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In libreria la sceneggiatura per il cinema “L’enigma delle anime gemelle”

Creato il 30 gennaio 2014 da Viadellebelledonne

Lucia Gilli

Intervista a Lucia Gilli

L’enigma delle anime gemelle di Lucia Gilli, pubblicato da Edizioni Progetto Cultura, è un thriller del quale non si può raccontare quasi nulla, per non togliere la suspense, se non che è «la storia di due artisti di successo divisi da un piano diabolico». Ma il dettaglio sorprendente è un altro: il volume non è un romanzo, ma una sceneggiatura. Che arriva in libreria con l’intento di far appassionare i lettori e magari attirare l’attenzione di un produttore che possa portarla sul grande schermo. Il libro sarà presentato venerdì 25 ottobre alla Libreria Caffè Mangiaparole di Roma e l’8 novembre alla Libreria Fandango. Nel frattempo, abbiamo girato qualche domanda a Lucia Gilli, sceneggiatrice e titolare della scuola di scrittura creativa Il tocco degli angeli.

Come è nata l’idea di far uscire in libreria una sceneggiatura per il cinema?
Io ho avuto l’idea di pubblicare la sceneggiatura, prima di farla passare per il cinema, perché sono un’innovatrice, una rivoluzionaria e volevo fare qualcosa di nuovo, volevo cambiare le cose, perché questo standard odierno in cui siamo costretti a vivere mi sta stretto, così, avendo già una collaborazione editoriale per la mia attività, ho pensato di usarla anche per il mio modo di scrivere e siamo arrivati alla pubblicazione di una sceneggiatura cinematografica che va prima in libreria e poi al cinema. Apriamo una nuova strada e moltiplichiamo le opportunità per tanti altri sceneggiatori come me.

Che difficoltà incontrano gli sceneggiatore per far conoscere il proprio lavoro?
Gli sceneggiatori trovano difficoltà nel mettersi in luce con le case di produzione. È molto difficile emergere dalla massa, differenziarsi, far capire a un produttore che la tua storia ha qualcosa di diverso dalle altre. Far capire che tu esisti in modo differente dagli altri e che il tuo è un prodotto di successo, un prodotto che vende. Qualcosa su cui poter investire. Non a caso io per attirare l’attenzione di una casa di produzione mi sono dovuta inventare una nuova strada, altrimenti sarei rimasta sicuramente nel mucchio indistinto, in cui purtroppo si trovano tanti altri sceneggiatori come me.

Se avesse la possibilità di far girare il suo film a un regista famoso, chi sceglierebbe? E come attori?
Se avessi la possibilità di scegliere il regista per il mio film, una delle persone che inserirei sarebbe sicuramente Joseph Lefevre, che ho avuto modo di conoscere ora in vista della presentazione che ci sarà il 25 Ottobre, lui sarà uno dei relatori. Ha saputo capire la mia sceneggiatura e apprezzarla. È molto introspettivo, efficace, originale. Come attori, per quel che riguarda il protagonista maschile ci vedrei qualcuno come Scamarcio o anche Raul Bova o Kim Rossi Stuart, mentre per quella femminile ci vedrei Kathy Louise Sanders, Francesca Neri, Michelle Pfeiffer, Laura Chiatti.

Qual è lo stato di salute del cinema italiano?
Il difetto del cinema italiano purtroppo è l’eccesso di realismo. Io non sono su questa linea. Io sono più un’italo americana! Il mio cinema parla di verità, ma anche di sogno. Se andiamo al cinema, lo facciamo per riflettere ma anche perché ci va di sognare. Vogliamo sederci su quella poltrona, al buio davanti ad un maxischermo per staccare un po’ la spina con la nostra vita di tutti i giorni ed entrare in una dimensione diversa. Non vogliamo vedere sullo schermo quello che già vediamo ogni giorno nella nostra vita. Questo proprio non ci va!

Una sceneggiatura può attirare un lettore di romanzi?
Sì, perché la sceneggiatura si trova al suo esatto opposto e rappresenta quella parte mancante che serve a chiudere il suo universo di conoscenze. Una sceneggiatura in una libreria è qualcosa che non siamo abituati a vedere, ma proprio per questo attira. È una novità. Quante persone hanno letto delle sceneggiature? Quante persone sanno come si scrive una sceneggiatura? Escludendo i cinefili, nessun altro. C’è un vuoto. Un buco che va colmato.

Claudia Spadoni

Marie-Claire.it

24 ottobre 2013

Lucia Gilli Le anime gemelle



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