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In Italia tutto è possibile, anche adottare una stazione

Creato il 12 settembre 2014 da Moveup

Scritto da: Giovanni Di Maggio 12 settembre 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 90 visite

adottare una stazione

Si dice “Paese che vai usanza che trovi”, ma non potresti mai pensare di poter adottare una stazione. In qualunque angolo sperduto del mondo questa notizia ti sembrerebbe una colossale assurdità, eppure in Italia, il Paese dei vecchi e dei disoccupati, quando si tratta di stupire, lo sanno fare nel modo giusto.

Adottare una stazione è davvero possibile, e lo è grazie ad un’iniziativa, chiamata “Adotta una stazione”, promossa due anni fa proprio da Rete ferroviaria italiana, per dare in concessione i locali in comodato d’uso gratuito. Una sola regola da seguire: ti occupi della manutenzione e l’affitto non lo paghi. Ma perché questa iniziativa?

Perché dovrei adottare una stazione?

Beh, da quando esistono le biglietterie automatiche, soprattutto negli sperduti paesini di provincia, difficilmente trovi un custode all’interno della stazione, che finisce così per essere abbandonata a sé stessa, al degrado e alla sporcizia. E come tutte le cose abbandonate in Italia, queste stazioni diventano il luogo d’attrazione per i vandali che, con catene, bombolette spray, e tutto ciò che possiedono, come un ciclone spazzano via quello che si trovano davanti. Quindi perché lasciarle in balia di sé stesse? Meglio evitare il loro degrado, no? Ecco quindi nascere (ogni tanto) un’iniziativa di tutto rispetto, grazie alla quale è possibile adottare una stazione. Ma attenzione: non è rivolta a tutti.

Posso adottare anche io una stazione?

Rete ferroviaria italiana ha avviato il progetto, per dare in concessione i locali attraverso un comodato d’uso gratuito: se li tieni puliti, e ti occupi della loro manutenzione, non paghi nemmeno un euro d’affitto. Il motivo? Beh a questo punto avrai capito che si tratta di un’iniziativa meramente sociale: infatti “Adotta una stazione” è rivolta ad associazioni di promozione sociale e turistica, gruppi di Protezione Civile, Pro loco, Croce Rossa, ed enti che assistono i poveri; quindi tutte quelle associazioni che per esempio non hanno una sede, dove poter organizzare eventi culturali, e che da oggi potranno avere scegliendo di adottare una stazione. Per non parlare poi della maggiore sicurezza che ne ricaverebbero tutti i pendolari, costretti a prendere il treno in queste stazioni deserte, grazie alla presenza di eventuali volontari.


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