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In Italia l'omeopatia è donna

Creato il 04 novembre 2013 da Informasalus @informasalus

omeopatia
Il 72% delle donne italiane conosce l'omeopatia e almeno una volta ha utilizzato medicinali omeopatici

Il 72% delle donne italiane conosce l'omeopatia e almeno una volta ha utilizzato medicinali omeopatici. Questi alcuni dei dati di una ricerca sull'omeopatia e sulla salute femminile condotta dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna su un campione di 1000 donne di età compresa tra i 25 e i 54 anni. Il 57% delle donne che ha provato a curarsi con i medicinali omeopatici dichiara di aver ottenuto risultati positivi e di essere soddisfatta.
Il 43% delle intervistate si è avvicinato per la prima volta all'omeopatia seguendo i consigli del proprio medico curante. Il 32% ha ricevuto il suggerimento dal farmacista, mentre il 26% ha sentito parlare di omeopatia dalle amiche.
Il 65% delle donne intervistate ritiene che l'efficacia dell'omeopatia non sia ancora abbastanza riconosciuta. Il 37% considera negativamente l'assenza di un foglietto illustrativo di accompagnamento per i medicinali, poiché ciò ne renderebbe più facile l'utilizzo.
Dalla ricerca è emerso che le donne italiane la scelgono per se stesse e la propongono alla famiglia, dopo averne constatato l'efficacia. Inoltre, a parere degli esperti, si sta rafforzando una vera e propria sinergia tra medicina omeopatica e medicina convenzionale (allopatica). L'omeopatia risulta utile soprattutto per mitigare gli effetti collaterali delle cure contro i tumori e per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
“La grande richiesta di informazioni giunta a O.N.Da sui medicinali omeopatici ci ha portato a condurre un’indagine conoscitiva sull’atteggiamento delle donne italiane nei confronti dell’omeopatia”, ha spiegato Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da.
“I medicinali omeopatici – ha aggiunto Merzagora – sono percepiti come un’opportunità terapeutica nel trattamento di numerose patologie quali influenza, disturbi del sonno e allergie stagionali. Sotto la spinta di tale percezione l’integrazione fra omeopatia e allopatia si sta rafforzando anche in altri ambiti. È il caso per esempio dell’oncologia, dove i preparati omeopatici sono utilizzati a supporto nel mitigare gli effetti collaterali delle cure antitumorali e aiutare a migliorare la qualità di vita del paziente”.



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