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In-memory computing | nuove risposte alle nuove domande di business

Da Giovak86 @giovak86

In-memory computing | nuove risposte alle nuove domande di businessIn questi anni si è assistito gradualmente a una deriva del concetto di Business Intelligence, dove spesso l’approccio tecnologico ha prevalso sulla definizione del modello del business e sulle esigenze e finalità del management. Il vero punto cruciale nell’implementazione dei sistemi di BI, invece, è l’organizzazione dei dati per rispondere a domande ricorrenti: il software di BI deve agire come strumento in grado di fornire tali risposte.

Ora pensiamo a come normalmente, oggi, viene progettato un sistema di BI: si analizzano i dati, si individuano le domande cui il sistema dovrà rispondere, si progetta – e realizza – la base dati, si disegnano report e videate. Tutto ciò sembra molto ovvio e ragionevole, ma ci siamo posti le domande giuste? Perché vogliamo realizzare il sistema BIQuali sono i veri obiettivi di business? Dove siamo ora e dove vogliamo arrivare?

Non ci possiamo accontentare di risposte che già conosciamo, ma dobbiamo essere in grado di comprendere lo stato e l’evoluzione del nostro business, ponendoci domande che scaturiscono dall’analisi stessa dei dati. E’ da qui che comincia la nuova BI: dall’assenza di vincoli strutturali del sistema, dalla navigazione ed elaborazione totalmente libera e dinamica del patrimonio informativo disponibile, dalla realizzazione di soluzioni che superino un concetto considerato pietra miliare della Business Intelligence: l’infocubo.

I nuovi motori BI in-memory hanno la capacità di gestire grandi volumi di dati fornendo risposte istantanee a domande totalmente libere (answers to unpredictable questions) e questo grazie alla potenza elaborativa e alla capacità di compressione delle basi dati originali. Le elaborazioni, siano esse consuntive o predittive, avvengono in real-time, elaborando dati elementari: questo evita la creazione di ridondanze o di strati di aggregazione intermedi nel sistema BI. Il sistema contiene, quindi, tutta l’informazione necessaria, dalla massima sintesi al massimo dettaglio: non è necessario accedere ai sistemi di base per esplorare l’informazione elementare. All’aumentare delle dimensioni di analisi, le prestazioni restano inalterate o migliorano in modo sostanziale, in funzione della tecnologia utilizzata; la metodologia di sviluppo è tipicamente decision-oriented, con conseguente forte compressione dell’effort di analisi e di sviluppo. Molti pensano che la tecnologia in-memory costituisca unicamente un acceleratore delle soluzioni BI tradizionali. Nonostante ciò, utilizzarla solo a questo a scopo significa non averne compreso appieno potenzialità e nuove possibilità.

Contesti dinamici richiedono risposte dinamiche e totalmente libere. Il superamento del concetto di infocubo non è solo una moda, ma il punto di base per la realizzazione di sistemi di Business Analytics (più correttamente, di Business Discovery) che rispondano a logiche reali di business, riducano i tempi di implementazione e garantiscano qualità ed evolvibilità del sistema BI nel tempo, nel rispetto degli investimenti effettuati. In sintesi: permettono di pensare in modo nuovo, fornendo nuove risposte a nuove domande di business.

 

Giorgio Moresi | Top Client Solution Manager & BI Managing Director


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