiavitù da queste tecnologie lotta per la sua libertà diffondendo con ogni mezzo questo articolo.


Per ulteriori approfondimenti leggi l'articolo: alcune scomode verità sui microchip impiantabili.

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